Piccola "coda" polemica a Lucca Comics, scritta da Ade Capone, sceneggiatore di Lazarus Ledd ed altre testate Star Comics, sulla rubrica delle lettere di LL di questo mese:
"Un saluto a tutti. Scrivo queste righe al ritorno da Lucca Comics, dove
ho avuto modo di fare quattro chiacchiere con più di un leddiano. Ciò
è stato come al solito un grande piacere, per me, ma nel contempo è stato
un vero dispiacere vedere come questi ragazzi e ragazze fossero stanchi
per ciò che avevano dovuto sopportare per mettere piede nella mostra
lucchese: code lunghe più di un'ora sotto la pioggia battente, su un
piazzale pieno di pozzanghere e di fango. Diciamocelo: tutto ciò è stato
davvero indecente! Non è possibile che la più prestigiosa fiera
fumettistica italiana costringa la gente a un simile calvario, cui
vanno aggiunte le code per mangiare un panino venduto non certo a
prezzo modico o per accedere alle poche, quasi invisibili toilette.
Per non parlare della mancanza di passaggi coperti per andare da un
padiglione all'altro. A Lucca sono convenute decine di migliaia di
persone, a conferma di come la mostra siq un business che cresce sempre
di più, nonostante tutto. Ma anche la convention di San Diego è un business.
Anche quella di Angouleme. E, in modo minore, lo sono fiere come quella
del Quark Hotel a Milano, di Napoli, di Torino. Eppure in tutti questi
posti la gente trova ambienti moderni, confortevoli, adeguati all'evento.
A Lucca no. O meglio, a Lucca solo il padiglione dei games ha un'atmosfera
confortevole, forse perchè la sezione giochi sta via via prendendo il
sopravvento su quella dei fumetti. Checchè ne dicano l'organizzazione
e l'amministrazione comunale, questi sono i fatti, che si ripeteranno
anche l'anno prossimo, se nessuno farà qualcosa a prte rallegrarsi per
il ricchissimo incasso e per la risonanza positiva di immagine - anche
politica (e quale sia il colore non mi interessa) - a liovello nazionale,
grazie ad articoli che non parlano mai del disagio subito da quella che
è la parte fondamentale di Lucca Comics: voi lettori. Ha scritto un ragazzo
in un forum internet: "Ho visto un padre fare la fila a lungo sotto la
pioggia con il figlio handicappato, e poi esasperato fare dietro front
spingendo la carrozzella lontano da quella bolgia". Be', a me leggere
cose simili fa male. E mi sento in dovere di denunciare quanto accaduto,
perchè se è così che trattiamo chi legge fumetti (e il fumetto stesso)
in occasione dell'evento principe, allora poi non c'è nulla di strano
se la gente preferisce andare al cinema o guardare la televisione a
casa propria, senza assurdi sbattimenti per procurarsi gli albi che le
interessano. Dicevo di Internet. Tanti sono stati i messaggi diffusi
nella rete a proposito di tutto questo, a conferma di come oggi esista
un libero e straordinario, potentissimo mezzo di comunicazione che
nessuno può ammansire. Internet è una sorta di cartina al tornasole,
dove la cronaca dei fatti si diffonde in un baleno, mettendo alla
berlina chi un tempo era convinto di poterla fare sempre franca.
Sia chiaro: il fumetto ha bisogno di Lucca Comics e il sottoscritto
sarebbe felice se a Lucca si tenesse di nuovo anche l'edizione primaverile.
Ma non così. [...]"
Chi è stato a Lucca (come me) non potrà che essere daccordo...
Ciauz!

"And in the end, the love you take is equal to the love you make." (Paul McCartney)