cookcrossing
Moderatori: liberliber, -gioRgio-, vanya
- Miss Piggott
- Olandese Volante
- Messaggi: 2525
- Iscritto il: mer nov 13, 2002 2:44 pm
- Località: Roma
-
- Olandese Volante
- Messaggi: 2806
- Iscritto il: mar gen 21, 2003 2:55 pm
- Contatta:
Segnalo l'ottima minestrina dell'Armida, la nonna di bioro76:
http://horrya.splinder.com/post/10747597/
http://horrya.splinder.com/post/10747597/
Non ha un nome, per cui l'ho ribattezzata col nome dell'ideatrice. Minestrina dell'Armida.
Per gli ingredienti si va un po' ad occhio...
Una cipolla affettata sottile va benissimo per due persone. Fatela soffriggere in olio di oliva insieme ad una carotina e ad un gambo di sedano grattugiati finemente.. Fatto questo aggiungete un po' di macinato, preferibilmente di vitello, pollo o tacchino. Fate rosolare bene la carne e sfumate il tutto con un dito di vino. Aggiungete un 2, 3 cucchiai di passata di pomodoro e acqua calda, insieme ad un dado. Fate cuocere per una quindicina di minuti. A questo punto aggiungete la minestrina: io uso preferibilmente le "tempestine", le "stelline" o al limite i "risi" (quelli che sembrano, ma non sono, chicchi di riso... i miei preferiti!). Fate cuocere secondo il tempo di cottura, Se il tutto risultasse troppo brodoso potete aggiungere appena appena un pizzico di farina di maizena, o anche normale, e girare velocemente per non far formare grumi. Buon appetito!
ho aggiornato l'elenco delle ricette degli ultimi mesi (al solito, se notate qualcosa si strano, mandatemi un pm, grazie)
secoli fa elfetto chiedeva consulenza sulla sangria:
Questi sono i consigli di Pelodia
secoli fa elfetto chiedeva consulenza sulla sangria:
Questi sono i consigli di Pelodia
dall'elenco risulta solo la ricetta di legsLavale, tempo fa, ha scritto:fate le meringhe (credo di aver già messo la ricetta, nel caso non ci fosse, avvertitemi e vedrò di porre rimedio).
Membro del Vero Toro Club
grazie quinni per la verifica.
comunque la mia ricetta è praticamente uguale a quella di legs, uniche differenze:
io peso i bianchi delle uova, e metto pari quantità di zucchero.
il forno lo tengo un po' più bassino (sui 100, o poco meno per un paio d'ore) e le meringhe non diventano rosa ma restano bianche.
consiglio: fatele piccoline, così i vostri ospiti le magneranno in un sol boccone e non le sbricioleranno per tutta la casa.
ciao
vale
comunque la mia ricetta è praticamente uguale a quella di legs, uniche differenze:
io peso i bianchi delle uova, e metto pari quantità di zucchero.
il forno lo tengo un po' più bassino (sui 100, o poco meno per un paio d'ore) e le meringhe non diventano rosa ma restano bianche.
consiglio: fatele piccoline, così i vostri ospiti le magneranno in un sol boccone e non le sbricioleranno per tutta la casa.
ciao
vale
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
- elfetto [la D.D.A.]
- Re del Mare
- Messaggi: 1697
- Iscritto il: dom apr 09, 2006 2:53 pm
- Località: San Bonifacio (VR)
- Contatta:
Meringhe: le faccio da tantissimi anni, a seguito di mia madre, ed ho sperimentato abbastanza. L'ultima versione e' questa:
zucchero a velo in quantita' pari (o leggermente superiore) a 100 gr per ogni chiara. Le ho fatte per moltissimo tempo con lo zucchero semolato, con quello a velo vengono un po' piu' bianche e l'impasto viene meglio.
Pizzico di sale.
Montare con le fruste elettriche fino a quando un cucchiaino lasciato nell'impasto non sta dritto in piedi. Se avete dubbi, vuol dire che non e' ancora abbastanza . L'impasto dev'essere bianco candido.
La teglia va coperta con carta da forno - un tempo si usava la cartapaglia, quando la dava il fornaio col pane.
Si prende l'impasto col cucchiaio e si fa scendere sulla carta aiutandosi con un cucchiaino. Lasciare spazio tra una meringa e l'altra, perche' cuocendosi crescono un po'.
Le meringhe non cuociono: si asciugano. Perche' cio' sia fatto al meglio col forno a gas conviene accendere il forno, poi aprire lo sportello, guardare la fiamma e chiudere lentamente il termostato finche' la fiamma non diminuisce. In ogni altro caso, come col forno elettrico, conviene lasciare uno spiraglio aperto (proteggendo le manopole del gas!!).
In questo modo le meringhe si asciugano dall'esterno, attenzione perche' all'inizio formano una crosta molto sottile e come le si toccano si rompono. Il grado di cottura dipende da quanto le volete umide all'interno. Ho visto farle con il forno praticamente tiepido ed hanno cotto tre ore, io viaggio mediamente sui quaranta minuti con un forno mooooolto basso. Assaggiate, provate, sperimentate, provate, assaggiate.
Il colore non e' bianco ma qualcosa tra l'avana e il color panna.
zucchero a velo in quantita' pari (o leggermente superiore) a 100 gr per ogni chiara. Le ho fatte per moltissimo tempo con lo zucchero semolato, con quello a velo vengono un po' piu' bianche e l'impasto viene meglio.
Pizzico di sale.
Montare con le fruste elettriche fino a quando un cucchiaino lasciato nell'impasto non sta dritto in piedi. Se avete dubbi, vuol dire che non e' ancora abbastanza . L'impasto dev'essere bianco candido.
La teglia va coperta con carta da forno - un tempo si usava la cartapaglia, quando la dava il fornaio col pane.
Si prende l'impasto col cucchiaio e si fa scendere sulla carta aiutandosi con un cucchiaino. Lasciare spazio tra una meringa e l'altra, perche' cuocendosi crescono un po'.
Le meringhe non cuociono: si asciugano. Perche' cio' sia fatto al meglio col forno a gas conviene accendere il forno, poi aprire lo sportello, guardare la fiamma e chiudere lentamente il termostato finche' la fiamma non diminuisce. In ogni altro caso, come col forno elettrico, conviene lasciare uno spiraglio aperto (proteggendo le manopole del gas!!).
In questo modo le meringhe si asciugano dall'esterno, attenzione perche' all'inizio formano una crosta molto sottile e come le si toccano si rompono. Il grado di cottura dipende da quanto le volete umide all'interno. Ho visto farle con il forno praticamente tiepido ed hanno cotto tre ore, io viaggio mediamente sui quaranta minuti con un forno mooooolto basso. Assaggiate, provate, sperimentate, provate, assaggiate.
Il colore non e' bianco ma qualcosa tra l'avana e il color panna.
Ultima modifica di -gioRgio- il mer gen 31, 2007 1:57 pm, modificato 1 volta in totale.
-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
Sangrilla: La Don Simon e' un'ottima bibita per l'aperitivo.
Chi ha sperimentato la sangria fatta l'estate scorsa sappia che e' stata fatta cosi': tre litri di vino rosso, 200 ml di gin, zucchero (non mi ricordo quanto, diciamo q.b. oppure "secondo il gusto" o "a piacere", insomma assaggiate, risolve sempre ), un sacchetto di garza contenente chiodi di garofano e cannella, frutta che piu' ce n'e' e meglio e': non devono mai mancare limoni (a pezzi, con tutta la buccia) e mele, come minimo. Li' c'erano anche arance (idem come i limoni), pesche, meloni e non mi ricordo cos'altro. Far macerare per minimo dodici ore.
Chi ha sperimentato la sangria fatta l'estate scorsa sappia che e' stata fatta cosi': tre litri di vino rosso, 200 ml di gin, zucchero (non mi ricordo quanto, diciamo q.b. oppure "secondo il gusto" o "a piacere", insomma assaggiate, risolve sempre ), un sacchetto di garza contenente chiodi di garofano e cannella, frutta che piu' ce n'e' e meglio e': non devono mai mancare limoni (a pezzi, con tutta la buccia) e mele, come minimo. Li' c'erano anche arance (idem come i limoni), pesche, meloni e non mi ricordo cos'altro. Far macerare per minimo dodici ore.
Ultima modifica di -gioRgio- il mer gen 31, 2007 3:09 pm, modificato 2 volte in totale.
-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
- Xenia
- Olandese Volante
- Messaggi: 3796
- Iscritto il: mar ott 22, 2002 10:57 am
- Località: Sotto la Madonnina...
- Contatta:
SLURP (ma gioRgio, sei per caso sponsorizzato dalla Weight Watchers e non me lo avevi detto? )Assaggiate, provate, sperimentate, provate, assaggiate.
Accadono cose che sono come domande; passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde.
Membro del Vero Toro Club
Book-Wishlist - My Anobii Shelf
Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
Membro del Vero Toro Club
Book-Wishlist - My Anobii Shelf
Quando penso a tutti i libri che mi restano da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. (Jules Renard)
- elfetto [la D.D.A.]
- Re del Mare
- Messaggi: 1697
- Iscritto il: dom apr 09, 2006 2:53 pm
- Località: San Bonifacio (VR)
- Contatta:
buona domanda. Non so cosa facciano in Spagna, io ti dico come mi sono regolato io: ho evitato vini troppo corposi e mi sono diretto verso cose come Chianti (ovviamente non riserva), Velletri, Montepulciano - anche perche' zucchero e gin contribuiscono a rinforzare il tutto - soprattutto trattandosi di una cena estiva.
-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
- elfetto [la D.D.A.]
- Re del Mare
- Messaggi: 1697
- Iscritto il: dom apr 09, 2006 2:53 pm
- Località: San Bonifacio (VR)
- Contatta:
Kourambiedes
Kourambiedes (frollini greci alle mandorle)
sono dolcetti tipici greci, si mangiano per natale e per altre occasioni particolari, tipo matrimoni, feste del patrono...
sono diversi dalla maggior parte dei dolci che ho mangiato in grecia, con un sacco di miele, un po' collosi.
Ingredients:
200 g di mandorle (pelate o no, leggermente tostate)
5 g di lievito per dolci
45 ml di brandy (io ho usato il cointreau. non è lo stesso, ma avevo solo quello)
225 gr di burro
155 gr di zucchero
2 tuorili
500 gr di farina
zucchero a velo in abbondanza
15-30 ml di acqua di rose (o acqua di fiori d'arancia, visto che in Italia l'acqua di rose per uso alimentare non l'ho mai vista)
una bustina di vaniglia
mescolate il burro, aggiungendo lo zucchero a poco a poco fino ad otterene una crema leggera e soffice.
Aggiungete i tuorli, uno alla volta, la vaniglia, e versate a poco a poco il brandy, continuando a mescolare.
Tritate grossolanamente le mandorle.
Setacciate la farina e il lievito e aggiungete all'impasto, aggiungete anche le mandorle.
Impastate ancora, dovrebbe avere una consistenza soda.
Prendete delle palline di impasto della grandezza di una noce, fate una pallina (oppure date la forma di una mezzaluna) e appiattitela leggermente tra le mano, mettetele su una placca da forno con un foglio di carta forno.
Cuocete in forno già caldo a 190° per 20-25 minuti.
Nel frattempo, preparate un piatto largo con abbondante zucchero a velo.
Appena tolti dal forno, spruzzateli con l'acqua di rose.
Appoggiateli sul piatto coperto di zucchero a velo mentre sono ancora caldi, e cospargete con il rimanente zucchero a velo.
Si conservano bene per 2-3 settimane, se è umido, meglio in una scatola a tenuta per biscotti
sono dolcetti tipici greci, si mangiano per natale e per altre occasioni particolari, tipo matrimoni, feste del patrono...
sono diversi dalla maggior parte dei dolci che ho mangiato in grecia, con un sacco di miele, un po' collosi.
Ingredients:
200 g di mandorle (pelate o no, leggermente tostate)
5 g di lievito per dolci
45 ml di brandy (io ho usato il cointreau. non è lo stesso, ma avevo solo quello)
225 gr di burro
155 gr di zucchero
2 tuorili
500 gr di farina
zucchero a velo in abbondanza
15-30 ml di acqua di rose (o acqua di fiori d'arancia, visto che in Italia l'acqua di rose per uso alimentare non l'ho mai vista)
una bustina di vaniglia
mescolate il burro, aggiungendo lo zucchero a poco a poco fino ad otterene una crema leggera e soffice.
Aggiungete i tuorli, uno alla volta, la vaniglia, e versate a poco a poco il brandy, continuando a mescolare.
Tritate grossolanamente le mandorle.
Setacciate la farina e il lievito e aggiungete all'impasto, aggiungete anche le mandorle.
Impastate ancora, dovrebbe avere una consistenza soda.
Prendete delle palline di impasto della grandezza di una noce, fate una pallina (oppure date la forma di una mezzaluna) e appiattitela leggermente tra le mano, mettetele su una placca da forno con un foglio di carta forno.
Cuocete in forno già caldo a 190° per 20-25 minuti.
Nel frattempo, preparate un piatto largo con abbondante zucchero a velo.
Appena tolti dal forno, spruzzateli con l'acqua di rose.
Appoggiateli sul piatto coperto di zucchero a velo mentre sono ancora caldi, e cospargete con il rimanente zucchero a velo.
Si conservano bene per 2-3 settimane, se è umido, meglio in una scatola a tenuta per biscotti
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
Cake al miele
250 gr di farina
100 gr di burro
200 gr di zucchero
4 uova
1 bustina di lievito in polvere
1/4 di cucchiaino di bicarbonato di sodio
150 gr di miele
6 cucchiai di latte
mescolate il burro e lo zucchero fino a quando saranno soffici e spumosi
aggiungete i rossi delle uova e il miele, continuando a mescolare
unite la farina, il lievito e il bicarbonato setacciati insieme(non smettete mai di mescolare)
aggiungete il latte. Ok, basta mescolare.
montate (separatamente) a neve le chiare d'uovo e aggiungetele, delicatamente, all'impasto.
Versate in uno stampo da plum cake di circa 30 cm, foderato di alluminio o antiaderente.
Infornate a 190 per 40 minuti.
Fate raffreddare nello stampo.
100 gr di burro
200 gr di zucchero
4 uova
1 bustina di lievito in polvere
1/4 di cucchiaino di bicarbonato di sodio
150 gr di miele
6 cucchiai di latte
mescolate il burro e lo zucchero fino a quando saranno soffici e spumosi
aggiungete i rossi delle uova e il miele, continuando a mescolare
unite la farina, il lievito e il bicarbonato setacciati insieme(non smettete mai di mescolare)
aggiungete il latte. Ok, basta mescolare.
montate (separatamente) a neve le chiare d'uovo e aggiungetele, delicatamente, all'impasto.
Versate in uno stampo da plum cake di circa 30 cm, foderato di alluminio o antiaderente.
Infornate a 190 per 40 minuti.
Fate raffreddare nello stampo.
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
- Miss Piggott
- Olandese Volante
- Messaggi: 2525
- Iscritto il: mer nov 13, 2002 2:44 pm
- Località: Roma
Dimmi un po', Vale, ma a te i dolci col miele non vengono duri?(come i pasticcini del Caffè dell'Emporio, con cui si può giocare al tiro al piattello. cit)
Due volte ho provato a fare un dolce col miele, tipo il Pain d'epices francese e il risultato è stato pessimo.
Devo mica sciogliere il miele prima? E se sì, perchè non lo dice nessuno?
Due volte ho provato a fare un dolce col miele, tipo il Pain d'epices francese e il risultato è stato pessimo.
Devo mica sciogliere il miele prima? E se sì, perchè non lo dice nessuno?
no, questa è venuta morbida morbida. di dolci col miele non credo di averne provati altri.
non so se può essere per la consistenza del miele, io qui ho usato un miele molto liquido, di castagno. Non l'ho sciolto prima, l'ho messo direttamente col cucchiaio nel bicchiere del mixer (appoggiato sulla bilancia)
a me il miele piace molto, ma non mi piace la consistenza viscida e appiccicosa, quindi di solito non mi piacciono i dolci al miele (tipo quelli turchi o greci), questa torta invece non ha il miele che cola, non è appiccicosa, ma è bella soffice con un meraviglioso profumo di miele. la consistenza è tipo quella dei plumcakini del mulino bianco.
ciao
vale
non so se può essere per la consistenza del miele, io qui ho usato un miele molto liquido, di castagno. Non l'ho sciolto prima, l'ho messo direttamente col cucchiaio nel bicchiere del mixer (appoggiato sulla bilancia)
a me il miele piace molto, ma non mi piace la consistenza viscida e appiccicosa, quindi di solito non mi piacciono i dolci al miele (tipo quelli turchi o greci), questa torta invece non ha il miele che cola, non è appiccicosa, ma è bella soffice con un meraviglioso profumo di miele. la consistenza è tipo quella dei plumcakini del mulino bianco.
ciao
vale
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
- Miss Piggott
- Olandese Volante
- Messaggi: 2525
- Iscritto il: mer nov 13, 2002 2:44 pm
- Località: Roma
Allora posso provarci, incrociando le dita.
Devo dire che non amo molto il miele di per sè (tranne che nella baklava) però l'idea di una torta col miele mi ha sempre ispirato, mi sa di reminescenze di una volta, di cose sane e buone...
Vedo se il miele che avevo comprato per il pain d'epices è ancora buono e questo week end ci provo!
Grazie per la ricetta.
Devo dire che non amo molto il miele di per sè (tranne che nella baklava) però l'idea di una torta col miele mi ha sempre ispirato, mi sa di reminescenze di una volta, di cose sane e buone...
Vedo se il miele che avevo comprato per il pain d'epices è ancora buono e questo week end ci provo!
Grazie per la ricetta.
invece la baklava è uno di quei dolci che io trovo troppo appiccicosi. non è che non mi piaccia, ma l'effetto poi è sempre questo e miele impiastricciato da tutte le parti.
l'effetto della torta è proprio "le vecchie cose sane e buone di una volta", anche perchè la forma di plumcake aiuta.
ah, ecco, io ho avuto un altro problema questa volta: qualcuno mi ha fregato il mio preziosissimo stampo da plumcake, quindi ho usato quello della ciambella.
tutto ok, tranne che la torta è venuta con un buco in mezzo. Non quello (non solo quello) della ciambella, ma una specie di tunnel circolare concentrico nascosto nella torta, che si è visto solo dopo aver tagliato a fette.
dov'è l'errore?
il miele credo che non vada facilmente a male, però se è un miele molto duro magari ti conviene scioglierlo un pochino prima (anche solo appoggiandolo sul calorifero)
ciao
vale
l'effetto della torta è proprio "le vecchie cose sane e buone di una volta", anche perchè la forma di plumcake aiuta.
ah, ecco, io ho avuto un altro problema questa volta: qualcuno mi ha fregato il mio preziosissimo stampo da plumcake, quindi ho usato quello della ciambella.
tutto ok, tranne che la torta è venuta con un buco in mezzo. Non quello (non solo quello) della ciambella, ma una specie di tunnel circolare concentrico nascosto nella torta, che si è visto solo dopo aver tagliato a fette.
dov'è l'errore?
il miele credo che non vada facilmente a male, però se è un miele molto duro magari ti conviene scioglierlo un pochino prima (anche solo appoggiandolo sul calorifero)
ciao
vale
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
- lizzyblack
- moderatrice
- Messaggi: 12589
- Iscritto il: mar feb 17, 2004 1:22 pm
- Località: The Noble and Most Ancient House of Black, "Toujours Pur"
- Contatta:
A me in compenso vengono collosi che ti si staccano i denti, e poi il miele si caramella e davvero, è di un dolce da far schifoLa Miss ha scritto:Dimmi un po', Vale, ma a te i dolci col miele non vengono duri?
Però ora mi tenti..
ps. per non far venire ulteriori buchi alle ciambelle, batti lo stampo su un piano prima di mettere in forno il tutto.. così se c'è aria sotto viene fuori, e buchi dentro non ce ne dovrebbero essere
Liz
"If a cat could talk, he wouldn't..."
"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."
Le mie letture
Vero Acquario
"If a cat could talk, he wouldn't..."
"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."
Le mie letture
Vero Acquario
continuando con l'operazione "svuota la dispensa" ho una marea di scatole di polenta istantanea (quella in polvere, non quella già pronta in panetti) che probabilmente non riuscirei a finire nel giro di 10 anni.
avevo pensato di sfruttare i famelici amici dei miei fratelli che giocano alla playstation e gentilmente offrire dei "salatini di polenta" o qualcosa di simile.
non si trovano a cena, ma dopo cena, quindi l'idea di fare 10 chili di polenta e costringerli a mangiarla non funzionerebbe tanto.
ho trovato in giro qualche ricetta per stuzzichini, ma tutte partono dai panetti di polenta, che vanno poi tagliati a fettine, quadratini, stelline e quant'altro.
se io parto invece da dover fare la polenta, come faccio?
la polenta so come farla, ma di solito la verso in una ciotola, che non è una forma che poi si presti benissimo ad essere sfruttata per fare dei quadratini.
la verso, quando è ancora un po' liquida, in un teglione e poi la metto in forno?
pensavo di farcirne una parte tipo pizzette, con pomodoro mozzarella e origano. se avete altre idee per farcire, mi saranno molto utili.
ah, ho escluso l'ipotesi della polenta fritta, visto che io coi fritti sono particolarmente imbranata.
ciao e grazie
vale
avevo pensato di sfruttare i famelici amici dei miei fratelli che giocano alla playstation e gentilmente offrire dei "salatini di polenta" o qualcosa di simile.
non si trovano a cena, ma dopo cena, quindi l'idea di fare 10 chili di polenta e costringerli a mangiarla non funzionerebbe tanto.
ho trovato in giro qualche ricetta per stuzzichini, ma tutte partono dai panetti di polenta, che vanno poi tagliati a fettine, quadratini, stelline e quant'altro.
se io parto invece da dover fare la polenta, come faccio?
la polenta so come farla, ma di solito la verso in una ciotola, che non è una forma che poi si presti benissimo ad essere sfruttata per fare dei quadratini.
la verso, quando è ancora un po' liquida, in un teglione e poi la metto in forno?
pensavo di farcirne una parte tipo pizzette, con pomodoro mozzarella e origano. se avete altre idee per farcire, mi saranno molto utili.
ah, ho escluso l'ipotesi della polenta fritta, visto che io coi fritti sono particolarmente imbranata.
ciao e grazie
vale
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)