Bab ha scritto:....sono curiosa di sapere chi ti emoziona
Credo sia una dura scelta.
Vuoi mettere la sensualità di Ravel nel "Bolero"? La genialità di Mozart? Il romanticismo di Chopin? La perfezione di Bach? La maestosità di Beethoven.
Senza scordare la musica operistica.
... e poi continuiamo così per una vita.
"Un bambino può sempre insegnare tre cose a un adulto: a essere contento senza motivo, a essere sempre occupato con qualche cosa e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera. Coelho - Monte Cinque.
Alle Variazioni di Goldberg eseguite da Gould, io ci aggiungerei quelle eseguite da Rosalyn Tureck... probabilmente la più grande interprete vivente di Bach...
...e poi il Requiem di Mozart, quello "devi" ascoltarlo, non si può vivere senza...
...le 4 stagioni anche, danno i brividi...
e poi ha ragione iMac, a nominarli tutti non si finisce più...
Tallmaris Le persone non si capiscono, si tollerano (Tallmaris)
"Seguite i princìpi, non i maestri." (Chen Xiao Wang)
evvaii... si', come qualunque altro appassionato mi stavo lanciando nella lista dei miei "must", e gia' pensavo "non devo dimenticarmi di... e di...", contravvenendo al postulato gia' asserito prima, ognuno si deve scegliere il suo. Come le variazioni Goldberg, che per me sono Gustav Leonhardt
E sono molto spiacente di dover contraddire Tallmaris, pur apprezzando molto la Turek purtroppo assai non possiamo considerarla vivente
-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
Ho fatto un po' di minestrone (era la mia paura, avrei voluto avere un approccio un po' più organico ma io nelle cose mi ci butto di testa) e ora sto apprezzando:
Rachmaninov: Piano Concerto n°3
Beethoven: Sonata al chiaro di luna
Mozart: Requiem (ma quanti ce ne sono? )
E ho trovato anche le Goldberg Variations di Bach, ottimo consiglio.
La ricerca continua e ancora grazie per le dritte
Ero fortunato ad avere ancora mia madre che, occupandosi di me, mi permetteva di protrarre l'adolescenza. Molto fortunato. Ero nato con la camicia: tanto valeva che me la stirasse. (Il conto dell'ultima cena-Andrea Pinketts)
"Sono un clown e faccio raccolta di attimi." (Opinioni di un clown, Boll)
Kia...il Rach3 (lo sai che lo chiamano l'Everest dei pianisti?) è bellissimo...
volevo scriverlo quando ho letto il tuo primo help ma io non lo ascolto più perchè è legato a ricordi orrendi e così non ne ho fatto di niente
Sono contenta che lo hai trovato comunque
vanessina ha scritto:Credo sia una dura scelta.
Durissima.......però è pur vero che che solo alcuni pezzi riescono a farti vibrare dentro
Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)
Si, e io sono anche stata l'unica persona (scellerata) al mondo che, essendo regolarmente iscritta ad un sito di musica classica, si è fatta il download del piano concerto n°3 da Internet
... si sa mai, con il CD sotto, suono in playback e faccio anche una gran figura. Sai, ho lo spartito davanti, la gente si impressiona
"Un bambino può sempre insegnare tre cose a un adulto: a essere contento senza motivo, a essere sempre occupato con qualche cosa e a pretendere con ogni sua forza quello che desidera. Coelho - Monte Cinque.
.. bel libro, (un po' difficile per i non addetti, anche perchè Gould usa frasi e termini tecnici) ma veramente bello e profondo...
..
io proporrei anche:
- I capolavori della musica strumentale, di G. Lelong e J.J. Soleil, ed. Vallardi, 1989, un libro di schede descrittive e analitiche, molto ben fatto e alla portata di tutti
- Manuale di armonia, di D. del la Motte, ed. la Nuova Italia, 1988, un approfondito escursus sulla storia dell'armonia e degli autori più rappresentativi
infine
- Godel, Escher e Bach, di D. R. Hofstadter, Adelphi, 1979, un tomo di oltre 800 pgg, che apre veramente ad orizzonti nuovi....
iMac ha scritto:un po' difficile per i non addetti, anche perchè Gould usa frasi e termini tecnici
.....proprio così in alcuni punti sono andata in crisi secca ma si legge cmq e quando lo giri per ricominciarlo...incredibile ma vero ti rendi conto che capisci il doppio di prima
Ogni tanto penso di fare anche il 3 giro
Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)
... cmq, se ti interessa G. Gould, ci deve essere in giro anche un altro libro... se nn ricordo male è una lunga intervista rilasciata ad un giornalista francese (..Monsaing... boh, qualcosa di simile)..
..un librino bianco, in copertina c'è Glenn con un basco...
.. un testo molto più "leggibile"..
... e poi, quando uscirono, riuscii a videoregistrare quasi tutte le puntate di quel programma-documentario condotto da P. Rattalino, proprio su Glenn Gould... veramente belle, ogni tanto me le riguardo (essendo io diplomato in PF e Composizione) ... e soffro...
... poi c'é anche un film che diedero al cinema.. il titolo ha qualcosa che riguarda le Variazioni Goldberg... bello...
Provo a vedere se il film lo trovo alla Mediateca RAI...io detesto la RAI però avere la mediateca ha 500 metri da casa è grandioso (soprattutto per una che non ha TV!)
Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)
Graaaande Babette!! Hai tutta la mia approvazione e ammirazione (a proposito della RAI)...
... ah, nel frattempo mi è venuto in mente il titolo di un altro libro che in un certo senso riguarda Gould: "Il soccombente", ed. Adelphi, non ricordo l'autore... ma è la storia di un pianista che vuole emulare il grande Glenn, ma...
Non so voi ma io sono stata iniziata alla musica classica da bambina con "Fantasia" di Walt Disney. Non so se le cose sono collegate, ma ora il mio compositore preferito è Stravinsky, e guarda caso la parte che più mi emozionava era quella accompagnata dalla sua musica
Un libro m e r a v i g l i o s o per gli amanti della musica e non: è di Thomas Bernhardt (l'autore anche de "Il nipote di Wittgenstein" e di "Perturbamento"); dalle note di copertina:
A un corso di Horowitz, a Salisburgo, s'incontrano tre giovani pianisti. Due sono brillanti, promettenti. Ma il terzo è Glenn Gould: qualcuno che non brilla, non promette, perché è. E presto diventerà una leggenda. Mentre Gould, un giorno, suona le Variazioni Goldberg di Bach, il suo amico Wertheimer si sente trafitto, annientato: sa che in quel modo non suonerà mai. E, se così sarà, la sua vita intera si rivelerà essere quella di un soccombente, come Glenn Gould stesso lo aveva chiamato. In questa scena sono racchiusi tutti gli elementi che segneranno il futuro dei tre amici. Gould morirà suonando le Variazioni Goldberg, raggricciato sulla tastiera, nel tentativo sempre rinnovato di essere non già un interprete al pianoforte, ma il pianoforte stesso, il suo Steinway. Wertheimer sarà travolto dalla meccanica feroce dell'emulazione, della debolezza profonda, dell'incapacità di essere unico e della coscienza di non essere Il narratore, che è il terzo pianista, rinuncia anche lui al pianoforte, ma tesse una trascendentale partitura di prosa: questo libro, variazione romanzesca sul tema della grazia e dell'invidia, di Mozart e Salieri, ma ancor più sul tema terribile del non riuscire a essere. Bernhard sembra avere scritto questo romanzo come Gould suonava: «per così dire dal basso verso l'alto, non come tutti gli altri dall'alto verso il basso». Fin dai primi tocchi, cupi e leggeri, avvertiamo che il libro è la storia di una disputa inestinguibile, che procede nella vita e nella morte: quella tra la Forza e la Debolezza. E, se la Forza appare sul fondo, nella spietata esclusione, da parte di Gould, di tutto ciò che non sia perfetto, si può dire che rare volte l'eposa della Debolezza si sia articolato con i tratti grandiosi, e anche la sinistra comicità, che incontriamo nelle vicende di Wertheimer. Quest'uomo che della debolezza ha la vocazione è al tempo stesso pieno di talenti, di qualità e d'intelligenza. Il suo soccombere è un processo sotterraneo, sottile, che lo distrugge, ma tende a distruggere anche gli altri. Nella sua debolezza, Wertheimer ha il fascino pernicioso di chi attira gli altri nella propria rovina. Alla fine, giunti a una sorta di vertigine nell'arte della variazione, c'accorgiamo che Wertheimer, il soccombente ha costruito pezzo per pezzo, nella vita e nella morte, una sorta di doppio beffardo, un'ombra sfigurata della perfezione di Gould, quale ultima vendetta della debolezza contro la grazia.
Il libro/intervista fotografico di Bruno Monsaingeon è "No, non sono un eccentrico" edito da EDT, Torino.
Notevole anche "Glenn Gould. Piano solo, aria e 30 variazioni" di Michel Schneider edito da Einaudi, Torino (un tentativo di biografia psicologica di Guold da parte di un famoso psichiatra e critico musicale giocato sulle Variazioni Goldberg).
"...non un uomo che suona un pianoforte, bensì un uomo suonato da un pianoforte."
Questo 3D è deleterio.....non solo come in molti altri appena hai finito di leggere senti quell'irrefrenabile impulso di slucchettare la bici e pedalare fino in libreria....qui si rincara il giro e già che ci siamo....un'occhiatina anche al negozio di dischi
Voi mi volete mandare sul lastrico
Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)