Area dedicata alle recensioni (e conseguenti commenti) nonche' alle richieste di pareri sui libri. ATTENZIONE: Specificate titolo e autore nell'oggetto, grazie!
Tanelorn ha scritto:divertente non direi proprio visto quello che accade
ma forse è più giusto dire "grottesco".
questi uomini e donne, credenti o dubbiosi, che però si sentono "liberi" di commettere ciò che vogliono, visto che non c'è più nessun dio che li giudica o tenta di farli sentire in colpa... ( e che poi in fin dei conti toglie anche il sale perchè poi si annoiano di questa libertà)
Ultima modifica di mimonni il lun giu 27, 2005 7:02 pm, modificato 1 volta in totale.
"Grottesco" ci sta indubbiamente meglio che "divertente", però il termine non mi soddisfa del tutto... grottesche sono le statue che i marinai vedono sull'isola, però non definirei grottesco il loro comportamento e la scena di cui si parla in generale, trovo molto più grottesche le scene con la "società della seconda guerra mondiale" (mimonni, però io non terrei quello che hai scritto in chiaro, "spoilera" un po' la trama... ah, secondo me non è che i tipi si annoino della libertà, leggendo quel pezzo mi è parso che il motivo per cui si "riprendono" sia dovuto solo alle condizioni in cui si ritrovano)... tra l'altro già quella scena mi sapeva di banale (me lo aspettavo da un sacco che succedesse, viste le premesse), poi quando vengono descritti la "corrida" e il "trenino sodomita" ho pensato "sì bon, adesso Morrow ce li ha messi proprio tutti i luoghi comuni sulla degenerazione"...
"And there's so many many thoughts
when I try to go to sleep
but with you I start to feel
a sort of temporary peace..." (D. Cavanagh)
Per divertente intendevo una buona trovata narrativa, vedere tutti quelle persone dare di matto e darsi alla depravazione solo perché adesso liberi dai freni inibitori dell'idea di un Dio che sorveglia l'ho trovata un'idea interessante.
L'idea di Mimonni di accostare Abaddon a Giulio Verne la trovo azzeccatissima
Invece per quello che riguarda le pubblicità, non ci avevo fatto caso, ma credo che all'epoca interpretai questi passaggi come dei particolari per aumentare la distanza tra il mondo reale e prosaico(fatto di oggetti di consumo che continuano a vivere nonostante tutto) e la tensione spirituale di tutto il romanzo.
Purtroppo devo condividere l'interpretazione di Tanelorn, che è quella più pessimistica.
Tanelorn, vabbé, avrò citato l'episodio più banale ma era quello che miera rimasto impresso maggiormente, a distanza di un paio dia anni dalla lettura
in morrow qualche caduta nel banale mi sa che la si trova sempre ...
( tutte le prime 100 pag di Abaddon dove ci sono tutte le disgrazie più tremende che capitano a martin proprio per giustificarlo poi ad intraprendere la sua crociata, mi sarebbe piaciuto appunto qualcosa di più "sottile" o magari semplicemente più corto!
certo.... non chiedetemi cosa! )
comunque al di là della forma come ha già detto Tanelorn, ci sono idee interessanti...
"Abaddon" va ancora cominciato... ho finito "L'ultimo viaggio di Dio" ieri sera e oggi buona parte del giorno è stata dedicata alla tesi (domani devo andare a parlare col prof)... comunque ho intenzione di iniziarlo a breve, mi incuriosisce molto
"And there's so many many thoughts
when I try to go to sleep
but with you I start to feel
a sort of temporary peace..." (D. Cavanagh)
Ho finito di leggerlo da qualche giorno. Diverso da L'ultimo Viaggio di Dio, mi pareva quasi scritto da un'altra penna. In particolare delle tre parti in cui è diviso il romanzo, quella centrale in cui i nostri eroi si avventurano nel cervello di Dio per raccogliere le prove "contro" di lui è quella che ho più apprezzato, quasi da ironico girone dantesco ( non è un paragone!), anche se mi lasciano perplessa alcuni episodi come quello dei due dinosauri (mah...) . Invece divertente l'episodio di Abramo e Isacco soprattutto il personaggio dell'ariete .
Comunque, andrei di forbici in un sacco di punti (anche quelli con gli effetti speciali!!)
Grazie comunque a Tyrone per la segnalazione che mi ha subito incuriosita!