
meglio aver provato e poi fallito, che non aver provato affatto!
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A-hem... non è così tragico come sembra. Sarai più matura dei pischelli di 19, garantitoMartinaViola ha scritto:forse avrò 28-30 quando mi sarò laureata ma non mi interessa
I certificati aiutano in caso di spostamenti all'estero per lavoro o studio, poichè alcune università accettano solo studenti che dimostrano di saper utilizzare la lingua in maniera ottimale, così come alcune aziende richiedono una conoscenza approfondita.ikky ha scritto:1) avere i certificati riconosciuti a livello internazionale (tipo proficiency per l'inglese o DALF/DELF per il francese o DELE per lo Spagnolo ecc) può aiutare?
Per diventare lettrice di italiano all'estero devi aver sostenuto almeno due esami inerenti alla lingua e alla letteratura italiana, essere laureato in lingue o in letteratura italiana, o essere iscritto almeno al terzo anno della triennale o alla laurea specialistica. Ai lettorati e all'insegnamento in altre scuole (progetto Comenius) si accede tramite concorso, e mi pare che i requisiti siano simili.ikky ha scritto:2) come si fa a diventare lettrice di italiano all'estero? Potrebbe essere una soluzione, lavori e impari la lingua del posto.
bene, bene!lizzyblack ha scritto:Ci sono molte agenzie per ragazze alla pari, immagino che non avrai problemi a trovarne a Roma. E' necessario partire con una agenzia perchè intanto ti trova la famiglia, poi hanno sempre una scuola associata e oltretutto se non dovessi trovarti bene con la famiglia, puoi chiedere di essere spostata altrove. Per le intolleranze, puoi indicarle nella scheda. Per quanto ne so, fanno di tutto per trovarti una famiglia adatta (che so, magari con i bimbi celiaci, così non avrai alcun problema), ma comunque è molto facile che ti facciano cucinare
Che amara veritàAlliandre ha scritto:edit p.s. oltre a tutto, riuscire ad andare all'estero au pair/a lavorare è un'OTTIMA occasione per provare a scappare da questo folle paese di cocopro a vita...
Io non sono d'accordo. Non si tratta di scappare, anzi, per quel che mi riguarda è un privilegio poter fare un'esperienza all'estero. Certo, la situazione italiana dal punto di vista occupazionale è pessima, ma diciamoci la verità, anche quando le cose andavano meglio era fondamentale un'esperienza all'estero per chi voleva specializzarsi nelle lingue o in traduzione (tanto per dirne una, tutte le mie insegnanti di inglese a scuola, compresa la mia maestra delle elementari, avevano vissuto in Inghilterra o in Irlanda, alcune addirittura per anni: parliamo di gente che non ha meno di 50 anni. Eppure erano "solo" insegnanti, avrebbero potuto limitarsi a insegnarci quel po' di letteratura e grammatica che avevano studiato all'università, anziché sbattersi andando a vivere fuori dall'Italia, no?).MartinaViola ha scritto:insomma la soluzione migliore è scappare all'estero.![]()