Don't come knocking - Wim Wenders
Moderatori: Gjko, etnagigante
- shandy
- Olandese Volante
- Messaggi: 4235
- Iscritto il: lun nov 04, 2002 2:17 pm
- Località: Busana capoluogo della provincia di Mirtillo Calabro nei giorni pari (JK) - Regno delle due Maniglie
- Contatta:
Don't come knocking - Wim Wenders
Un attore di film western fugge dal set sul quale sta lavorando e, scoprendo di aver avuto un figlio una trentina di anni prima, si mette a cercarlo.
La prima domanda che ci si pone usciti dal cinema è: "Perché?"
Declinato in:
- Perché Jim Jarmusch e Wim Wenders si sono messi d'accordo per fare due film sullo stesso tema, così da scatenare inevitabili quanto inopportuni confronti?
- Perché Wim Wenders fa film da due ore quando potrebbe risolvere tutto in un'ora e mezza? Gli regalano la pellicola? E sull'ora e mezza voglio essere generosa, uscita dal cinema ieri sera parlavo di cotrometraggio...
- Perché quella maledetta macchina da presa passa metà del tempo immobile e l'altra metà del tempo si muove come se fosse installata su una barchetta a remi nel mezzo di una tempesta? Le magnifiche virtù del montaggio, che Ejsenstein teorizzava quasi un secolo or sono sono sconosciute a Wim? Mi offro per illustrargliele, nel caso...
- Perché Wenders ci teneva così tanto a farci un riassunto della sua pluridecennale carriera infilando tutti i suoi temi in un solo film? Se ci ha messo 30 anni a sviluppare tutti questi temi un motivo c'è, riassumerli in due ore può essere rischioso...
So che dopo questo preambolo si fa fatica a crederlo, ma è un bel film.
Visivamente rasenta spesso la perfezione. Soprattutto nei quadri fissi, ci sono immagini talmente belle che quasi commuovono, con i loro riferimenti all'opera di Hopper.
C'è un grandissimo Sam Shepard...embè...anche coautore della sceneggiatura.
C'è una meravigliosa Jessica Lange (anche qui! Non solo lo stesso tema, pure gli stessi attori!)
C'è una grande colonna sonora. Ma con T-Bone Burnett e Marc Ribot lo faccio anch'io un film con una bella colonna sonora.
Soprattutto c'è uno sguardo sulla provincia americana che solo un regista europeo della sensibilità di Wim Wenders può avere.
Però c'è Tim Roth, o meglio, il suo personaggio, che è un po' slegato dalla storia, al punto che Wenders si dimentica di lui per dei lunghissimi momenti.
E' un personaggio piatto, caratterizzato solo dalle sue "particolarità", da dettagli che lo fanno personaggio, ma non è una persona. Non ha un passato e non ha un presente, non solo perché non ci vengono raccantati (più che legittimo: è cinema, mica una raccolta di biografie) ma perché si comporta come se la sua unica giustificazione fosse nelle sue azioni presenti sullo schermo. Tutto quello che fa "fuori campo" è completamente insignificante. Diciamo che funziona più da pretesto per giustificare le azioni di Sam Shepard che non come parte organica della trama. E il fatto che non ci si ritrova mai a pensare a lui quando non è inquadrato è un segno...
In certi momenti ricordava il personaggio di Mel Gibson del Million Dollar Hotel, mi aspettavo che da un momento all'altro si mettesse a raccontare tristissime storie di braccia cresciute in posti sbagliati...
La prima domanda che ci si pone usciti dal cinema è: "Perché?"
Declinato in:
- Perché Jim Jarmusch e Wim Wenders si sono messi d'accordo per fare due film sullo stesso tema, così da scatenare inevitabili quanto inopportuni confronti?
- Perché Wim Wenders fa film da due ore quando potrebbe risolvere tutto in un'ora e mezza? Gli regalano la pellicola? E sull'ora e mezza voglio essere generosa, uscita dal cinema ieri sera parlavo di cotrometraggio...
- Perché quella maledetta macchina da presa passa metà del tempo immobile e l'altra metà del tempo si muove come se fosse installata su una barchetta a remi nel mezzo di una tempesta? Le magnifiche virtù del montaggio, che Ejsenstein teorizzava quasi un secolo or sono sono sconosciute a Wim? Mi offro per illustrargliele, nel caso...
- Perché Wenders ci teneva così tanto a farci un riassunto della sua pluridecennale carriera infilando tutti i suoi temi in un solo film? Se ci ha messo 30 anni a sviluppare tutti questi temi un motivo c'è, riassumerli in due ore può essere rischioso...
So che dopo questo preambolo si fa fatica a crederlo, ma è un bel film.
Visivamente rasenta spesso la perfezione. Soprattutto nei quadri fissi, ci sono immagini talmente belle che quasi commuovono, con i loro riferimenti all'opera di Hopper.
C'è un grandissimo Sam Shepard...embè...anche coautore della sceneggiatura.
C'è una meravigliosa Jessica Lange (anche qui! Non solo lo stesso tema, pure gli stessi attori!)
C'è una grande colonna sonora. Ma con T-Bone Burnett e Marc Ribot lo faccio anch'io un film con una bella colonna sonora.
Soprattutto c'è uno sguardo sulla provincia americana che solo un regista europeo della sensibilità di Wim Wenders può avere.
Però c'è Tim Roth, o meglio, il suo personaggio, che è un po' slegato dalla storia, al punto che Wenders si dimentica di lui per dei lunghissimi momenti.
E' un personaggio piatto, caratterizzato solo dalle sue "particolarità", da dettagli che lo fanno personaggio, ma non è una persona. Non ha un passato e non ha un presente, non solo perché non ci vengono raccantati (più che legittimo: è cinema, mica una raccolta di biografie) ma perché si comporta come se la sua unica giustificazione fosse nelle sue azioni presenti sullo schermo. Tutto quello che fa "fuori campo" è completamente insignificante. Diciamo che funziona più da pretesto per giustificare le azioni di Sam Shepard che non come parte organica della trama. E il fatto che non ci si ritrova mai a pensare a lui quando non è inquadrato è un segno...
In certi momenti ricordava il personaggio di Mel Gibson del Million Dollar Hotel, mi aspettavo che da un momento all'altro si mettesse a raccontare tristissime storie di braccia cresciute in posti sbagliati...
42
Watch Out, There's a Toblerona About.
A revolution is the solution.
Watch Out, There's a Toblerona About.
A revolution is the solution.
Sono stato all'incontro organizzato dalla Facolta di Architettura di Napoli con Wim Wenders qualche settimana fa (si parlava del rapporto tra architettura e cinema e dell'importanza dei luoghi per raccontare storie) e avevo intenzione di andare a vedere il nuovo film, poi mi sono fatto prendere da altre cose.
Ora tu dici che, nonostante i difetti, "è un bel film. Visivamente rasenta spesso la perfezione", così sono ancora più curioso e cercherò di vederlo.
L'unica cosa è che mi sa che il film sia scomparso dalle sale
Ora tu dici che, nonostante i difetti, "è un bel film. Visivamente rasenta spesso la perfezione", così sono ancora più curioso e cercherò di vederlo.
L'unica cosa è che mi sa che il film sia scomparso dalle sale

- shandy
- Olandese Volante
- Messaggi: 4235
- Iscritto il: lun nov 04, 2002 2:17 pm
- Località: Busana capoluogo della provincia di Mirtillo Calabro nei giorni pari (JK) - Regno delle due Maniglie
- Contatta:
I luoghi sono importantissimi per raccontare storie. Al cinema poi...
Uno degli esercizi più importanti che ci è stato fatto fare al corso di sceneggiatura all'università consisteva appunto nella scelta di un luogo e nell'inserimento di un'azione in questo luogo, cercando di sfruttarne tutte le potenzialità "cinematografiche".
In questo Wenders è un maestro indiscusso, dal mio punto di vista.
La sola impressione che ho, in rapporto a questo film, è che abbia voluto mettere "troppa carne al fuoco" quando già il tema di suo offre amplissimi spunti di riflessione: la paternità e la sua natura, il suo significato. Insomma, mica "pioggia e bel tempo" come direbbero i francesi.
Il risultato è che ci sono troppe strade instraprese e abbandonate a metà, un personaggio (Tim Roth) abbozzato ma di cui, per come è, si poteva quasi fare a meno, troppi riferimenti alla cinematografia passata di Wenders...
E oddio, forse è vero è che un regista gira sempre lo stesso film, che uno scrittore scrive sempre lo stesso romanzo, ma le citazioni così esplicite sono a volte fastidiose...
Uno degli esercizi più importanti che ci è stato fatto fare al corso di sceneggiatura all'università consisteva appunto nella scelta di un luogo e nell'inserimento di un'azione in questo luogo, cercando di sfruttarne tutte le potenzialità "cinematografiche".
In questo Wenders è un maestro indiscusso, dal mio punto di vista.
La sola impressione che ho, in rapporto a questo film, è che abbia voluto mettere "troppa carne al fuoco" quando già il tema di suo offre amplissimi spunti di riflessione: la paternità e la sua natura, il suo significato. Insomma, mica "pioggia e bel tempo" come direbbero i francesi.
Il risultato è che ci sono troppe strade instraprese e abbandonate a metà, un personaggio (Tim Roth) abbozzato ma di cui, per come è, si poteva quasi fare a meno, troppi riferimenti alla cinematografia passata di Wenders...
E oddio, forse è vero è che un regista gira sempre lo stesso film, che uno scrittore scrive sempre lo stesso romanzo, ma le citazioni così esplicite sono a volte fastidiose...
42
Watch Out, There's a Toblerona About.
A revolution is the solution.
Watch Out, There's a Toblerona About.
A revolution is the solution.
In fondo Wenders ricordava proprio come i luoghi hanno tutti gli elementi necessari per poter raccontare storie. A volte si narrano da soli.I luoghi sono importantissimi per raccontare storie. Al cinema poi...
...che un cantante canta sempre la stessa canzoneforse è vero è che un regista gira sempre lo stesso film, che uno scrittore scrive sempre lo stesso romanzo


- shandy
- Olandese Volante
- Messaggi: 4235
- Iscritto il: lun nov 04, 2002 2:17 pm
- Località: Busana capoluogo della provincia di Mirtillo Calabro nei giorni pari (JK) - Regno delle due Maniglie
- Contatta:
Sto ancora "digerendo" questo Don't come knocking.
Qui si trovano il trailer e alcuni estratti del film.
Mi sa che vado a rivederlo...
Qui si trovano il trailer e alcuni estratti del film.
Mi sa che vado a rivederlo...

42
Watch Out, There's a Toblerona About.
A revolution is the solution.
Watch Out, There's a Toblerona About.
A revolution is the solution.
- Carmilla
- Olandese Volante
- Messaggi: 2084
- Iscritto il: dom nov 24, 2002 3:40 pm
- Località: Castello di Schloss, Stiria
- Contatta:
Non sono un'appassionata di Wenders. Ho visto pochi suoi film e tutti quelli che ho visto non m hanno convinta. Molte suggestioni, molte idee ma troppo verbosi, autoreferenziali, pretenziosi.
Invece Non bussare alla mia porta l'ho trovato molto carino.
Anche io ho sospettato spesso che pagassero Wenders a metraggio (un po' come pagavano Dumas a numero di pagine!!!) ma stavolta non l'ho pensato mai.
I personaggi sono teneri, i dialoghi credibili, naturali (cosa stranissima per me in un film di Wenders).
Mi piace il vecchio playboy pasticcione ma soprattutto ho trovato deliziosi tutti gli altri personaggi. A cominciare da sua madre che segue la vita del figlio dai ritagli dei giornali scandalisitici fino alla sua insospettata "famiglia allargata". Io l'ho letto così, un film sull'affetto, sulla tenerezza. Espressa magnificamente IMHO dalla dominante azzurra di molte inquadrature. Dolcissima, rasserenante.
Mi sembra che Wenders sia riuscito dove spesso molti registi falliscono: ha parlato dipersonaggi rozzi, bizzarri, grotteschi (fantastica la sciroccata fidanzata del figlio!!!) ma con uno sguardo «affettuoso», a tratti poetico.
Poi non posso che quotare Shendy: grandissimi gli attori, bella la colonna sonora.
A me è piaciuto. La fine l'ho trovata quasi commovente. (che mi commuova con poco?
)
I 10000 riferimenti alla carriera di Wenders non li ho notati, non conoscendo i suoi film e non posso fare confronti perché quello di Jarmush non l'ho visto
Inizia con un uomo che fugge ma non sa dove andare, finisce con un uomo portato via a forza che non vede l'ora di tornare in quella che ha deciso sarà la sua casa
Non so se il film è ancora nelle sale ma se potete vedetelo in lingua originale: guadagna parecchi punti
Invece Non bussare alla mia porta l'ho trovato molto carino.
Anche io ho sospettato spesso che pagassero Wenders a metraggio (un po' come pagavano Dumas a numero di pagine!!!) ma stavolta non l'ho pensato mai.
I personaggi sono teneri, i dialoghi credibili, naturali (cosa stranissima per me in un film di Wenders).
Mi piace il vecchio playboy pasticcione ma soprattutto ho trovato deliziosi tutti gli altri personaggi. A cominciare da sua madre che segue la vita del figlio dai ritagli dei giornali scandalisitici fino alla sua insospettata "famiglia allargata". Io l'ho letto così, un film sull'affetto, sulla tenerezza. Espressa magnificamente IMHO dalla dominante azzurra di molte inquadrature. Dolcissima, rasserenante.
Mi sembra che Wenders sia riuscito dove spesso molti registi falliscono: ha parlato dipersonaggi rozzi, bizzarri, grotteschi (fantastica la sciroccata fidanzata del figlio!!!) ma con uno sguardo «affettuoso», a tratti poetico.
Poi non posso che quotare Shendy: grandissimi gli attori, bella la colonna sonora.
A me è piaciuto. La fine l'ho trovata quasi commovente. (che mi commuova con poco?

I 10000 riferimenti alla carriera di Wenders non li ho notati, non conoscendo i suoi film e non posso fare confronti perché quello di Jarmush non l'ho visto

Inizia con un uomo che fugge ma non sa dove andare, finisce con un uomo portato via a forza che non vede l'ora di tornare in quella che ha deciso sarà la sua casa

Non so se il film è ancora nelle sale ma se potete vedetelo in lingua originale: guadagna parecchi punti

"La vita non è quella che si è vissuta ma quella che si ricorda, e come la si ricorda per raccontarla"
Gabriel Garcia Marquez
"Farai la fine del profeta Ezechiele che soffiò, soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa di mattoni"
The Haunted House

Gabriel Garcia Marquez
"Farai la fine del profeta Ezechiele che soffiò, soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa di mattoni"
The Haunted House

- shandy
- Olandese Volante
- Messaggi: 4235
- Iscritto il: lun nov 04, 2002 2:17 pm
- Località: Busana capoluogo della provincia di Mirtillo Calabro nei giorni pari (JK) - Regno delle due Maniglie
- Contatta:
Nel frattempo ho scoperto il senso del personaggio di Tim Roth. Mi ci è voluta una settimana, ma alla fine sono riuscita a capire che ruolo svolge. O almeno mi sono data una spiegazione che soddisfa me stessa
Diciamo che ha molto a che fare con Emit Flesti, interpretato da Willem Dafoe in Così lontano così vicino.
Il suo abbigliamento, l'auto che guida (per questo devo ringraziare l'amico che era al cinema con me, io di macchine non capisco un tubo e non avevo visto nessun indizio in essa...), la sua storia, le sue fissazioni, le sue convinzioni religiose, tutto fa di lui un personaggio estraneo al mondo del film, lanciato nella storia per ricordare a Howard che non è libero di cambiare la propria vita come e quando vuole, che ha un contratto da rispettare e che lo rispetterà. Una specie di diavolo, insomma.
Letto così riesco a capire il suo apparire e sparire nella trama, la sua inconsistenza, il suo essere "altro" rispetto al resto del film.
Non condivido il messaggio che porta ma almeno lo capisco

Diciamo che ha molto a che fare con Emit Flesti, interpretato da Willem Dafoe in Così lontano così vicino.
Il suo abbigliamento, l'auto che guida (per questo devo ringraziare l'amico che era al cinema con me, io di macchine non capisco un tubo e non avevo visto nessun indizio in essa...), la sua storia, le sue fissazioni, le sue convinzioni religiose, tutto fa di lui un personaggio estraneo al mondo del film, lanciato nella storia per ricordare a Howard che non è libero di cambiare la propria vita come e quando vuole, che ha un contratto da rispettare e che lo rispetterà. Una specie di diavolo, insomma.
Letto così riesco a capire il suo apparire e sparire nella trama, la sua inconsistenza, il suo essere "altro" rispetto al resto del film.
Non condivido il messaggio che porta ma almeno lo capisco

42
Watch Out, There's a Toblerona About.
A revolution is the solution.
Watch Out, There's a Toblerona About.
A revolution is the solution.
- Spider Jerusalem
- Corsaro
- Messaggi: 412
- Iscritto il: dom dic 28, 2003 2:28 am
- Località: Roma
- Contatta:
Inizia con un uomo che fugge ma non sa dove andare, finisce con un uomo portato via a forza che non vede l'ora di tornare in quella che ha deciso sarà la sua casa


A Roma lo fanno ancora all'Azzurro Scipioni, però è in italiano.Non so se il film è ancora nelle sale ma se potete vedetelo in lingua originale: guadagna parecchi punti
- Carmilla
- Olandese Volante
- Messaggi: 2084
- Iscritto il: dom nov 24, 2002 3:40 pm
- Località: Castello di Schloss, Stiria
- Contatta:
Caro SpiderJerusalem,
stavo per darti una risposta seria poi ho letto che tallmarsi ti chiama "frate'" e m'è sorto il dubbio di conoscerti pure io...
Se sei un malcapitato sconosciuto ti chieso scusa per averti rivelato la fine del film ma siccome non è nè un giallo nè un thriller ma una storia intimista non mi sembrava un grave danno. Ad ogni modo, mea culpa. Prima avevo la buona abitudine di premettere che io quando parlo dei film non posso fare a meno di raccontare la storia. E non sempre mi ricordo di renderla non leggibile da chi non vuole rovinarsi la sorpresa.
Se invece ci conosciamo ti dico non mi scocciare e vatti a vedere il film
stavo per darti una risposta seria poi ho letto che tallmarsi ti chiama "frate'" e m'è sorto il dubbio di conoscerti pure io...

Se sei un malcapitato sconosciuto ti chieso scusa per averti rivelato la fine del film ma siccome non è nè un giallo nè un thriller ma una storia intimista non mi sembrava un grave danno. Ad ogni modo, mea culpa. Prima avevo la buona abitudine di premettere che io quando parlo dei film non posso fare a meno di raccontare la storia. E non sempre mi ricordo di renderla non leggibile da chi non vuole rovinarsi la sorpresa.
Se invece ci conosciamo ti dico non mi scocciare e vatti a vedere il film

"La vita non è quella che si è vissuta ma quella che si ricorda, e come la si ricorda per raccontarla"
Gabriel Garcia Marquez
"Farai la fine del profeta Ezechiele che soffiò, soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa di mattoni"
The Haunted House

Gabriel Garcia Marquez
"Farai la fine del profeta Ezechiele che soffiò, soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa di mattoni"
The Haunted House

- Spider Jerusalem
- Corsaro
- Messaggi: 412
- Iscritto il: dom dic 28, 2003 2:28 am
- Località: Roma
- Contatta:
Cara Carmilla,
fa piacere essere riconosciuto... e meno male che c'ho messo pure la foto!!!
In genere preferisco sapere il meno possibile della trama di un film... sicuramente non voglio alcun accenno al finale! Cmq ti perdono: va e non peccare più!
Spero di poter vedere questo film quanto prima... di Wenders ho visto solo Il cielo sopra Berlino e lo adoro (a dir poco)!!!
fa piacere essere riconosciuto... e meno male che c'ho messo pure la foto!!!

In genere preferisco sapere il meno possibile della trama di un film... sicuramente non voglio alcun accenno al finale! Cmq ti perdono: va e non peccare più!

Spero di poter vedere questo film quanto prima... di Wenders ho visto solo Il cielo sopra Berlino e lo adoro (a dir poco)!!!
- Carmilla
- Olandese Volante
- Messaggi: 2084
- Iscritto il: dom nov 24, 2002 3:40 pm
- Località: Castello di Schloss, Stiria
- Contatta:
stella, non ti avevo mai visto con gli occhiali e avevo dei dubbi
per farmi perdonare ti offro una birra la prossima volta che ci vediamo

per farmi perdonare ti offro una birra la prossima volta che ci vediamo

"La vita non è quella che si è vissuta ma quella che si ricorda, e come la si ricorda per raccontarla"
Gabriel Garcia Marquez
"Farai la fine del profeta Ezechiele che soffiò, soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa di mattoni"
The Haunted House

Gabriel Garcia Marquez
"Farai la fine del profeta Ezechiele che soffiò, soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa di mattoni"
The Haunted House
