Me ne é venuta in mente un'altra che non é proprio una cattiveria, ma una forma di riequilibrio karmico.
Alla festa di fine campagna elettorale dei verdi, dopo il discorso di Pecoraro Scanio, spunta un tizio agghiacciante vestito come uno spacciatore portoricano di Miami Vice, che comincia a martirizzare la folla con patetiche interpretazioni di oscene canzoni di Vasco, Ligabue, ed altre glorie patrie di dubbio gusto. A lui si affianca una specie di Lorenzo Lamas dei poveri, il classico tamarrolungocapello che si considera un figo della madonna e come tale si atteggia, mentre in realtà é più viscido di un proteo e più disgustoso di una limaccia.
I due cantano, e cantano, seviziando le mie orecchie.
A un certo punto Lorenzo Lamas scende dal palco.
E a me viene in mente come riequilibrare la sofferenza che ci ha inflitto.
Lo avvicino mentre sta parlando con un'altra persona, gli tocco una spalla.
'Scusami' (faccio con aria adorante ed occhi cerbiattosi)
'Si?' (si gira lui)
'Complimenti..' (sussurro con aria ancora più adorante, e con una pausa strategica)
(lui sorride tronfio come un tacchino e mi mette una mano in vita, con l'aria del 'so che ti piaccio, ed ehi puoi avermi')
'..complimenti (riprendo io),
SIETE STATI DAVVERO UNO SPETTACOLO IMBARAZZANTE PER IL GENERE UMANO.'
L'ho visto sbiancare, il sorriso si é congelato, ritirare la mano come una lumaca morta, e il suo piccolo ego di figone dei poveri farsi in piccoli pezzetti.
Me ne sono andata, fiera di me come se avessi fatto una buona azione.