Neil Gaiman - I ragazzi di Anansi
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eh eh, avevo più o meno capito la situazione!
Ma so che tentare Zoe non è un'impresa difficilissima!!!
Poi magari il libro le farà schifo e forse non è il momento adatto, però... ecco.. non abbandonare del tutto l'idea che un giorno lo leggerai!
Ma so che tentare Zoe non è un'impresa difficilissima!!!
Poi magari il libro le farà schifo e forse non è il momento adatto, però... ecco.. non abbandonare del tutto l'idea che un giorno lo leggerai!
"La vita non è quella che si è vissuta ma quella che si ricorda, e come la si ricorda per raccontarla"
Gabriel Garcia Marquez
"Farai la fine del profeta Ezechiele che soffiò, soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa di mattoni"
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Sono a pagina cento (o giù di lì) di Anansi Boys, e finora l'ho trovato molto piacevole: non c'è l'atmosfera cupa di quasi tutto American Gods, ma resta immutato il piacere di Gaiman di raccontare le storie più strampalate che gli vengono in mente.
Certo, la grande differenza sta, almeno adesso, nel protagonista: là c'era uno Shadow prigioniero dei ricordi e del proprio passato difficile, sballottato a destra e a sinistra da entità decisamente più grandi di lui e dai loro misteriosi piani. Qui c'è Ciccio Charlie, il personaggio più deliziosamente imbarazzato, imbarazzante e imbarazzabile che si sia visto in circolazione ultimamente. Quanto suo fratello Ragno sia in grado di devastargli la vita lo scopriremo solo leggendo.
Certo, la sensazione che il grosso dell'avventura debba ancora arrivare c'è tutta...
p.s. per Tanelorn: Mark Millar ha scritto un libro? Ed è uscito in Italia? Quasi quasi un'occhiata gliela do (anche se Millar è troppo cinico per essere il mio autore preferito)...
EDIT: ho detto una cazzata. Il libro che dice Tanelorn è di MARTIN Millar, l'ho scoperto facendo un giro su IBS. Curioso come tra le recensioni dei lettori ci sia anche quella di una tale Carmilla...
Certo, la grande differenza sta, almeno adesso, nel protagonista: là c'era uno Shadow prigioniero dei ricordi e del proprio passato difficile, sballottato a destra e a sinistra da entità decisamente più grandi di lui e dai loro misteriosi piani. Qui c'è Ciccio Charlie, il personaggio più deliziosamente imbarazzato, imbarazzante e imbarazzabile che si sia visto in circolazione ultimamente. Quanto suo fratello Ragno sia in grado di devastargli la vita lo scopriremo solo leggendo.
Certo, la sensazione che il grosso dell'avventura debba ancora arrivare c'è tutta...
p.s. per Tanelorn: Mark Millar ha scritto un libro? Ed è uscito in Italia? Quasi quasi un'occhiata gliela do (anche se Millar è troppo cinico per essere il mio autore preferito)...
EDIT: ho detto una cazzata. Il libro che dice Tanelorn è di MARTIN Millar, l'ho scoperto facendo un giro su IBS. Curioso come tra le recensioni dei lettori ci sia anche quella di una tale Carmilla...
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Lo ammetto.. son fragile... e Carmilla ha un notevole ascendente su di me con le sue recensioni...
Vero è, come dice Lisolachenonce, che ultimamente ho una predilizione per gli aspetti umani più intimi, più interiori. che così non vuoldir molto, lo so.
Diciamo, che non è poi verissimo, anche adesso il mio adorato Murakami, non mi sta esaltando e la storia di Tokio blues è molto intimista... non succede quasi nulla, i personaggi, il personaggio, ossia il protagonista, non fa che interiorizzare ed esternare e io, che ho AMATO, ma AMATO, Dance Dance Dance, resto un pò fuori dal tutto... vero anche che sono incrisi da lettura da mo'...
Vi potrei sparare gli ultimi libri da me letti, così magari vi fate un'idea o magari riprendere alpiù presto Nessun dove... lo ricordo ancora... anche se dopo le prime 100 pagine è rimasto fermo lì...
Vero è, come dice Lisolachenonce, che ultimamente ho una predilizione per gli aspetti umani più intimi, più interiori. che così non vuoldir molto, lo so.
Diciamo, che non è poi verissimo, anche adesso il mio adorato Murakami, non mi sta esaltando e la storia di Tokio blues è molto intimista... non succede quasi nulla, i personaggi, il personaggio, ossia il protagonista, non fa che interiorizzare ed esternare e io, che ho AMATO, ma AMATO, Dance Dance Dance, resto un pò fuori dal tutto... vero anche che sono incrisi da lettura da mo'...
Vi potrei sparare gli ultimi libri da me letti, così magari vi fate un'idea o magari riprendere alpiù presto Nessun dove... lo ricordo ancora... anche se dopo le prime 100 pagine è rimasto fermo lì...
quasi quasi lo infilo e esco un pò ... che dite, Nessun dove o altro?Dai Zoe, prendi il piuminooooo!!!
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davvero interessante....Zoe ha scritto:o magari riprendere al più presto Nessun dove... lo ricordo ancora... anche se dopo le prime 100 pagine è rimasto fermo lì...
sono andata a ripescare la mia journal entry ed ho finalmente compreso!
scrivevo: "È stata una cosa strana: l’ho iniziato e poi, senza motivo, un giorno l’ho appoggiato lì e per qualche mese l’ho dimenticato. Poi mi è ricomparso davanti e ho ricominciato daccapo. Ed è sparito di nuovo, facendosi dimenticare completamente. Dopo qualche mese ancora deve aver deciso che il momento era quello giusto, e si è fatto leggere in tre giorni. E rileggere dall'inizio alla fine la settimana dopo!
L'ho terminato qualche mese fa, dimenticando di fare la j.e. (sto libro mi ha incasinato la testa pare...)"
evidentemente Under London si fa leggere quando le pare, non forzarla, verrà da sè...
e ricordati che i lupi peggiori sono quelli con il pelo dentro (N.Jordan)
MAI GIOCARE ALLA CAVALLINA CON UN UNICORNO (M.Shea)
Da piccola mi ero autoconvinta che i regali me li portava Coppi sulla sua bicicletta... non vi dico le mazzate con gli altri bambini (Campalla)
Punteggiatura. Sono vivo e vegeto. Sono vivo. E vegeto. (P.Cananzi)
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- Tanelorn
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Isola, sì, avevamo parlato di "American Gods", e mi sa che nella stessa occasione mi avevi cacciato uno spoiler su "La famiglia Winshaw" di Coe...
Il problema del film di McKean e Gaiman comunque non mi è parso la mancanza di soldi, è proprio la storia... da Gaiman uno si aspetta una grande narrazione, invece lì ci sono tutti i clichè che ti puoi aspettare da lui (con tanto dei clichè che ti aspetti da McKean per quanto riguarda la parte visuale) ma manca la capacità di stupire... non so, mi aspettavo una cosa nel suo stile ovviamente, ma che mi sorprendesse in qualche maniera, e invece no... e pure i personaggi sono odiosi...
Detto questo, se vi piace Gaiman e vi capita guardatelo, io ancora sto cercando la serie televisiva di "Nessun Dove"
Infine... Rodolfo, mi dici che il libro nuovo è poco cupo? Ma nooooooooo
Il problema del film di McKean e Gaiman comunque non mi è parso la mancanza di soldi, è proprio la storia... da Gaiman uno si aspetta una grande narrazione, invece lì ci sono tutti i clichè che ti puoi aspettare da lui (con tanto dei clichè che ti aspetti da McKean per quanto riguarda la parte visuale) ma manca la capacità di stupire... non so, mi aspettavo una cosa nel suo stile ovviamente, ma che mi sorprendesse in qualche maniera, e invece no... e pure i personaggi sono odiosi...
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Infine... Rodolfo, mi dici che il libro nuovo è poco cupo? Ma nooooooooo
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ops.... vuoi dire che non ti è piaciuto? Neanche a me, dopotutto, l'ho trovato un po' macabro.... ma non ricordo proprio non ricordo di averlo lodato con te.....tanelorn ha scritto:Isola, sì, avevamo parlato di "American Gods", e mi sa che nella stessa occasione mi avevi cacciato uno spoiler su "La famiglia Winshaw" di Coe...
Amai la verità che giace al fondo, quasi un sogno obliato (U.Saba)
Piove sui panni stesi / perché niente va mai come dovrebbe...(Kegiz)
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- Carmilla
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Piccola Zoe, intendevo prendi il piumino, quello da casalinga, per togliere la polvere dal povero libro di Gaiman...
Tuttavia se tu volessi prendere la giacca e magari venirci a trovare... sono anni che ti aspetto!!!
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Se almeno Zoe riuscisse a venire ai MU pisani..... Uffa, avevo propri ovoglia di una bella chiacchierata, stasera.... speriamo in luglio!
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Ah, il piumino per spolverare era... ma sarò dura, eh?!
Scendere? ... uh, Carmilla come mi piacerebbe... eccome... ma tanto... tanto tanto
lisolachenonce, come mi dispiace per ieri sera... molto di più che di giorno, dove siamo tutti di fretta
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figurati, io sono anni che gli e lo dicozoe ha scritto:Scendere? ... uh, Carmilla come mi piacerebbe... eccome... ma tanto... tanto tanto
'sta sola!
°se cerchi TESTUGGINE sono io,era il mio vecchio nick° °b-shelf°°blog°°la chat di bc-italy°°ml bookcrossing_sardegna°
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Se mi dite così me fate senti in colpa , ma me fate pure venir voglia di farmi delle vacanze romane, eh! Poi non lamentatevi se scendo e me dovete sopporta'
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Isola, tutt'altro, "La famiglia Winshaw" mi è piaciuto (anche se trovo che Coe abbia scritto diversi libri più belli), è che ancora io dovevo leggerlo e tu mi hai detto perchè era macabro (cioè mi avevi svelato la fine)...
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Interessante, davvero... quindi ho ancora speranza!leggo solo ora il picchio ha scritto:davvero interessante....
sono andata a ripescare la mia journal entry ed ho finalmente compreso!
scrivevo: "È stata una cosa strana: l’ho iniziato e poi, senza motivo, un giorno l’ho appoggiato lì e per qualche mese l’ho dimenticato. Poi mi è ricomparso davanti e ho ricominciato daccapo. Ed è sparito di nuovo, facendosi dimenticare completamente. Dopo qualche mese ancora deve aver deciso che il momento era quello giusto, e si è fatto leggere in tre giorni. E rileggere dall'inizio alla fine la settimana dopo!
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evidentemente Under London si fa leggere quando le pare, non forzarla, verrà da sè... Wink
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Ehm...
Rodolfo II ha scritto:
Io (Devil) e la mia cara Irek abbiamo realizzato un sito intero su Gaiman...
Come si chiama? Neilgaimania! Rodolfo premonitore!
http://www.neilgaimania.it
Se volete è un sito in cui trovare informazioni sulle opere italiane di Gaiman e comprende anche una sezione interattiva in cui gli utenti possono lasciare racconti e img a tema con i mondi dell'autore!
Diteci se vi piace e se vi va collaborate con noi a questo progetto!
Scusate se il messaggio è un po' OT ma non abbiamo potuto resistere! E cmq a Devil 'I ragazzi di Anansi' sembra un'opera che si fa leggere ma priva del solito spessore di Gaiman, Irek non si ancora espressa... lo faremo nella recensione ufficiale! Ciao!
Rodolfo II ha scritto:
Noi lo abbiamo fatto...Se non fossi refrattario ai bannerini, penserei quasi di realizzarne uno tipo: Gaimaniaci (che oltretutto è anche equivoco al punto giusto)! Razz
Ok, chi lo fa? Laughing
Io (Devil) e la mia cara Irek abbiamo realizzato un sito intero su Gaiman...
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Se volete è un sito in cui trovare informazioni sulle opere italiane di Gaiman e comprende anche una sezione interattiva in cui gli utenti possono lasciare racconti e img a tema con i mondi dell'autore!
Diteci se vi piace e se vi va collaborate con noi a questo progetto!
Scusate se il messaggio è un po' OT ma non abbiamo potuto resistere! E cmq a Devil 'I ragazzi di Anansi' sembra un'opera che si fa leggere ma priva del solito spessore di Gaiman, Irek non si ancora espressa... lo faremo nella recensione ufficiale! Ciao!
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Ieri Stumble (che sempre sia lodato) mi ha cacciato fuori questo sito: invisibile library
Mi ricorda tanto qualcosa..
Mi ricorda tanto qualcosa..
°se cerchi TESTUGGINE sono io,era il mio vecchio nick° °b-shelf°°blog°°la chat di bc-italy°°ml bookcrossing_sardegna°
Adesso è online la recensione... Eccola! http://www.neilgaimania.it/html/view.ph ... =narrativaE cmq a Devil 'I ragazzi di Anansi' sembra un'opera che si fa leggere ma priva del solito spessore di Gaiman, Irek non si ancora espressa... lo faremo nella recensione ufficiale! Ciao! Laughing
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Complice l'insonnia dovuta al caldo, la notte scorsa ho finalmente finito Anansi Boys: solo adesso ho visto la recensione nel sito di Devil (che trovo parecchio carino) e devo dire che sono d'accordo su molte cose.
Devo ancora capire se il fatto di trovarmi di fronte a qualcosa che, nonostante le premesse, con American Gods aveva proprio poco a che vedere mi abbia più deluso o incuriosito. Idem per il tono da commedia che Gaiman ha volutamente impresso a fuoco nelle prime 150 pagine. Effettivamente la prima parte si legge con grandissima facilità, e Ciccio Charlie si rivela essere il personaggio più deliziosamente imbarazzante, imbarazzato e imbarazzabile visto ultimamente in circolazione tra le pagine di un libro. Alzi la mano chi non si immedesima nella descrizione dei sintomi del suo imbarazzo all'approssimarsi di immagini sconvenienti sullo schermo della tv.
Però, insomma, a lungo andare si ha davvero la sensazione di essere alle prese con una semplice commedia degli equivoci, in cui per di più non succede quasi nulla di significativo. In questa parte del romanzo quel che tiene viva la lettura è soprattutto il tono molto divertito e divertente che Gaiman usa per raccontare il crollo della vita e delle certezze di Ciccio Charlie.
Proprio nel momento in cui la mitologia sembra cominciare a farla da padrone ci si rende conto che questo libro è lontanissimo parente di American Gods: c'è un minimo accenno a divinità di pantheon minori, oltretutto pochissimo delineate, e il tutto si risolve in un frettoloso ritorno nella nostra realtà. In cui per fortuna non mancano spettri inconsapevoli, cattivi senza scrupoli, eroiche poliziotte e vecchie fattucchiere ancora in piena forma.
E' verso la fine, a una settantina di pagine dalla conclusione, che la storia si impenna di nuovo: probabilmente perché tutte le trame convergono in un unico punto (narrativo e geografico), anche se forse solo la consapevolezza di trovarsi all'interno di una vicenda in parte umoristica ci fa accettare l'infinita serie di coincidenze che portano a compimento la trama. Però il gioco di specchi tra il mondo reale e il mondo-alla-fine-del-mondo e l'intrecciarsi delle vicende umane con quelle semidivine ci riportano alla mente i luoghi comuni dei racconti di Gaiman. Soprattutto, c'è la sensazione di trovarsi davvero al centro della ragnatela da cui si dipanano tutte le storie mai raccontate, e questo è il filo conduttore di tutta la narrazione: Gaiman ha solo rinunciato (in parte) a raccontare una delle sue solite storie, ma solo perché si è reso definitivamente conto che le storie sono troppe e troppo belle per rinunciare a raccontarne di nuove.
Questa consapevolezza non riduce i difetti del libro: che stanno in una trama un po' finta, fatta di coincidenze improbabili, soluzioni scontate e personaggi un po' stereotipati. Per questo nella mia classifica dei romanzi di Gaiman (ne ho letti solo 3 ) Anansi Boys si piazza al terzo posto, dietro Nessun Dove e American Gods. Non è assolutamente un brutto libro, ma chi ha scritto sulla copertina che si tratta dell'opera più dark di Gaiman forse non ha letto il resto della sua produzione...
Devo ancora capire se il fatto di trovarmi di fronte a qualcosa che, nonostante le premesse, con American Gods aveva proprio poco a che vedere mi abbia più deluso o incuriosito. Idem per il tono da commedia che Gaiman ha volutamente impresso a fuoco nelle prime 150 pagine. Effettivamente la prima parte si legge con grandissima facilità, e Ciccio Charlie si rivela essere il personaggio più deliziosamente imbarazzante, imbarazzato e imbarazzabile visto ultimamente in circolazione tra le pagine di un libro. Alzi la mano chi non si immedesima nella descrizione dei sintomi del suo imbarazzo all'approssimarsi di immagini sconvenienti sullo schermo della tv.
Però, insomma, a lungo andare si ha davvero la sensazione di essere alle prese con una semplice commedia degli equivoci, in cui per di più non succede quasi nulla di significativo. In questa parte del romanzo quel che tiene viva la lettura è soprattutto il tono molto divertito e divertente che Gaiman usa per raccontare il crollo della vita e delle certezze di Ciccio Charlie.
Proprio nel momento in cui la mitologia sembra cominciare a farla da padrone ci si rende conto che questo libro è lontanissimo parente di American Gods: c'è un minimo accenno a divinità di pantheon minori, oltretutto pochissimo delineate, e il tutto si risolve in un frettoloso ritorno nella nostra realtà. In cui per fortuna non mancano spettri inconsapevoli, cattivi senza scrupoli, eroiche poliziotte e vecchie fattucchiere ancora in piena forma.
E' verso la fine, a una settantina di pagine dalla conclusione, che la storia si impenna di nuovo: probabilmente perché tutte le trame convergono in un unico punto (narrativo e geografico), anche se forse solo la consapevolezza di trovarsi all'interno di una vicenda in parte umoristica ci fa accettare l'infinita serie di coincidenze che portano a compimento la trama. Però il gioco di specchi tra il mondo reale e il mondo-alla-fine-del-mondo e l'intrecciarsi delle vicende umane con quelle semidivine ci riportano alla mente i luoghi comuni dei racconti di Gaiman. Soprattutto, c'è la sensazione di trovarsi davvero al centro della ragnatela da cui si dipanano tutte le storie mai raccontate, e questo è il filo conduttore di tutta la narrazione: Gaiman ha solo rinunciato (in parte) a raccontare una delle sue solite storie, ma solo perché si è reso definitivamente conto che le storie sono troppe e troppo belle per rinunciare a raccontarne di nuove.
Questa consapevolezza non riduce i difetti del libro: che stanno in una trama un po' finta, fatta di coincidenze improbabili, soluzioni scontate e personaggi un po' stereotipati. Per questo nella mia classifica dei romanzi di Gaiman (ne ho letti solo 3 ) Anansi Boys si piazza al terzo posto, dietro Nessun Dove e American Gods. Non è assolutamente un brutto libro, ma chi ha scritto sulla copertina che si tratta dell'opera più dark di Gaiman forse non ha letto il resto della sua produzione...
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ecco, questa sensazione l'ho provata fino alla terzultima pagina di american gods e mi ha lasciato molto perplessorodolfo II ha scritto:Certo, la sensazione che il grosso dell'avventura debba ancora arrivare c'è tutta...
-La somma dell'intelligenza sulla Terra è costante. La popolazione è in costante aumento.-
-...d'andarsene in paesi lontani, dove nessuno lo conoscesse, neppur di nome; ma sentiva che lui, lui sarebbe sempre con sè. (Manzoni)-
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Ce l'ho fatta anch'io a leggere Anansi boys.
Confesso che l'ho trovato un libro davvero mediocre...
È molto leggibile e a tratti anche divertente. Ma spessore letterario direi davvero poco poco.
Neil, cosa fai? Dove sono le tue magiche suggestioni? Dove sono i colpi allo stomaco?
Questo libro lo poteva scrivere chiunque. Le uniche cose interessanti sono quelle legate ad Anansi e al pantheon africano ma immagino che gaiman le abbia mutuate dalla tradizione orale.
Per il resto... mah...
Confesso che l'ho trovato un libro davvero mediocre...
È molto leggibile e a tratti anche divertente. Ma spessore letterario direi davvero poco poco.
Neil, cosa fai? Dove sono le tue magiche suggestioni? Dove sono i colpi allo stomaco?
Questo libro lo poteva scrivere chiunque. Le uniche cose interessanti sono quelle legate ad Anansi e al pantheon africano ma immagino che gaiman le abbia mutuate dalla tradizione orale.
Per il resto... mah...
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