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eheh...l'idea sarebbe quella, ma nn ti preoccupare...anche io prevedo ritardi sulla tabella di marcia...ho qui otto ring da leggere, due esami da preparare e un lavoro da finire entro fine mese...
cmq dai, sono una ventina di pagine, in mezz'oretta si dovrebbero riuscire a leggere
Più che altro non mi ero accorta che si cominciava di domenica e di domenica io lavoro... Comunque... i commenti sui capitoli, qui, giusto ? Non su bc.com ?
* "Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze." Daniel Pennac
* "And the world will be better for this: that one man, scorned and covered with scars, still strove, with his last ounce of courage, to reach the unreachable star ..." la mia libreria wishlist il mio blog
OK... Grazie: dubbi dovuti al nervosismo dell'ultimo minuto.
* "Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze." Daniel Pennac
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"Porte finestre e abbaini formicolavano di migliaia di brave facce di borghesi, calme e oneste, che guardavano il palazzo, guardavano la calca, e non chiedevano di più, perché molta gente a Parigi si contenta dello spettacolo degli spettatori, e per noi è assai curioso che vi sia un muro dietro il quale avviene qualcosa"
"i grandi avvenimenti hanno conseguenze incalcolabili"
"Sono queste maledette invenzioni del secolo che distruggono tutto. Le artiglierie, le serpentine, le bombarde e soprattutto la stampa, quest'altra peste che viene dall'Alemagna. Niente più manoscritti, niente più libri. La stampa uccide il libro"
"La folla attendeva dal mattino tre cose: mezzogiorno, l'ambasceria di Fiandra, il mistero. Soltanto mezzogiorno era arrivato all'ora giusta"
CAP II
"nei teatri il mezzo migliore per ottenere dal pubblico una paziente attesa è dichiarare che si comincerà al più presto"
per ora non c'è altro...non scoraggiatevi per l'inizio lento...vi assicuro che andando avanti diventa molto più avvincente
cap.I Sono passati oggi trecentoquarantotto anni sei mesi e diciannove giorni da quando i parigini furono svegliati dai rintocchi di tutte le campane che suonavano a stormo nella triplice cerchia della Citè, dell’Università e della Municipalità. Eppure non è un giorno di cui la storia abbia tramandato il ricordo, quel 6 gennaio 1482.
Era su quel tavolo di marmo che, secondo l’usanza, sarebbe stato rappresentato il mistero
Sono queste maledette invenzioni del secolo che distruggono tutto. Le artiglierie, le serpentine, le bombarde e soprattutto la stampa, quest'altra peste che viene dall'Alemagna. Niente più manoscritti, niente più libri. La stampa uccide il libro
Cap II Signore, disse la giovane, continueranno?
Certo rispose Gringoire, abbastanza sconcertato dalla domanda. In tal caso, messere, riprese la ragazza, avreste la cortesia di spiegarmi…. Cosa diranno? La interruppe Gringoire. Bè, state a sentire! -No disse Gisquette, che cosa hanno detto finora. Gringoire ebbe un sobbalzo.
Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggezza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto (H.D. Thoreau) My Wish Listhttp://www.anobii.com/people/chiasnoopy78/
ok, giá in ritardo prima ancora di cominciare.
non mi ero accorta che il ring iniziasse di domenica, e sono tornata a casa adesso.
chiedo venia, e cercheró di recuperare.
ao
vale
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)
Capitolo 1
...molta genta a Parigi si contenta dello spettacolo degli spettatori, e per noi è assai curioso che vi sia un muro dietro il quale avviene qualcosa.
...i grandi avvenimenti hanno conseguenze incalcolabili.
Per ora niente sottolineature, due capitoli di riscaldamento per rientrare nell'atmosfera.
Solo una considerazione: si era parlato del libro di Michel Faber "Il petalo cremisi e il bianco" come di una storia che portava per mano il lettore nell'antica Londra, descrivendo gli umori e i rumori dell'epoca fin nei minimi particolari e coinvolgendo in prima persona chi legge.
Si sarà per caso ispirato ad un autore di nostra conoscenza?
"The blood jet is poetry,
There is no stopping it"
Sylvia Plath
"Deragliatemi da questo basso destino"
Mariangela Gualtieri
Anch'io ci sono, ma non ho sottolineature, per il momento. Quoto in pieno Banshee: l'inizio mi ha ricordato subito "Il petalo cremisi e il bianco" (e direi che non ci sono dubbi su chi si è ispirato a chi ). Duro fermarsi al capitolo II: finalmente è arrivato 'sto sospirato cardinale, succederà ben qualcosa... Oggi mi levo il dubbio.
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Autentico eclettico, come si direbbe oggi, Gringoire era uno di quegli spiriti elevati e calmi, moderati e fermi, che sanno sempre mantenere l’equidistanza da tutto
E poi monsignore il cardinale di Borbone era un bell’uomo e portava assai bene una porpora molto bella; questo implicava che avesse dalla sua tutte le donne, e di conseguenza la metà migliore dell’uditorio. Sarebbe stato certamente ingiusto e di cattivo gusto fischiare un cardinale perché si era fatto attendere allo spettacolo, quando costui è un bell’uomo e porta bene la sua veste rossa.
L’usciere indietreggiò. Pazienza annunziare scabini e borgomastri, ma un calzettaio, era duro.
…così che gli stracci di Clopin Trouillefou facevano l’effetto di un bruco sopra un’arancia. che bella immagine!
Dopo tutto, sulla tribuna come sulla tavola di marmo, lo spettacolo era lo stesso: il conflitto tra Lavoro e Clero, tra Nobiltà e Mercatura. E molti preferivano vederli così, semplicemente, vivere, respirare, agire, fare a gomitate, in carne e ossa…
CAP V
“Grande è il potere della poesia sul popolo. Io saprò ricondurveli. Si vedrà chi avrà la meglio, se le smorfie o la letteratura.” Ahimé, era rimasto il solo spettatore della rappresentazione.
e finalmente ecco il nostro eroe: Fu allora che sorpresa e ammirazione raggiunsero il culmine. Quella smorfia era il suo vero volto. O piuttosto tutta la sua persona era una smorfia.
Lo si sarebbe detto un gigante fatto a pezzi e saldato male.
Non ho mai visto nella mia vita una bruttezza così bella.
A vederlo, è gobbo. Cammina, è storpio. Vi guarda, è guercio.
È peggiore privazione essere guerci che ciechi. Un guercio sa quello che gli manca.
CAP VI
“Bene” disse a se stesso “se ne vanno tutti i disturbatori.” Disgraziatamente, tutti i disturbatori erano il pubblico. In breve la grande sala restò vuota.
cap III Entrò dunque, e salutò la folla con quel sorriso ereditario che i grandi hanno per il popolo...
cap V Si sarebbe detto un gigante rotto a pezzi e poi risaldato male.
Essere mezzo cieco è peggio che essere cieco, perchè si vede quel che ci manca.
Fatto.
Mah, la vicenda è appassionante, però trovo un po' pesante lo stile di Hugo. Spero di abituarmici.
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Ops, mi accorgo ora che in un paio di punti io e te lupurk siamo concordi.
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Ma non è l'interesse quello che domina nella nobile natura dei poeti. Supponendo che l'entità del poeta sia espressa dal numero dieci, è certo che un chimico, analizzandola e, come dice Rebelais, farmacolizzandola, la troverebbe composta di una parte di interesse contro nove parti di amor proprio.
Capitolo IV:
Da questo momento mastro Coppenole ebbe a Parigi, come a Gand, grande credito presso il popolo, perchè personaggi di tal fatta se lo guadagnano, dice Philippe de Comines, quando sono a tal punto al di fuori di ogni rango.
Hipopo, ieri anch'io avevo sottolineato dei punti che coincidevano con quelli di Lupurk, ma li ho segnalati lo stesso, perchè secondo me è bello vedere come due persone diverse abbiano prestato attenzione allo stesso passaggio....
Cap III Non che Gringoire temesse monsignore il Cardinale o lo disprezzasse: Non aveva né quella debolezza ne quell’insolenza.
Cap IV L’impennata d’orgoglio del calzettaio fiammingo, umiliando i dignitari di corte, aveva smosso in tutte quelle anime plebee un certo sentimento di dignità ancora vago e indistinto nel quindicesimo secolo. Era un loro pari, quel calzettaio, che aveva appena tenuto testa al monsignor cardinale!
Continuate, continuate, disse il cardinale; per me fa lo stesso. Nel frattempo leggerò il breviario.
Cap V Tutta la sua persona era una smorfia. Un testone irto di capelli rossi, tra le spalle una gobba enorme il cui contraccolpo si faceva sentire anche davanti, un sistema di cosce e polpacci così bizzarramente contorti che non potevano toccarsi se non all’altezza delle ginocchia, e visti di fronte somigliavano a due lami di falce... piedi larghi, mani mostruose… quello era il papa che i folli si erano appena scelti.
È Quasimodo, il campanaro! È Quasimodo il gobbo di Notre Dame
Hai proprio la bruttezza più bella che io abbia mai visto in vita mia: Meriteresti il papato a Roma non solo a Parigi
Si mostra: è gobbo. Cammina: è storpio. Ti guarda: è guercio. Gli parli: è sordo. Questa poi, e che ne ha fatto della lingua questo Polifemo? – Quando ne ha voglia parla, disse la vecchia. È diventato sordo suonando le campane. Non è muto.
Cap VI Allora si ritirò, a testa bassa, ma per ultimo, come un generale che si è battuto valorosamente
Andai nei boschi perchè volevo vivere con saggezza e in profondità e succhiare tutto il midollo della vita, per sbaragliare tutto ciò che non era vita e per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto (H.D. Thoreau) My Wish Listhttp://www.anobii.com/people/chiasnoopy78/
Virgilio ha scritto:Hipopo, ieri anch'io avevo sottolineato dei punti che coincidevano con quelli di Lupurk, ma li ho segnalati lo stesso, perchè secondo me è bello vedere come due persone diverse abbiano prestato attenzione allo stesso passaggio...
Infatti: oltretutto prima ho inviato il mio messaggio, poi ho letto quello di lupurk, quindi mi ha fatto ancora più piacere.
* "Ogni lettura è un atto di resistenza. Di resistenza a cosa? A tutte le contingenze." Daniel Pennac
* "And the world will be better for this: that one man, scorned and covered with scars, still strove, with his last ounce of courage, to reach the unreachable star ..." la mia libreria wishlist il mio blog
sì sì, anche a me piace ripetere le sottolineature altrui anche se sono uguali alle mie così posso sottolinearla anche con i vostri colori
per hipopo: effettivamente in alcuni momenti è un po' troppo descrittivo, ma quando la storia si sviluppa diventa proprio bello...e poi alcuni passaggi sono pura poesia! (poi sarà che sto leggendo Flaubert, ma Hugo sembra niente al confronto! )