Ieri sera sono andata a vedere Parole d'amore con Gere e la Binoche.
Sono rimasta molto sorpresa di questo film.
Pensavo fosse la classica commedia d'amore all'americana e mi stupivo della scarsa fortuna mediatica. Qualcosa mi sembrava fuori posto, due attori di questo calibro e la sala semi vuota, poi la sigla di apertura di un produttore mai sentito…
In sostanza è la storia di un disagio in una famiglia di ebrei della classe media americana. Successivamente ai successi della figlia nelle gare di spelling, si innesca tra lei e il padre un rapporto stretto che sconvolgerà il delicato assetto familiare. Il padre, docente di studi religiosi si lascia ossessionare dalla dote della figlia e ne vede un personale percorso per avvicinarsi a Dio. Devo dire che la parte più interessante è questa. I registi propongono degli innesti di grafica molto particolari, giocati sulla forma delle parole tra alfabeto latino ed ebraico, con continui richiami alla scomposizione delle immagini del caleidoscopio e rifrazione della luce, nel tentativo di visualizzare le emozioni e i sentimenti. Delle animazioni che visualizzano i pensieri di questa bambina triste dagli occhi accessi ma non vibranti.
Mi rendo conto che questo non è sufficiente a fare un bel film, ma insieme al fascino che ha su di me la mistica ebraica è quanto basta a renderlo particolare..
Ho soperto che è tratto da un romanzo "La Stagione delle Api" avvicinato per similitudine a Le Correzioni di Franzen o Il Lamento di Portnoy, oppure La versione di Barney ecc..
Ero interessata ad altri pareri, magari anche sul libro.
Parole d'amore
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Visto ieri sera, anche qui sala semivuota. Non sapevo di cosa parlava e mi aspettavo qualcosa di diverso, diciamo di più commerciale. Invece è un film molto filosofico e anche molto molto lento insomma a un certo punto io ed altri amici non vedevamo l'ora che finisse.
Comunque mi è piaciuto soprattutto la teoria "dei frammenti da riordinare". Grande interpretazione della Binoche che se non altro mi ha fatto rivalutare il film. E belli gli effetti speciali in cui la bimba riesce a vedere le lettere che la aiutano a fare spelling.
Ma devo ammettere di essermi un po' persa nel finale e di non aver capito cosa intendeva dire la bimba:
questo è spoiler se non avete visto il film
Comunque mi è piaciuto soprattutto la teoria "dei frammenti da riordinare". Grande interpretazione della Binoche che se non altro mi ha fatto rivalutare il film. E belli gli effetti speciali in cui la bimba riesce a vedere le lettere che la aiutano a fare spelling.
Ma devo ammettere di essermi un po' persa nel finale e di non aver capito cosa intendeva dire la bimba:
questo è spoiler se non avete visto il film
Se vincessi la vittoria sarebbe mia e di papà, sbagliando avremmo vinto tutti e la mamma tornerebbe a casa
Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggezza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto (H.D. Thoreau)
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A me ispira molto....non perchè ci sian Richard o la Binoche ma mi avete fatto interessare alla trama...
poi Lilli è guarita e la guerra è finita
e i tedeschi se ne sono partiti
ma per molti anni ha sognato gli spari
e non le usciva la voce.
da "L'unica superstite" -Appunti Partigiani MCR

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