Riforma TFR (ovvero quei quattro denari a fine carriera)

Se volete parlare seriamente di qualcosa che non è presente in nessuna delle altre aree e/o volete dare un annuncio generale a tutti per una cosa importante, questa è l'area appropriata.

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alfiere
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Riforma TFR (ovvero quei quattro denari a fine carriera)

Messaggio da alfiere »

questa mattina accendendo il PC mi è arrivata questa mail, da fonte attendibile.
non avendo molto tempo libero, non sto seguendo le ultime novità in fatto di politica e manovre economiche, per cui non avevo mai sentito parlare di questa ipotesi. per fare prima vi allego il messaggio ricevuto, pregando chi avesse qualche novità o informazione in più di comunicarlo. Grazie.
Oggetto: TFR Importante !!!!!!!!!!


PENSO SIA MEGLIO INFORMARSI PER SAPERNE DI PIù...
Prendetevi 1 minuto di tempo per leggere, e' molto importante.
Nei prossimi mesi verra' applicato il famoso decreto legge sul TFR (trattamento di fine rapporto=liquidazione) con il silenzio-assenso.
COSA VUOLE DIRE?
Significa che se non facciamo niente, il nostro TFR verra' tolto dalla gestione delle nostre aziende ed assorbito in un fondo gestito dall'INPS comune a tutte le categorie.
Questo significa molte cose:
1- non rivedremo mai piu' il capitale, ma solo un vitalizio a fine carriera di cui non si sa il valore
2- molti dei fondi che aderiscono sono in passivo: ad es. i piloti sono in passivo e percepiscono stipendi lordi annui intorno ai 250 milioni; questi fondi cosi' "pesanti" in passivo non fanno altro che abbassare anche i nostri che magari non lo sono
3- se non si esprime volontariamente il diniego a questo trasferimento entro i sei mesi dall'approvazione del decreto, il 100% del TFR verrà definitivamente perso ed incorporato nel fondo comune di cui sopra
4- chi lavora, ma anche chi e' disoccupato, deve spedire la dichiarazione di non assenso: ad es. se 5 anni fa ho lavorato una stagione a raccogliere le pere e da allora non ho piu' lavorato, se non spedisco la dichiarazione mi verra' per sempre tolta la possibilita' di riavere il mio TFR
5- Se il mio TFR viene assorbito, non potro' piu' riaverlo neppure per motivi di salute o per la ristrutturazione o l'acquisto della casa, come invece avviene adesso
6- l'assenso o il diniego andra' deciso prima di sapere quali saranno le condizioni di tale fondo, ergo: prima dateci tutti i vostri soldi, poi vi diciamo come ve li ridaremo!!
Per esprimere il vostro diniego su questa espropriazione indebita, si possono seguire due strade:
se siete aderenti al sindacato, non ci sono preoblemi perche' avvertiranno attraverso una riunione sindacale e probabilmente avranno approntato tutti i moduli;
se invece non lo siete, potrete recarvi presso uno studio legale o di commercialisti, curandovi del fatto che la dichiarazione venga redatta in carta intestata.
Sarete tutti d'accordo con me che e' l'ennesima porcata, ma stavolta' e' piu' grave perche' sicuramente ci sara' qualcuno che non essendone informato ci caschera' di brutto; inoltre i titolari delle societa' per cui lavoriamo non sono obbligati a comunicarci tutte queste cose.
Il decreto dovrebbe essere attuato verso novembre,
SPERO CHE INVIERETE A PIU' PERSONE POSSIBILE QUESTE POCHE RIGHE, SPERANDO CHE CONTRIBUISCANO AD INFORMARE TUTTI QUELLI CHE NE SONO ALL'OSCURO.
QUELLO CHE VI HO SCRITTO E' CIO' CHE HO CAPITO DA UNA RIUNIONE SINDACALE, QUINDI POTREBBE CONTENERE ERRORI O IMPRECISIONI:
VI INVITO QUINDI AD INFORMARVI MEGLIO. Buona fortuna
mi rendo conto che potrebbe essere una bufala, nel qual caso scusatemi.
mi rendo conto che potrebbe essere la solita catena di S.Antonio, se così perdonatemi.
Ma se non lo fosse?
mi rendo conto che non per tutti può sembrare una cosa negativa.
mi rendo conto che a qualcuno potrebbe non fregare niente.
Ma quello che mi fa pensare molto è la forma del silenzio assenso, che non condivido assolutamente.
Per questo chiedo il vostro aiuto.
Se sapete qualcosa di tutta questa faccenda, fatelo sapere!

ciao e grazie.
Se non avessi lei, non so che cosa mi resterebbe. Anzi, si che lo so. E non mi servirebbe neanche una cassa per mettercelo dentro.

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docTrigor
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Messaggio da docTrigor »

sto dando un'occhiata e al momento sembra che la lettera sia vecchia di un paio d'anni (l'ultimo decreto sull'argomento è del 2001).
Non so quanto veritiera, converrebbe informarsi dai sindacati (che sicuramente sanno qualcosa), ma a naso direi che non è del tutto veritiera.
AL MOMENTO SONO PARECCHIO ASSENTE DAL FORUM. PER NECESSITA', TIRATE D'ORECCHIE, REMINDER, INSOMMA SE DOVETE CONTATTARMI SCRIVETEMI UN MP O UNA MAIL DA QUI O DA BC.COM.
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Messaggio da LaVale »

La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)

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campalla
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Messaggio da campalla »

La mail in questione è piuttosto imprecisa.

Come tutti sapete alcuni mesi fa è stata approvata la legge-delega sulle pensioni (per semplificare). Fra le varie deleghe conferite al governo, ce n'è anche una che riguarda appunto la destinazione del TFR: a partire dall'entrata in vigore del decreto delegato corrispondente, i lavoratori avranno tempo sei mesi per decidere (ed esprimersi) in merito. La scelta sarà fra l'accantonamento del TFR (come avviene attualmente) e la devoluzione dello stesso ad un fondo pensione (NON gestito dall'INPS) privato o a partecipazione pubblica a scelta del lavoratore. Se però il lavoratore non si esprime in merito (silenzio-assenso) il TFR verrà automaticamente devoluto al fondo pensione con il quale il datore di lavoro si sarà "convenzionato".
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Xenia
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Messaggio da Xenia »

mmm... io ho ricevuto qs messaggio antibufala dalla newsletter di Attivissimo:
http://www.attivissimo.net/antibufala/t ... tratto.htm
E per il momento, in base a quanto riportato, l'appello non e' ancora classificabile con certezza come bufala o non bufala e resta sotto indagine.
Fra l'altro l'articolo riporta anche il link di Vale ;)
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Messaggio da agnul »

Posso essere qualunquista e un po' polemico ? :P

Sono l'unico a credere che quei soldi non li vedro' comunque ? :roll:
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Marcello Basie
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Messaggio da Marcello Basie »

Per mia scelta, il mio TFR non e' custodito dall'azienda dove lavoro ma e' gestito dal fondo pensioni di categoria. Uno dei vantaggi di questa scelta e' che un'azienda puo' fallire e quindi potenzialmente non restituire il TFR, il fondo pensioni e' estremamente piu' improbabile che fallisca...

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vesna
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Messaggio da vesna »

mio nerd preferito ha scritto:Posso essere qualunquista e un po' polemico ?

Sono l'unico a credere che quei soldi non li vedro' comunque ?
se sei proprio cosi sicuro puoi sempre chiedere l'anticipo del TFR.
basta che sei assunto della ditta alla quale la chiedi per 7 anni e ti devono dare fino a 70%. la richiesta va motivata.questo dicono i contrati nazionali.
so per esperienza pero che molte ditte te lo danno anche senza motivazione e con molti meno anni di assunzione.
baci

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Amaryllis
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Messaggio da Amaryllis »

mi fa piacere che campalla e altri abbiano già smentito le vaccate (passatemelo) contenute in un'"email" che da un po' di giorni non ha fatto altro che gettare confusione in una materia molto tecnica strumentalizzando le poche notizie contenute
per inciso, come responsabile del personale, mi son piovute domande da destra e da manca...
al di là di questo, mi devo aggiornare per bene (visto che poi ultimamente sto seguendo di più la parte HR rispetto a quella normativa)
non dimentichiamo comunque che i Fondi Integrativi prevedono il versamento di una quota da parte del datore di lavoro, per cui la capitalizzazione è più alta
per allacciarmi a quanto detto da Vesna, i requisiti per poter richiedere il 70% del TFR sono:
almeno 8 (e non 7) anni di anzianità in azienda
acquisto prima abitazione per sè o per i figli
spese mediche
ma ricordo che anche in questo caso l'azienda non è totalmente obbligata in quanto esiste un tetto annuale come obbligo di evasione delle richieste (in poche parole, se tutti i dipendenti chiedessero l'anticipazione tutti insieme l'azienda potrebbe avere dei problemi...)
ovviamente anche senza i requisiti chiedere è sempre lecito e la decisione se concedere o meno l'anticipo spetta all'azienda
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Babette
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Messaggio da Babette »

Non che il panorama descritto da Campalla sia meno inquietante della e-mail però :roll:
A quel che ho capito per gli assunti dopo il 1995 dirottare il TFR verso un fondo pensione integrativo è una scelta "obbligata" nella misura in cui andranno in pensione, con il nuovo sistema, con una pensione talmente bassa (qualcosa tipo il 50% della retribuzione percepita) che l'unica per sopravvivere pare essere integrare.
Per gli assunti prima del 1995, la cui pensione dovrebbe essere calcolata ancora col sistema retributivo (e quindi dovrebbero andare in pensione con una media delle retribuzioni percepite negli ultimi 5 o 10 anni) le pensioni dovrebbero assestarsi intorno all'80% della rertibuzione percepita...ergo la necessità di integrare si abbassa un po'.

E' vera comunque la storia del silenzio-assenso...e direi che la mail-bufala ha avuto per lo meno il pregio di destare attenzione su una cosa importante di cui buona parte di persone non sapeva assolutamente niente :roll:
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Amaryllis
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Messaggio da Amaryllis »

Bab ha scritto:E' vera comunque la storia del silenzio-assenso...e direi che la mail-bufala ha avuto per lo meno il pregio di destare attenzione su una cosa importante di cui buona parte di persone non sapeva assolutamente niente
concordo in pieno sul silenzio assenso, it's not fair...
ma non posso credere che la maggior parte di dipendenti non sappia nulla di questo argomento... se l'azienda presso la quale si è assunti è iscritta ad un fondo pensioni, ovviamente il dipendente viene informato al momento dell'assunzione (ci sono moduli da compilare, ecc...)
per quanto riguarda lo spartiacque del '95... infatti coloro che sono entrati nel mondo del lavoro dopo il "non ricordo esattamente la data" versano tutto il TFR al Fondo Pensioni Integrativo mentre per gli altri il contributo al Fondo è composto di tre parti con identico ammontare: 1/3 a carico dell'azienda, 1/3 a carico del dip. come trattenuta mensile da cedolino, e 1/3 dal TFR
questo se non è cambiato nulla da due o tre anni a questa parte, come dicevo mi devo aggiornare...
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campalla
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Messaggio da campalla »

Mmmmm... dunque, secondo me ci sono diversi punti "problematici" che riguardano la nuova normativa in materia di TFR.

Il primo punto è, come da molti riscontrato, il meccanismo del silenzio-assenso da parte del lavoratore: dal punto di vista formale, si tratta di una formulazione quantomeno atipica considerata la materia trattata ed il soggetto che in questo caso esercita l'assenso. Ed è una formulazione poco corretta anche nel merito, a mio avviso, perché credo che sia ingiusto sostanzialmente "imporre" una scelta a favore del fondo pensione, oltretutto indicando un periodo di tempo troppo limitato, dal momento che non si parla di bruscolini.

Il secondo punto è che, secondo me, c'è una generale disinformazione (o cattiva informazione) sull'oggetto del contendere: del TFR si sa davvero poco o niente (esempio citato da Marcello, il fallimento del datore di lavoro: in realtà, i crediti relativi al Tfr sono assistiti da garanzie particolari, ad esempio il privilegio generale sui mobili o la collocazione sussidiaria, in caso di infruttuosa esecuzione sui mobili, sul prezzo degli immobili, con preferenza rispetto ai crediti chirografari.
In caso poi di insolvenza del datore di lavoro interviene il Fondo di Garanzia, che eroga il trattamento su richiesta del lavoratore).

Stesso problema sui fondi pensione: la maggior parte dei fondi che diventeranno destinatari delle somme accantonate devono ancora essere costituiti, ed esiste un generale pregiudizio circa il fatto che la rendita promessa sia in qualche modo "sicura". In realtà i fondi pensione sono soggetti a chiusura e perdita del capitale versato molto più di quanto si pensi, negli USA negli anni passati si sono verificati numerosissimi scandali di questo tipo. Questo perché, ovviamente, il fondo pensione reinveste il capitale, e molto spesso lo fa in borsa: non c'è ovviamente sicurezza del fatto che gli investimenti si rivelino fruttuosi.

C'è poi un ulteriore dato che secondo me va tenuto presente, al di là di ipotesi di fallimenti e/o bancarotte, che è il rendimento reale comparato: tanto per fare un esempio, proprio a causa delle fluttuazioni nei mercati azionari, i Fondi Pensione italiani nel triennio 2000 - 2002, hanno avuto un rendimento medio prossimo allo 0%, contro un 14% offerto dal Tfr. Questo ovviamente è solo un esempio, ma può aiutare a riflettere.

Infine, va tenuto presente che una importantissima funzione del Tfr è quella di garantire la disponibilità di una somma nei periodi tra la perdita di un lavoro e una successiva occupazione...

Insomma, il discorso è enorme, e mi scuso per essermi dilungata... solo che secondo me la riflessione su questa cosa è estremamente importante...
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Sapphire78
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Messaggio da Sapphire78 »

Grazie a Campalla, altro che, dilungati pure!

Una cosa però mi sfugge: in sostanza, praticamente, chi non voglia mandare il proprio tfr ad un fondo pensioni, che deve fare? devo contattare l'ufficio contabilità della mia cooperativa??? :think:
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Messaggio da vesna »

un fiore di donna ha scritto:ma non posso credere che la maggior parte di dipendenti non sappia nulla di questo argomento
io 13 anni fa, quando sono arrivata in italia e mi stavo scontrando per la prima volta con la burocrazia italiana, rimasi sconvolta che a chiunque chiedessi delle info sui contratti nazionali mi rispondevano vai da un notaio o avoccato. premetto pero che tra i miei interogati c'erano anche persone che lavoravano da deceni, mica solo studentelli.
io invece mi sono comprata i libricini con i contratti nazionali e mi sono studiata bene tutto prima di mettere la mia firma su un contratto commercio, contrattando sul livello.
la cosa imbarazante è che un italiano medio non sappia leggere la sua busta paga e se ce uno sbaglio neanche se ne accorge.
percio' visto le premesse che l'italiano medio nn sappia che fine fa il suo TFR e non se ne interesa non mi sbalordisce piu' di tanto.
baci sindacalisti (veri e non italiani)

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Messaggio da campalla »

Sapphire ha scritto:devo contattare l'ufficio contabilità della mia cooperativa???
Le modalità per esprimere la propria scelta saranno indicate nel decreto delegato di prossima uscita... però direi di sì, tendenzialmente bisognerà comunicarlo all'ufficio del personale della propria azienda (che comunque secondo me sarà tenuto a contattarti lui per primo, se i legislatori non sono proprio impazziti...).
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Messaggio da Amaryllis »

Vesna, lodevole il tuo spirito di iniziativa... e hai ragione, è assolutamente credibile che i più siano disinformati, ma non "giustificati", oserei dire... e purtroppo il discorso non riguarda solo il TFR, in tanti ancora non sanno il meccanismo di funzionamento dell'IRPEF... insomma, quando tenti di spiegare qualcosa, gli interessati ti dicono "io non ci capisco niente, dimmi solo come devo compilare il modulo"... poi però quando gira un'email come quella di cui sopra tutti entrano nel merito e pure incazzosi :evil:
campalla ha scritto:C'è poi un ulteriore dato che secondo me va tenuto presente, al di là di ipotesi di fallimenti e/o bancarotte, che è il rendimento reale comparato: tanto per fare un esempio, proprio a causa delle fluttuazioni nei mercati azionari, i Fondi Pensione italiani nel triennio 2000 - 2002, hanno avuto un rendimento medio prossimo allo 0%, contro un 14% offerto dal Tfr.
:think:
non mi sento di entrare troppo nel tecnico, ma mi pare che questo tipo di Fondi siano obbligati ad investire in modo "bilanciato"
per quanto riguarda la rendita del TFR... 14%? :think:
Il fondo TFR al 31/12 dell'anno precedente viene rivalutato in base ai coefficenti ISTAT
tale rivalutazione va ad aggiungersi al fondo TFR e verrà a sua volta rivalutata l'anno successivo insieme alla quota dell'anno in corso... va da sè che più aumenta l'anzianità, più sale il rendimento in un certo senso... per cui una percentuale stand alone non mi sembra possa calzare
campalla, prima, ha scritto:In caso poi di insolvenza del datore di lavoro interviene il Fondo di Garanzia, che eroga il trattamento su richiesta del lavoratore).
mi è capitato soltanto una volta di dovermi informare per un caso del genere ma comunque non è così facile accedervi...
tra l'altro il fondo di garanzia viene finanziato dai dipendenti stessi tramite la quota dello 0,5% sull'imponibile previdenziale, trattenuto mensilmente proprio dall'accontanamento TFR e versato dal datore di lavoro all'INPS
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Messaggio da Tipperary »

Amaryllis ha scritto:tra l'altro il fondo di garanzia viene finanziato dai dipendenti stessi tramite la quota dello 0,5% sull'imponibile previdenziale, trattenuto mensilmente proprio dall'accontanamento TFR e versato dal datore di lavoro all'INPS
...la cosidetta Trattenuta Fondo Pensionistico effettuata sull'imponibile FAP O FPLD che dir si voglia..
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Messaggio da Amaryllis »

Tipperary ha scritto:...la cosidetta Trattenuta Fondo Pensionistico effettuata sull'imponibile FAP O FPLD che dir si voglia..
attenzione, lo 0,5% del fondo di garanzia ha modalità di trattenuta differenti (proprio dall'accantonamento TFR, come dicevo prima) e non è compresa nel contributo mensile a carico del dipendente (+ o - pari al 9,19%) trattenuto proprio dallo stipendio e per la maggior parte costituito da IVS (che, insieme alla parte a carico azienda, va a finanziare il Fondo Pensioni vero e proprio...)
poi presso l'INPS ci sono altre casse come DS (disoccupazione), CUAF (cassa unica assegni familiari), CIG (cassa integrazione guadagni), ecc...
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Messaggio da Xenia »

(nota di moderazione: ho ripreso il thread creato tempo fa da Alfiere e data la rilevanza dell'argomento mi sono permessa di spostarlo in area generica...)

A gine giugno è stata approvata la legge che modifica la normativa relativa al TFR, e come molti -credo- sto cercando di capirne un po' di più.
Un primo dossier interessante è quello di Republica-Kataweb
Naturalmente tutti gli esperti in materia sono caldamente invitati ad intervenire :)
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Sembra giunto il momento di scegliere... c'è tempo fino al 30 giugno 2007!
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