proposta linguistica
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Oltre a non trovare nulla di provocatorio nella tua domanda, concordo con Marcello. Basta poco per notare che i termini che a te stanno tanto antipatici vengono normalmente utilizzati nella lingua che hai citato. Questo fortifica il mio pensiero, e la questione per quanto mi riguarda è chiusa.
Utilizza pure i termini che più ti piacciono, e rimani pure nelle sezioni che preferisci. Ribadisco che il database non verrà modificato in alcun modo.
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Liz
"If a cat could talk, he wouldn't..."
"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."
Le mie letture
Vero Acquario
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Re: proposta linguistica
a me la contaminazione inglese / italiano non dispiace anche se cerco a volte di usare i termini italiani (finesettimana, posta elettronica ecc ecc). Ovviamente è una scelta personale .
Per quanto riguarda la terminologia bookcrossing, la considero una terminologia "tecnica" ormai consolidata da otto anni di uso da parte della comunità bc italiana e internazionale quindi modificarla mi parrebbe eccessivo. Del resto fa parte del gioco andarsi a scoprire il significato di tutte queste belle siglette nelle aree apposite (siamo stati tutti spugne intimidite
) e sentirsi poi un po' più parte del gruppo.
Se poi c'è chi vuole usare "anello" invece che ring o "incontro di corsari" invece che mu, è già successo in passato come diceva Lizzy e nessuno lo vieta.

Per quanto riguarda la terminologia bookcrossing, la considero una terminologia "tecnica" ormai consolidata da otto anni di uso da parte della comunità bc italiana e internazionale quindi modificarla mi parrebbe eccessivo. Del resto fa parte del gioco andarsi a scoprire il significato di tutte queste belle siglette nelle aree apposite (siamo stati tutti spugne intimidite

Se poi c'è chi vuole usare "anello" invece che ring o "incontro di corsari" invece che mu, è già successo in passato come diceva Lizzy e nessuno lo vieta.

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Re: proposta linguistica
non riuscirò mai ad impararlaNereia ha scritto: Comunque si, RABCK effettivamente è davvero una brutta sigla.

Re: proposta linguistica
Lizzy visto che per te la discussione è chiusa
ti ringrazio della partecipazione, sono lieta che il tuo pensiero sia ben saldo, ciononostante spero la discussione continui anche senza di te.
....
Capisco l'appartenenza a una comunità internazionale e le esigenze tecniche, non sto dicendo di trasformare il tutto.
Ma - non solo qui nel sito certo - credo che assorbire termini stranieri, specie quando c'è un valido equivalente italiano non abbia un effetto positivo per la nostra lingua e cultura.
Alternative ce ne sono:
Es. Da tanti anni la comunità dell'Esperanto si impegna a promuovere una lingua davvero internazionale, nel senso di comune, e esperantizzano i termini; computer diventa computero.
Saranno idealisti, pazzerelli, ma io sono contenta che ci siano.
In Germania la riforma linguistica ha germanizzato termini di origine straniera, trasformandoli secondo le regole fonetiche locali: spaghetti è diventato spagetti - ma la pronuncia non cambia. (Per noi meet up diverrebbe mit-ap
)
Se non altro le trovo soluzioni attive.
ti ringrazio della partecipazione, sono lieta che il tuo pensiero sia ben saldo, ciononostante spero la discussione continui anche senza di te.
....
Capisco l'appartenenza a una comunità internazionale e le esigenze tecniche, non sto dicendo di trasformare il tutto.
Ma - non solo qui nel sito certo - credo che assorbire termini stranieri, specie quando c'è un valido equivalente italiano non abbia un effetto positivo per la nostra lingua e cultura.
Alternative ce ne sono:
Es. Da tanti anni la comunità dell'Esperanto si impegna a promuovere una lingua davvero internazionale, nel senso di comune, e esperantizzano i termini; computer diventa computero.
Saranno idealisti, pazzerelli, ma io sono contenta che ci siano.
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Lirie
"Un libro deve procurare le ferite, deve allargarle. Un libro deve essere pericoloso". Kahlil Gibran
"Our lives begin to end the day we become silent about things that
matter". Martin Luther King
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Re: proposta linguistica
Quoto Mimonni al cento per cento.
Lo avete notato?
Quoto, non cito. E' un'epidemia che colpisce anche i piu' consapevoli
Cara Lirie, benvenuta come giovane recluta tra le fila dei GAC, Gruppi Armati per il Congiuntivo. In tanti anni di lotta, partendo da posizioni intransigenti simili alle tue, ho capito che alcuni termini specifici - quali OCZ, ring ed altri - hanno valore semanticamente diverso dalla loro traduzione in italiano. Io continuo a scrivere "finesettimana" e "posta elettronica", proprio come fa Mimonni, e cerco di usare i termini italiani laddove esistano e siano esattamente corrispondenti alle loro versioni albioniche. Lavoro in un contesto scientifico dove la trasposizione dall'inglese e' talmente spinta che spesse volte ci ritroviamo un termine latino inglesizzato e reitalianizzato anziche' la sua versione italiana corretta (un esempio banale: come chimici parliamo normalmente di orbitali "ibridizzati" anziche' "ibridi").
Con gli anni, ho capito che e' molto piu' importante mantenere viva la lingua nei messaggi che scriviamo piuttosto che iniziare crociate idealiste ma di scarso successo.
Sulla permeabilita' della nostra lingua alle influenze straniere sono state scritte vagonate di righe sui gruppi piu' acconci, quali ad esempio it.cultura.linguistica.italiano, attivo da ormai piu' di un decennio.
Per inciso, per "elaboratori" s'intendevano i grossi "cervelli elettronici" degli anni '50-'60 ("cervello elettronico", chi lo dice piu'?). Questi, cosi' come i primi PC, erano nel loro insieme piuttosto "calcolatori elettronici", nell'uso comune l'"elettronici" e' caduto e rimase il termine "calcolatore" che - guarda un po' - e' proprio la traduzione di "computer"... Ma, alla fine, non vale piu' la pena porre attenzione ad usare correttamente congiuntivi e passati remoti piuttosto che fissarsi sulla "rieducazione" di termini che spesso non indicano esattamente cio' che significa il loro corrispettivo in italiano?
Visto che ci sono, una domanda a bruciapelo (nata da una conversazione con mia figlia): sapete la regola d'uso di "questo, codesto e quello"?
Lo avete notato?
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Cara Lirie, benvenuta come giovane recluta tra le fila dei GAC, Gruppi Armati per il Congiuntivo. In tanti anni di lotta, partendo da posizioni intransigenti simili alle tue, ho capito che alcuni termini specifici - quali OCZ, ring ed altri - hanno valore semanticamente diverso dalla loro traduzione in italiano. Io continuo a scrivere "finesettimana" e "posta elettronica", proprio come fa Mimonni, e cerco di usare i termini italiani laddove esistano e siano esattamente corrispondenti alle loro versioni albioniche. Lavoro in un contesto scientifico dove la trasposizione dall'inglese e' talmente spinta che spesse volte ci ritroviamo un termine latino inglesizzato e reitalianizzato anziche' la sua versione italiana corretta (un esempio banale: come chimici parliamo normalmente di orbitali "ibridizzati" anziche' "ibridi").
Con gli anni, ho capito che e' molto piu' importante mantenere viva la lingua nei messaggi che scriviamo piuttosto che iniziare crociate idealiste ma di scarso successo.
Sulla permeabilita' della nostra lingua alle influenze straniere sono state scritte vagonate di righe sui gruppi piu' acconci, quali ad esempio it.cultura.linguistica.italiano, attivo da ormai piu' di un decennio.
Per inciso, per "elaboratori" s'intendevano i grossi "cervelli elettronici" degli anni '50-'60 ("cervello elettronico", chi lo dice piu'?). Questi, cosi' come i primi PC, erano nel loro insieme piuttosto "calcolatori elettronici", nell'uso comune l'"elettronici" e' caduto e rimase il termine "calcolatore" che - guarda un po' - e' proprio la traduzione di "computer"... Ma, alla fine, non vale piu' la pena porre attenzione ad usare correttamente congiuntivi e passati remoti piuttosto che fissarsi sulla "rieducazione" di termini che spesso non indicano esattamente cio' che significa il loro corrispettivo in italiano?
Visto che ci sono, una domanda a bruciapelo (nata da una conversazione con mia figlia): sapete la regola d'uso di "questo, codesto e quello"?
Ultima modifica di -gioRgio- il ven mar 19, 2010 10:10 am, modificato 1 volta in totale.
-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
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Re: proposta linguistica
io lo so io lo so io lo so!-gioRgio- ha scritto:Visto che ci sono, una domanda a bruciapelo (nata da una conversazione con mia figlia): sapete la regola d'uso di "questo, codesto e quello"?
Here be spoilersquesto identifica ciò vicino alal persona che parla, codesto vincino alla eprsona cui ci si rivolge, quello lontano da entrambi.

per la questione posta da lirie, sinceramente non penso che si possa imporre 'dall'alto' l'uso in italiano, se prevarrà ovviamente modificheremo anche le diciture 'ufficiali' (se tutti diranno anello cambieremo il nome dell'area, fermo restando che per la traduzione su BC.com lizzyblack ha perfettamente ragion e a mio parere a non volerla/poterla imporre: ci deve essere un 'codice tecnico' comune in tutto il mondo

Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
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Re: proposta linguistica
Anch'io sono per il mantenimento della terminologia "tecnica" consolidata: non vedo nessun motivo per modificarla (anche se nulla vieta di proporre dei cambiamenti) perché lo riterrei solo un modo per creare confusione...
Scusate, vorrei elaborare di più ma sono in crunch: sto attendendo un corso e fra un'ora devo deliverare dei docs
Scusate, vorrei elaborare di più ma sono in crunch: sto attendendo un corso e fra un'ora devo deliverare dei docs




Re: proposta linguistica
Io invece lo sono diventata in seguito - crociata della lingua nostra- per usare questa espressione, di fronte all'invasione di anglicismi.
Se le regole non son cambiate:
Questo è un oggetto vicino a entrambi gli interlocutori,
codesto è lontano da chi parla ma vicino a chi ascolta, a chi è rivolta la frase,
quello è lontano da entrambi.
Ma codesto credo si usi ormai solo in Toscana.
Grazie Liber, i tempi non sono certo maturi,
anzi sono in tendenza opposta, me ne rendo conto.
Deliverare non l'avevo ancora sentito!!!
Se le regole non son cambiate:
Questo è un oggetto vicino a entrambi gli interlocutori,
codesto è lontano da chi parla ma vicino a chi ascolta, a chi è rivolta la frase,
quello è lontano da entrambi.
Ma codesto credo si usi ormai solo in Toscana.
Grazie Liber, i tempi non sono certo maturi,
anzi sono in tendenza opposta, me ne rendo conto.
Deliverare non l'avevo ancora sentito!!!

Ultima modifica di Lirie il ven mar 19, 2010 10:09 am, modificato 1 volta in totale.
Lirie
"Un libro deve procurare le ferite, deve allargarle. Un libro deve essere pericoloso". Kahlil Gibran
"Our lives begin to end the day we become silent about things that
matter". Martin Luther King
"Un libro deve procurare le ferite, deve allargarle. Un libro deve essere pericoloso". Kahlil Gibran
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Re: proposta linguistica
Sul fallimento dell'Esperanto c'e' ormai consenso comune. Anche io sono felicissimo di sapere che ci sono tribu' di cacciatori/raccoglitori nel cuore dell'Africa, che sono l'ultima traccia di un patrimonio comune a tutta l'umanita', mi spiacerebbe sapere che la loro cultura si sia estinta, ma all'atto pratico la loro presenza o assenza non leva e non toglie nulla alla discussione sul futuro del nostro pianeta: un'idea ormai superata dagli eventi testimonia un tentativo, ma non offre una nuova soluzione.Lirie ha scritto:Da tanti anni la comunità dell'Esperanto si impegna a promuovere una lingua davvero internazionale, nel senso di comune, e esperantizzano i termini; computer diventa computero.
Saranno idealisti, pazzerelli, ma io sono contenta che ci siano.
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Re: proposta linguistica
Non offre una "soluzione", ma credo mostri un'alternativa possibile: le parole si possono cambiare.
Lirie
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Re: proposta linguistica
Ecco!!! Questa sì che sarebbe una crociata alla quale mi accoderei volentieri! E che proprio qui nel nostro FORUM troverebbe ampio respiro!-gioRgio- ha scritto:Ma, alla fine, non vale piu' la pena porre attenzione ad usare correttamente congiuntivi e passati remoti piuttosto che fissarsi sulla "rieducazione" di termini che spesso non indicano esattamente cio' che significa il loro corrispettivo in italiano?
Visto che ci sono, una domanda a bruciapelo (nata da una conversazione con mia figlia): sapete la regola d'uso di "questo, codesto e quello"?
Purtroppo sempre di più anche tra i corsari ho notato l'uso delle k al posto del ch, abbreviazioni degne di un sms, errori di congiuntivi o strafalcioni come il pò citato da Lizzyblack!
Questo sì che mi fa rabbrividire!

Non che io non faccia errori, soprattutto dettati dalla velocità di scrittura, ma quando inizi a notarli un po' troppo spesso significa che non si tratta più di una svista, ma di una consuetudine consolidata...

Vero Acquario

"Mi è sempre piaciuto il deserto.Ci si siede su una duna di sabbia.Non si vede nulla.Non si sente nulla.E tuttavia qualche cosa risplende in silenzio" Il Piccolo Principe
"La gente vede la follia nella mia colorata vivacità e non riesce a vedere la pazzia nella loro noiosa normalità!" - Il Cappellaio Matto - Alice in Wonderland


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Re: proposta linguistica
Perdonami, non capisco: dato il risultato dell'esperimento, direi proprio il contrario. Per fortuna non ci credo, e preferisco continuare a proporre il cambiamento continuando a scrivere in modo corretto, per quanto posso, e spiegandone il perche', quando ne ho l'occasione.Lirie ha scritto:Non offre una "soluzione", ma credo mostri un'alternativa possibile: le parole si possono cambiare.
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Re: proposta linguistica
perche'


comunque d'accordo su quanto detto sopra:
gioRgio ha scritto:Ma, alla fine, non vale piu' la pena porre attenzione ad usare correttamente congiuntivi e passati remoti piuttosto che fissarsi sulla "rieducazione" di termini che spesso non indicano esattamente cio' che significa il loro corrispettivo in italiano?
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Re: proposta linguistica
Speranza ben riposta, come vedi. Comunque come vedi sono tornata, intanto per citare GioRgio:Lirie ha scritto:Lizzy visto che per te la discussione è chiusa
ti ringrazio della partecipazione, sono lieta che il tuo pensiero sia ben saldo, ciononostante spero la discussione continui anche senza di te.
E poi per comunicare che è stato molto spiacevole notare che, oltre a non esserti soffermata sulle motivazioni per cui ti ho detto che la discussione sui termini tecnici è chiusa, non ti sei nemmeno premurata di commentare quel "pò" di cui parlavo. Tanto mi basta per capire che la crociata e davvero molto personalegioRgio ha scritto:Ma, alla fine, non vale piu' la pena porre attenzione ad usare correttamente congiuntivi e passati remoti piuttosto che fissarsi sulla "rieducazione" di termini che spesso non indicano esattamente cio' che significa il loro corrispettivo in italiano?

Liz
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Re: proposta linguistica
Eh, cara mia, che ci vuoi fare, sono leziosismi da Accademia della Crusca 1.0 : su Internet persisto ancora consapevolmente a scrivere usando l'apostrofo anziche' le accentate, perche' magari esiste ancora un qualcuno che usa l'ASCII a 128. Diciamola tutta, sono ancora un cacciatore/raccoglitore dell'Africa centrale.mimonni ha scritto:perche'![]()
![]()



Ma so che Agnul mi capira'


-gioRgio-
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Re: proposta linguistica
Agnuuuul, illuminaci!



Liz
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Re: proposta linguistica
E mica devo commentare tutto! E se hai detto che la discussione finisce a che pro commentare?
Posso anche essere d'accordo, sul "perchè un'amore dura un pò" o simili,
ma la mia situazione di scrittura - tastiera difettosa e cucciole in braccio - mi porta sicuramente a strafalcioni, refusi e omissioni.
Posso anche essere d'accordo, sul "perchè un'amore dura un pò" o simili,
ma la mia situazione di scrittura - tastiera difettosa e cucciole in braccio - mi porta sicuramente a strafalcioni, refusi e omissioni.
Lirie
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Re: proposta linguistica
Tutto quello che va oltre il codice ASCII 127 e' opera del demonio e non puo' essere usato su Internet e noi cacciatori/raccoglitori non lo usiamo.
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Re: proposta linguistica
Veramente l'avevo scritto prima di lasciare la conversazione
Magari era utile commentare la parte che più ti interessava, ovvero quella linguistica. Comunque per me anche un non commento significa molto. E poi se lascio la conversazione mica significa che non la leggo




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Re: proposta linguistica
Ormai la discussione si è spostata, ma io e un mio amico tempo fa pensavamo di presentare richiesta all'Accademia della Crusca per aggiungere un altro termine al gruppo.
Questo.
Codesto.
Quello.
Cotello.
Questo.
Codesto.
Quello.
Cotello.
A valle, tra masse ebre, la nera, l'accesa d'ira Etna ti moveva; l'Etna gigante, lave vomitante. Arida secca l'arena, l'erbe essa martellava.