
Il finale è amaro e in tutto il film traspare il messaggio della manipolazione dei destini del mondo non tanto da parte di uno stato, ma dei grossi potentati finanziari che fanno e disfano governi. Interessante anche seguire la trasformazione di un giovane pakistano sfruttato e privo di aspettative in un kamikaze perché solo nella scuola islamica e nei suoi precetti trova valori e aspirazioni. Nel clima torrido e deserto dei pozzi petroliferi, suscita tenerezza il padre che pensa continuamente alle montagne con la neve che vedeva nel suo paese.
E intanto nei ricchi salotti e nelle sontuose ville americane o europee si decidono i destini del mondo e i valori e gli ideali (come quelli del giovane erede arabo che vuole tentare di riformare il suo paese) non contano nulla.
Una bella regia: molto veloce con continui passaggi da una parte all’altra del mondo e con tantissime scene in arabo (non dimenticatevi gli occhiali per leggere le traduzioni!)
Un bravissimo Gorge Clooney (anche invecchiato e ingrassato è sempre bello!)