cuore vivo ha scritto:Una bibliotecaria diede in visione un libro con un titolo "forte" ("Scopami") ad una quattordicenne, i genitorli della quale denunciarono la bibliotecaria, in base ad un'articolo di legge che difende il comune senso del pudore...
cut
A mio parere questa sentenza è una cosa grave. Invece Jester ne parlava come di una cosa non così grave.
Grazie per la sintesi, Marco.
Personalmente sono abbastanza d'accordo con te, è un fatto grave, anche se posso 'capire' che i genitori rivendichino il diritto di crescere i figli in base alle loro opinioni e convinzioni (magari non sono le mie, ma questa è un'altra storia), almeno fino ad una certa età.
Ricordo che a scuola si faceva una specie di bookcrosing in classe, creando una piccola biblioteca cui ognuno contribuiva; a fine anno però ogni alunno si riperendava i suoi testi - che erano dei genitotri, ovviamente
Bè, un giorno una ragazza portò
Lettera ad un bambino mai nato della Fallaci (sconvolgente, IMHO, e bellissimo). La prof di Italiano non ebbe nulla in contrario all'idea di inserirlo (avevamo 14 anni), ma specificò che prima di prenderlo riteneva più giusto che ognuno chiedesse un ok ai genitori, trattandosi di un libro 'forte'. In findo non mi sembra sia stata una scelta sbagliata, visto che la libertà va tutelata da entrambe le parti...
ciao