Isherwood Christopher, Un uomo solo

[lunabluxxx]

Il romanzo racconta una giornata nella vita di George, un professore inglese non più giovane che vive in California, nei gesti quotidiani e nei pensieri che lo accompagnano, dalla sveglia mattutina al tragitto in auto per recarsi nella scuola dove insegna, dal pranzo in mensa alla visita all'amica Charlotte, all'imprevedibile serata.
Gesti e pensieri sono intrisi dalla mancanza di Jim, il suo compagno morto poco tempo prima in un incidente, e dalla costante consapevolezza della maschera indossata nei rapporti con gli altri e della distanza tra quello che sente e quello che appare agli occhi di vicini, studenti, amici. Nonostante la lucida e profonda solitudine interiore sofferta, però, verso la fine della giornata George si accorge che la speranza e la voglia di vivere e di amare ancora non sono affatto perdute per sempre.

Ho faticato molto con la parte iniziale di questo libro, perchè la fotografia nitidissima della solitudine del protagonista che ne emergeva mi deprimeva troppo: George recita costantemente l'apparenza del ruolo che ci si aspetta da lui ed è molto coscienzioso nel rispettarlo esteriormente, ma il dolore per la mancanza di Jim ha reso quasi insopportabile la distanza tra ciò che sente davvero e l'impossibilità di mostrarlo. Alla lunga questo personaggio mi ha conquistato con la sua profondissima umanità e consapevolezza delle finzioni e convenzioni in mezzo alle quali spesso viviamo, e la scrittura di Isherwood mi è piaciuta per la sua linearità perchè risulta quasi pudica e delicata nel raccontare la sofferenza di George.