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è triste vedere un'istituzione della musica italiana morire così.Finita la 20° edizione di Arezzo Wave, a causa della sua continua crescita, stavamo valutando assieme all'amministrazione comunale se la città fosse in grado di continuare ad accogliere la manifestazione, e i progetti ad essa collegati o se, come un albero resciuto in un vaso ormai stretto, fosse giunto il momento di cambiare il contenitore e quindi città.
L'unico freno a quest'ultima ipotesi era l'affetto e il senso di appartenenza che ci legava al territorio.
La vicenda del filmato delle Iene col campeggio di Arezzo Wave ci ha fatto accelerare la decisione, non tanto per le immagini proposte, è chiaro che siamo contro lo spaccio e il commercio di droga, quanto per la reazione delle forze politiche locali al riguardo.
Se è scontata, per il gioco delle parti, la critica di alcuni esponenti dell'opposizione, lo stupore ci viene dall'assordante silenzio di gran parte dei partiti della maggioranza e degli amministratori locali che non ci hanno inviato il proprio sostegno, nè lo hanno reso di pubblico dominio confermando così l'assoluta indifferenza nei confronti del progetto e del futuro della manifestazione.
L'inevitabile conseguenza di tutto ciò è, nostro malgrado, la ricerca di una nuova dimensione per la nostra rassegna. Il prossimo anno quindi chi ci vuole bene, e spero che siate molti, purtroppo dovrà fare qualche chilometro in più per ascoltare la nostra musica.
Il vaso si è rotto
Mauro Valenti
AAA Arezzo Wave cerca casa
Interessante festivalino, famoso in Italia e nel mondo causa crescita del nucleo familiare e dissapori con il vicinato, cerca nuovi ambienti, in spazi urbani di grande affluenza, dotati di parcheggi e campeggio e con allaccio di luce, acqua e servizi igienici.
Offresi visibilità e notorietà da Tokyo a New York, oltre a servizi di accoglienza e svago in allegria.
Astenersi perditempo
Per contatti: info@arezzowave.com
Sì perchè il festival non muore, si sposta ma... ma cavolo Arezzo Wave senza Arezzo non sarà più la stessa cosa.
Il vero grande problema del festival è sempre stato il modo di porsi verso le sponsorizzazioni.
La fondazione ha un regolamento etico e chi si propone come sponsor deve rispondere a certi requisiti.
L'amministrazione locale non ha mai collaborato tantissimo e c'è anche da dire che gli aretini stessi hanno faticato a vedere il festival come opportunità di farsi conoscere..
eh siamo arrivati a questo punto.
ah per gli interessati, domani sera a Le Iene faranno vedere un ulteriore servizio su Arezzo Wave, dopo quello sul camping di settimana scorsa.