Oggi la rivista online "Punto Informatico" riporta una lettera di un lettore, commentata da un redattore, che paragona il bookcrossing alla condivisione di file, al P2P.
http://punto-informatico.it/p.asp?i=51628
Su Punto Informatico: il BC come la condivisione di file?
Moderatore: lilacwhisper
- Marcello Basie
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Su Punto Informatico: il BC come la condivisione di file?
Stai sveglio, non abbandonarti ai sogni. Quando scegli non devi sognare, sei tu il responsabile. (Vittorio Foa)
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il paragone. come sottolinea il redattore, è decisamente non calzante e fuorviante. La differenza tra la "materialità" di un libro e l'immaterialità del bit e' fondamentale ai fini della discussione.
E' cmq interessante che si cominci a parlare di BC non in quanto bc ma in quanto fenomeno accostabile ad altri fenomeni "simili"
E' cmq interessante che si cominci a parlare di BC non in quanto bc ma in quanto fenomeno accostabile ad altri fenomeni "simili"
- ilclaudione
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'zzarola stavo per fare un topic clone
comunque mi pare palese che l'intervento su PI abbia piu' il fine di scagionare il P2P che non quello di analizzare il fenomeno BookCrossing.
la differenza fra BC e P2P segnalta dallo stesso PI e' magari molto piccola ma fondamentale; nel momento in cui il proprietario di un libro lo rende libero "MATERIALMENTE" rinuncia a tutti i suoi diritti acquisiti comprandolo ( se vuole godere nuovamente del "bene" deve quindi pagare nuovamente).
dopo di che ci sono una marea di motivazioni, stimoli ed intenti che muovono i Bcers e che li distinguono marcatamente dai praticanti del P2P, ma sono cose che variano da persona a persona e che non hanno valenza legale alcuna
comunque mi pare palese che l'intervento su PI abbia piu' il fine di scagionare il P2P che non quello di analizzare il fenomeno BookCrossing.
la differenza fra BC e P2P segnalta dallo stesso PI e' magari molto piccola ma fondamentale; nel momento in cui il proprietario di un libro lo rende libero "MATERIALMENTE" rinuncia a tutti i suoi diritti acquisiti comprandolo ( se vuole godere nuovamente del "bene" deve quindi pagare nuovamente).
dopo di che ci sono una marea di motivazioni, stimoli ed intenti che muovono i Bcers e che li distinguono marcatamente dai praticanti del P2P, ma sono cose che variano da persona a persona e che non hanno valenza legale alcuna
- Marcello Basie
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E' vero che, da un punto di vista legale, c'e' molta differenza tra la condivisione di file (copiabili all'infinito senza perdere nulla dell'originale) e lo scambio di libri, pero' da un altro punto di vista si tratta di "condivisione" e "circolazione" di idee e di prodotti dell'ingegno.
A volte pare di vedere, in chi si oppone alla condivisione di file, un'idea di fondo per cui la circolazione di opere d'arte o dell'ingegno debba essere sottoposta a un rigido controllo, per garantire una "retribuzione" all'autore proporzionale alla diffusione delle sue opere; e anche il bookcrossing contrasta questa visione
A volte pare di vedere, in chi si oppone alla condivisione di file, un'idea di fondo per cui la circolazione di opere d'arte o dell'ingegno debba essere sottoposta a un rigido controllo, per garantire una "retribuzione" all'autore proporzionale alla diffusione delle sue opere; e anche il bookcrossing contrasta questa visione
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