anche libero va bene

Certe volte, mettere in moto il cervello per immaginarsi luoghi e situazioni descritti nei libri ci sa fatica, e allora ci si butta sui film. Ma quali? "Parliamone, apriamo un dibattito!" (cit.)

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suorgi
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anche libero va bene

Messaggio da suorgi »

10 e lode!!
un neo realismo realista, non c'è che dire..
una realtà quotidiana vista dagli occhi di un bambino innamorato di una madre che fugge in continuazione dalla realtà, mentre lui resta a combatterla con il dissenso, con il rifiuto , lo scontro e con l'amore..
un attore in erba ( Alessandro Morace) che dà i brividi da quanto promette bene..
un pugno allo stomaco che riporta alla realtà della vita di una famiglia qualunque dove le difficoltà, i fallimenti, i sentimenti, la voglia di rialzarsi dopo una caduta, sono il pane quotidiano..
un padre giovane, fin troppo figlio dei propri figli che li rende partecipi dei suoi fallimenti chiedendo loro addirittura di fare delle scelte che non è in grado di fare egli stesso..
l'ho visto eieri sera...ho ancora il nodo al cuore..
''A feeling is a moment recollected in tranquillity,, J. Joyce
" Indubbiamente ciascun essere ha, nell'universo dei libri, un'opera che lo trasforma in lettore, posto che il destino favorisca il loro incontro,, A. Nothomb

Mosaico
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Messaggio da Mosaico »

Si, sono d'accordo con te, è proprio un film giusto equilibrato e poi il protagonista bambino è delizioso, recita con degli occhi meravigliosi, tutto il cast funziona come la storia estremamente reale. Un film duro ma vero.
Da non perdere!
Anche il cuore vuole il suo osso da rosicchiare
(Victor Hugo)

Francesco
Spugna
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Re: anche libero va bene

Messaggio da Francesco »

Suorgi: la recensione che avrei voluto fare io (ma avrei votato 8)!

...tranne che per l'ultima frase:
fin troppo figlio dei propri figli che li rende partecipi dei suoi fallimenti chiedendo loro addirittura di fare delle scelte che non è in grado di fare egli stesso..
per quanto tiguarda 'figlio dei propri figli': diciamo che nella 'scena del cammello' è bizzoso e adoloscenziale, ma solo lì; e forse lo si può anche ascrivere al fatto che sia tornata lei.
per quanto riguarda le 'scelte corali': francamente pensavo che fosse un modo per dare voce alle necessità dei bambini: renderli partecipi per insegnargli a rendesi responsabili (anche la madre, ma vabbè). volevo vederci insomma, un fine educativo da parte del padre (sia per i figli che per la donna).
Tu che ne pensi?
Che ne faccio di me a mezzanotte? Dove mi nascondo da me stesso?

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suorgi
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Messaggio da suorgi »

:think: :think:
Francesco che ne penso...ho ancora vivo il ricordo di quelle scene fin troppo reali e ricorrenti nella realtà delle famiglie..
dicendo "un padre figlio dei suoi figli", non intendevo affatto dire che era infantile o giocherellone o cos'altro, magari!! Intendevo proprio mettere in evidenza una terribile abitudine dei genitori: fare gli amici, i fratelli maggiori e smettere di fare i genitori..così si coinvolgono i ragazzi in scelte che spetterebbero solo agli adulti i quali perdono ogni momento autorità ed integrità ai loro occhi..
Ho un'impostazione un po' romantica dei ruoli in famiglia, forse, ma per la mia esperienza, soprattutto lavorativa, c'è un grande bisogno di papà e mamme che vogliano ricoprire il ruolo che si sono scelti....Il fine educativo io ce lo vedo in verità: lo vedo rivolto proprio agli adulti, ai genitori..La maggior parte di loro ha perso di vista che devono essere essistessi dei punti fermi nella vita dei loro figli, non il contrario..I punti di riferimento nel bene e nel male..

p.s. non ho figli, ma i giovani genitori che vedo non mi piacciono granché, tutti affannati a mettersi al pari dei ragazzi, parlando come loro, vestendosi come loro e nei casi più gravi uscendo con loro...simulando una voglia di capire i propri figli, sotto le mentite spoglie di una profonda immaturità a volte...

Tu che ne pensi?
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Francesco
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Messaggio da Francesco »

p.s. i giovani genitori che vedo non mi piacciono granché...
Credo che sia 'generazionale' :wink:
dovrei (vorrei) dirti che concordo -soprattutto dopo aver (brevemente) frequentato le scuole come insegnante (in effetti ho avuto anch'io questa impressione). Poi ci ripenso e dico che solo in parte è così.
Non credo che sia solo responsabilità del singolo/coppia.
Vorrei avere la possibilità di fare un figlio. mia moglie non può. niente malattie o sterilità: la licenzierebbero, tout court (e purtroppo e lei che guadagna di più).
Un mondo che ti impedisce di avere figli (perchè non hai il lavoro, la casa, i soldi eccetera) ti spinge sulla china dell'infantilismo. non si fa che rimandare... ed alla fine, ecco, ti abitui.
ti abitui a stare a casa coi tuoi.
a non pagare per i tuoi sbagli
a non saper più affrontare alcuni problemi.
insomma: "talento sprecato" (Bronx)
Finisco con una considerazione sui genitori/amici: forse a 16 anni avrei voluto averli; ora, guardandomi indietro, non più. Delle due, l'una: o certe persone sono rimaste a quell'età (credo poche); o hanno nostalgia per quell'età (forse di più, visto il dilagare dei 'revival') ed hanno anche perso di vista l'utilità del concetto di 'autorità'.
ecco, questo mi sembra il peggiore dei mali.

Alla fine penso che correremo il rischio: il nostro orologio biologico corre...
In compenso abbiamo già deciso che sarò io a fare il 'poliziotto cattivo'.
non ci crederanno mai...

ancch'io faccio un
p.s. vorrei sviluppare il pensiero di più, ma riesco a collegarmi solo saltuariamente, e quelle poche volte molto velocemente...
la prossima volta verrò coi compiti già fatti

Ciao!
Che ne faccio di me a mezzanotte? Dove mi nascondo da me stesso?

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Marcello Basie
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Messaggio da Marcello Basie »

Il discorso è molto interessante, credo che otterrebbe maggiore audience se se ne parlasse in un'area diversa da "Cinema", per esempio l'Area generica ;)
Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)

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