Zhao è un pensionato alla ricerca disperata di una moglie. Un giorno incontra una donna che sembra disposta a sposarlo ma solo a patto di avere un matromonio in grande stile. Zhao è squattrinato ma recita la parte dell'uomo pseudo facoltoso. Chiede un prestito ad un amico che però avendo già finanziato più volte i suoi tentativi di matrimonio non ha nulla da dargli se non "un'idea", quella di rimettere a nuovo un vecchio autobus abbandonato in un parco e di affittarlo alle coppie in cerca di intimità. Ma questo "lavoro" dura poco e Zhao si ritrova a carico la figliastra cieca della fidanzata, deve trovarle un lavoro ma non è per niente facile..
Forse non siamo abituati a vedere uno Zhang Yimou che descrive scne di vita quotidiana. Fa uno strano effetto avvicinarsi a questa pellicola dopo aver visto Hero o La foresta dei pugnali volanti. Non è un film completamente riuscito. L'idea è valida e la sceneggiatura profonda e a tratti divertente lascia un po' il tempo che trova dal punto di vista della fotografia e del montaggio per non parlare dell'orribile doppiaggio italiano. Il finale inoltre mi ha lasciata un po' così.. :/
La locanda della felicità
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