una curiosità: com'è nata l'idea della tua partecipazione in trasmissione?
L'idea è nata preparando una puntata dedicata agli oggetti smarriti. Alessandra Giannantonio (che fa parte della redazione del programma) è sempre stata affascinata dal bookcrossing e ha pensato che in occasione di quella puntata sarebbe stato molto simpatico fare questo gioco tra gli oggetti smarriti e dei libri lasciati appositamente in giro.
Purtroppo poi, come detto, per questioni di tempo si è preferito rimandare il tutto ad un'altra puntata, quella sui doni appunto. Comunque anche Elsa Di Gati, la presentatrice che mi ha intervistato, si è mostrata molto interessata al bc, con lei ho avuto uno scambio di battute prima della puntata nella quale poi non sono andato in onda. Il suo freno principale però è legato al fatto che non riesce assolutamente a separarsi dai suoi libri, non li presta neanche, da qui la sua disponibilità piuttosto a comprare una seconda copia.
Commenti da dietro le quinte. Devo dire che entrare in uno studio televisivo è stato molto divertente e curioso. Probabilmente alla lunga mi seccherebbe, perché la televisione tira fuori la voglia di apparire delle persone, e questa cosa mi urta abbastanza. Divertente è stato ritrovarmi davanti ad una scenografia vuota, avere la sensazione del già visto e poi rendermi conto che ero capitato nello studio dove registrano "La storia siamo noi", programma che mi piace molto.