Allora... per prima cosa il titolo è "
Ti prendo e ti porto via" e quindi il subject del thread mi piace poco
(userò le abbreviazioni perché sono pigra)
Ho letto TPETPV un bel po' di tempo fa grazie al ring (sfigato) di Therese e INHP grazie al ring (mangiato da Danilo) di solimano... tanta fortuna

Dal mio punto di vista TPETPV si pone non uno ma parecchi gradini più in alto rispetto a INHP, anche se mi sembra di essere l'unica a pensarla così.
Per prima cosa perché lo schema dei personaggi è molto simile nei due libri (il bambino in bicicletta, il bullo e il suo scagnozzo, i campi, il paesucolo di poche anime, ecc...) quindi il secondo sembra la copia-carta-carbone del primo.
TPETPV racconta una storia che trasmette calore, fatta di piccoli momenti semplici ma veri. La pagine scorrono veloci tra le mani e si vorrebbe che il libro non finisse.
INHP racconta la storia di un bambino che, visto che è
terrone (sono ironica eh?), non sa usare i congiuntivi (normalmente un bambino delle elementari sa che esistono

) e già questo è irritante perché più che un personaggio sembra una caricatura. Inoltre la storia mi è parsa piena di forzature, di un "voler mettere assieme i pezzi" a tutti i costi. Mi è piaciuto ma non troppo (e non assomiglia per niente a King... ma come vi viene in mente questo paragone?

)