citAzioni letterarie...
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
- piccola ribelle
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Sheldon scosse la testa, sgomento. “Ma che ne è stato di quanto ci ripetete sempre? Che ne è stato della nuova cerchia di ammiratori che si allarga per alleviare il pellegrinaggio di Dante? Non vi sarete piegato al volere della Corporation? Non vi sarete stancato dello studio di Dante, professore?” insistette il ragazzo.
Lowell rabbrividì a quella domanda. “Non conosco alcun individuo con un poco di sale in zucca che possa stancarsi di Dante, mio giovane Sheldon! Pochissimi hanno una determinazione sufficiente a penetrare una vita e una produzione di tale profondità. Lo stimo ogni giorno di più come uomo, poeta e insegnante. Nell’ora più buia ci regala la speranza di una seconda opportunità.”
Il circolo Dante Matthew Pearl
Lowell rabbrividì a quella domanda. “Non conosco alcun individuo con un poco di sale in zucca che possa stancarsi di Dante, mio giovane Sheldon! Pochissimi hanno una determinazione sufficiente a penetrare una vita e una produzione di tale profondità. Lo stimo ogni giorno di più come uomo, poeta e insegnante. Nell’ora più buia ci regala la speranza di una seconda opportunità.”
Il circolo Dante Matthew Pearl
E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
Jean de la Bruyere
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- piccola ribelle
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Lo esortai debolmente a resistere dov’era, di dar tempo all’impresa di prendere piede, ma lui si limitò a scuotere la testa sorridendo. – Sempre mio sogno avere un negozio, - disse. – Negozio come questo, con penne e carta, mio grande sogno americano. Una iniziativa per tutti, vero?
- Eh, già, - risposi, ancora senza capire.
- Tutti fanno parole, - continuò. – Tutti scrivono cose. Bambini di scuola copiano le lezioni su miei quaderni. Maestri mettono voti su miei quaderni. Lettere d’amore mandate dentro a buste che io vendo. Registri contabili, taccuini per liste della spesa, agende per cose della settimana. Qui dentro tutto è importante per la vita, e questo rende me felice, e mia vita onorata.
L’uomo snocciolò il piccolo discorso in modo così solenne, con un senso così serio di progettualità e impegno che, lo ammetto, mi commosse. Che razza di cartolaio era questo, pensai, che erudiva i clienti sulla metafisica della carta, che vedeva se stesso nell’adempimento di un ruolo essenziale tra la miriade delle faccende umane? Temo che ci fosse del comico in tutto ciò, ma mentre io ascoltavo non mi venne voglia di ridere neanche una volta.
- Ben detto, - gli risposi. – Sono totalmente d’accordo con lei.
La notte dell’oracolo Paul Auster
- Eh, già, - risposi, ancora senza capire.
- Tutti fanno parole, - continuò. – Tutti scrivono cose. Bambini di scuola copiano le lezioni su miei quaderni. Maestri mettono voti su miei quaderni. Lettere d’amore mandate dentro a buste che io vendo. Registri contabili, taccuini per liste della spesa, agende per cose della settimana. Qui dentro tutto è importante per la vita, e questo rende me felice, e mia vita onorata.
L’uomo snocciolò il piccolo discorso in modo così solenne, con un senso così serio di progettualità e impegno che, lo ammetto, mi commosse. Che razza di cartolaio era questo, pensai, che erudiva i clienti sulla metafisica della carta, che vedeva se stesso nell’adempimento di un ruolo essenziale tra la miriade delle faccende umane? Temo che ci fosse del comico in tutto ciò, ma mentre io ascoltavo non mi venne voglia di ridere neanche una volta.
- Ben detto, - gli risposi. – Sono totalmente d’accordo con lei.
La notte dell’oracolo Paul Auster
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Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
Jean de la Bruyere
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- piccola ribelle
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Passo un’ora a curiosare in una piccola libreria molto invitante. C’è un assortimento di volumi sulla storia, l’archeologia e la cultura locali; ma niente best seller né opere narrative di rilievo ambientate in questa zona.
…..scelgo un romanzo irlandese di Dermot Bolger dal titolo Father’s Music, in parte ambientato nel Donegal, dove sono diretto. Mi avvio alla cassa per pagare. Il libraio sta servendo un ragazzino tedesco che fa acquisti insieme alla madre. La donna gli sta comprando una lussuosa quanto imponente edizione dell’opera omnia delle avventure di Sherlock Holmes.
“Le sto già leggendo in tedesco” dice il piccolo con orgoglio. Il commento sembra rivolto a tutti noi: alla madre, al libraio e a me.
Alla Stuttgart Akademie per Giovani Studenti Dotati, lo immagino come il tipo con la mano perennemente alzata in anticipo sugli altri. Dietro il libraio c’è uno di quei calendari a strappo con un piccolo motto per ogni giorno dell’anno. L’enfant prodige lo sta fissando.
“La data è sbagliata.”
“Cosa?” fa il libraio. Un lampo gli attraversa lo sguardo, celando una visione subliminale, in cui percuote il bambino con il cofanetto di Sherlock Holmes fino ad aprirgli il cranio a mo’ di guscio d’uovo.
“La data è sbagliata. È ancora quella di ieri.” L’enfant prodige ridacchia, sconvolto da tanta disorganizzazione, mentre il libraio lo fulmina con occhi da psicopatico. Invece di assestargli un calcio negli stinchi con le sue scarpe ortopediche su misura, Frau Prodige incoraggia il figlio con un sorriso.
“Ora gliela cambio io.”
Il ragazzino strappa la data di ieri e la lancia al suo potenziale assassino, come un pesce a una foca, o a un delfino. Mentre lui e la madre se ne vanno, ripenso ad Hans, il tassista di Beara, e alla reciproca incompatibilità tra irlandesi e teutonici relativamente al rapporto con il tempo. Decido di essere solidale con il libraio e mi schiero dalla sua parte.
“Vuole che strappi anche quella di oggi? Così non dovrà pensarci domani.”
Niente. Non si scompone. Odia me quanto il ragazzino. Forse in passato era una persona dall’indole tranquilla e spensierata. Il turismo può operare terribili trasformazioni nell’animo umano…
La scoperta dell’Irlanda di bar in bar Pete McCarthy
…..scelgo un romanzo irlandese di Dermot Bolger dal titolo Father’s Music, in parte ambientato nel Donegal, dove sono diretto. Mi avvio alla cassa per pagare. Il libraio sta servendo un ragazzino tedesco che fa acquisti insieme alla madre. La donna gli sta comprando una lussuosa quanto imponente edizione dell’opera omnia delle avventure di Sherlock Holmes.
“Le sto già leggendo in tedesco” dice il piccolo con orgoglio. Il commento sembra rivolto a tutti noi: alla madre, al libraio e a me.
Alla Stuttgart Akademie per Giovani Studenti Dotati, lo immagino come il tipo con la mano perennemente alzata in anticipo sugli altri. Dietro il libraio c’è uno di quei calendari a strappo con un piccolo motto per ogni giorno dell’anno. L’enfant prodige lo sta fissando.
“La data è sbagliata.”
“Cosa?” fa il libraio. Un lampo gli attraversa lo sguardo, celando una visione subliminale, in cui percuote il bambino con il cofanetto di Sherlock Holmes fino ad aprirgli il cranio a mo’ di guscio d’uovo.
“La data è sbagliata. È ancora quella di ieri.” L’enfant prodige ridacchia, sconvolto da tanta disorganizzazione, mentre il libraio lo fulmina con occhi da psicopatico. Invece di assestargli un calcio negli stinchi con le sue scarpe ortopediche su misura, Frau Prodige incoraggia il figlio con un sorriso.
“Ora gliela cambio io.”
Il ragazzino strappa la data di ieri e la lancia al suo potenziale assassino, come un pesce a una foca, o a un delfino. Mentre lui e la madre se ne vanno, ripenso ad Hans, il tassista di Beara, e alla reciproca incompatibilità tra irlandesi e teutonici relativamente al rapporto con il tempo. Decido di essere solidale con il libraio e mi schiero dalla sua parte.
“Vuole che strappi anche quella di oggi? Così non dovrà pensarci domani.”
Niente. Non si scompone. Odia me quanto il ragazzino. Forse in passato era una persona dall’indole tranquilla e spensierata. Il turismo può operare terribili trasformazioni nell’animo umano…
La scoperta dell’Irlanda di bar in bar Pete McCarthy
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Jean de la Bruyere
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Gustave Flaubert
Jean de la Bruyere
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- ilmagodilussino
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"Di tutto ciò che l'uomo, spinto dal suo istinto vitale, costruisce ed erige, nulla è più bello e più prezioso per me dei ponti. I ponti sono più importanti delle case, più sacri, perché più utili dei templi. Appartengono a tutti e sono uguali per tutti, (...), più duraturi di tutte le altre costruzioni, mai asserviti al segreto o al malvagio.(...). Ovunque nel mondo, in qualsiasi posto, il mio pensiero vada e si arresti, trova fedeli e operosi ponti, come eterno e mai soddisfatto desiderio dell'uomo di collegare, pacificare e unire insieme tutto ciò che appare davanti al nostro spirito, ai nostri occhi, ai nostri piedi, perché non ci siano divisioni, contrasti, distacchi..."
(Ivo Andric, I ponti, in Racconti di Bosnia, tr. di D. Badnjevic Orazi, Roma 1995, pp.156-157).
(Ivo Andric, I ponti, in Racconti di Bosnia, tr. di D. Badnjevic Orazi, Roma 1995, pp.156-157).
cicio no xe per barca
raccolto da IMDL
cent coo cent crapp
cent cuu dusent ciapp
raccolto da Piero Chiara
quelli che con una bella dormita passa tutto, anche il cancro
Beppe Viola
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- Olandese Volante
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"Questa faticosa e lunga costruzione fu per essi un lavoro altrui e a spese altrui. Soltanto quando, come frutto di quello sforzo, apparve all'improvviso il grande ponte, la gente cominciò a rammentare i particolari e a ornare l'origine di quel ponte concreto, ben costruito e durevole, con racconti fantastici, che essa stessa, a sua volta, sapeva abilmente costruire e ricordare a lungo."
Ivo Andric, "Il Ponte sulla Drina"
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Il maldicente non duri sulla terra,
il male spinga il violento alla rovina. Sal 140,12
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- Rodolfo II
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"... invece ricordo perfettamente quando vinsi la partita a scacchi con una fata Saracena che in premio mi regalò un cuscino bellissimo ricamato e bordato con i capelli di fanciulle cristiane dell'isola di Cipro. Alla notte quando vado a dormire basta che appoggi la testa su quello e posso entrare nei sogni che voglio".
Hugo Pratt, "introduzione" a "La giovinezza di Corto Maltese".
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E tu vuoi viaggiarle insieme, vuoi viaggiarle insieme ciecamente perché sai che le hai toccato il corpo, il suo corpo perfetto con la mente. (FdA)) - La cosa che più mi piace fare è niente. (WtP) - Ma conosco le coincidenze del 60 notturno, lo prendo sempre per venire da te (RG)
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- piccola ribelle
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Ho lasciato le ragazze in un terreno vicino al mare, accanto a una torre normanna, dove avevano intenzione di accamparsi. Jen, l’americana, mi ha ringraziato, confessandomi di non aver mai fatto l’autostop, solo questa volta, perché era con le altre due che le avevano detto che l’Irlanda era un paese tranquillo e non ci sarebbe stato alcun problema.
Ma era evidente che si sentiva colpevole e non voleva che la cosa si venisse a sapere, specie da sua madre, una maestra in pensione, la signora Hilary Iverson, che abita in Lake Side Drive, a Madison, nel Wisconsin.
La scoperta dell’Irlanda di bar in bar Pete McCarthy

Ma era evidente che si sentiva colpevole e non voleva che la cosa si venisse a sapere, specie da sua madre, una maestra in pensione, la signora Hilary Iverson, che abita in Lake Side Drive, a Madison, nel Wisconsin.
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Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
Jean de la Bruyere
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Gustave Flaubert
- piccola ribelle
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Ma la sua preoccupazione finanziaria era più di una questione di contabilità pratica; toccava anche il suo orgoglio personale. Aveva sempre sperato in segreto di poter diventare ricco e famoso con l’attività di scrittore. Non tanto perché era avido di denaro in quanto tale, o dei lussi che esso gli avrebbe potuto comprare – panfili, carrozze e spille di diamanti per la cravatta non rappresentavano per lui un’attrattiva. Era perché fare parecchi soldi e compiere progressi nell’arte della narrativa – colpire questo doppio bersaglio con una sola freccia – rappresentava il solo modo a disposizione di un romanziere per lasciare un’impronta sul materialistico Diciannovesimo secolo.
Dura la vita dello scrittore David Lodge
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Jean de la Bruyere
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Gustave Flaubert
Dieci anni o un'ora di attesa sono la stessa cosa una volta perduta l'illusione di essere eterni (Sartre)
LUi, Popinga, non si sentiva prigioniero di nulla, di nessuno, di nessuna idea...di niente di niente" (Simenon "L'uomo che guardava passare i treni")
LUi, Popinga, non si sentiva prigioniero di nulla, di nessuno, di nessuna idea...di niente di niente" (Simenon "L'uomo che guardava passare i treni")
A vacanza conclusa dal treno vedere
chi ancora sulla spiaggia gioca si bagna
la loro vacanza non è ancora finita:
sarà così sarà così lasciare la vita?
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- piccola ribelle
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La folla domenicale, nel Parco del Retiro, ha un’aria svagata e tranquilla, la sciolta vitalità di chi gode le ore che scivolano via pigramente, i passi senza meta, il tempo che si consuma come un gelato succhiato distrattamente.
L’infinito viaggiare Claudio Magris
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- piccola ribelle
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Era arrivato presto, ma il pasto era un po’ in ritardo per una crisi culinaria, perciò Henry aveva proposto di andare a prendere una boccata d’aria, dato che il clima era così gradevole. Le strade erano silenziose, c’erano poche vetture di piazza o carrozze in giro. Era quell’ora del crepuscolo che rendeva Londra particolarmente bella. Stavano accendendo i lampioni a gas, che gettavano sul marciapiede le ombre dei platani spogli, e, qua e là nei giardini, un ciliegio in fioritura precoce macchiava di rosa i muri di mattoni.
Dura la vita dello scrittore David Lodge
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Gustave Flaubert
Così alienato e derubato ritorno anche dal lavoro,silenzioso e in profonda meditazione cammino per le vie...e sorrido perchè in bosrsa porto libri dai quali mi aspetto che a sera da loro apprenderò su me stesso qualcosa che ancora non so"
B. Hrabal - Una solitudine troppo rumorosa
B. Hrabal - Una solitudine troppo rumorosa
A vacanza conclusa dal treno vedere
chi ancora sulla spiaggia gioca si bagna
la loro vacanza non è ancora finita:
sarà così sarà così lasciare la vita?
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La vita di ogni creatura dipende così tanto da questo, dall'essere in grado di indentificare con esattezza le altre creature
Russel Banks - L'angelo sul tetto
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Ogni essere umano viene al mondo provvisto di forze per le vicende più inaudite. le leggi non lo legano. Ma poi la vita lo obbliga sempre a sceglierefra due possibilità ed egli sente sempre che ne manca una, la terza possibilità ignota. E si fa tutto ciò che si vuole, ma non si è mai fatto quel che si voleva. Alla fine si è perso ogni talento.
Robertt Musil - I fanatici
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- Rodolfo II
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Ebbene, ve lo racconterò io. Nizza è un'oasi sulla riva del mare, con dei boschi di mimosa e di palme e ci sono dei principi russi e inglesi che fanno il duello coi fiori. Ci sono dei pagliacci che ballano per le strade e dei coriandoli che cadono dal cielo e non dimenticano nessuno. Un giorno, quando sarò giovane, anch'io andrò a Nizza.
Romain Gary, La vita davanti a sé
Romain Gary, La vita davanti a sé
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Di tanto in tanto disponeva di una moneta da cinque franchi, e tranne una volta, quando si comprarono un paio di cravatte, una delle quali Pemberton fu costretto ad accettare, investivano saggiamente quel denaro in libri usati. Era sicuramente un gran giorno quello, interamente speso sui quais, a rovistare tra le bancarelle polverose che adornavano i parapetti. Occasioni del genere li aiutavano a vivere, perché i libri che avevano si esaurirono piuttosto in fretta dopo l’inizio della loro conoscenza.
La bestia nella giungla e altri racconti Henry James
La bestia nella giungla e altri racconti Henry James
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Jean de la Bruyere
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Senza dire poi quanto sia facile sottovalutare un manoscritto che, non potendo avvalersi dell’effetto “pagina stampata” – quel fenomeno per cui qualunque porcheria, sistemata nei suoi bei caratteri tipografici, trova sempre qualcuno disposto a giurare che si tratti d’un capolavoro – fa molto più fatica a imprimersi di un libro pubblicato che, invece, godrà sempre di una sua considerazione: quanti sono infatti quelli che iniziato un romanzo si sentono, comunque, obbligati a finirlo? – come se un libro debba per forza essere un luogo del pensiero: ma un cretino rimane un cretino anche se scrive libri.
Il primo Gaetano Cappelli
Il primo Gaetano Cappelli
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Gustave Flaubert
"eravamo folli tutti noi? Quale mistero genetico faceva si che la specie umana superasse l'istinto di sopravvivenza individuale quando la tribù, la collettività si trovava in pericolo? Qual era la ragione per cui si era capaci di sacrificare la vita per un'idea, per la libertà altrui? Perchè l'impulso eroico era tanto forte? Quel che a me sembra più straordinario era la felicità, la pienezza che c'era nell'impegno. La vita acquistava un senso completo, una meta, uno scopo.
si provava una complicità assoluta, un legame viscerale con centinaia di volti anonimi, un'intimità collettiva nella quale scompariva qualsiasi sentimento di solitudine o di isolamento. nel lottare per la felicità di tutti, si trovava prima di tutto la propria"
Il paese sotto la pelle
Gioconda Belli
si provava una complicità assoluta, un legame viscerale con centinaia di volti anonimi, un'intimità collettiva nella quale scompariva qualsiasi sentimento di solitudine o di isolamento. nel lottare per la felicità di tutti, si trovava prima di tutto la propria"
Il paese sotto la pelle
Gioconda Belli
Sai che le persone non possono vivere senza amore? Beh, l'ossigeno è ancora più importante
Dr. House
non sai cosa regalarmi?
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myspaces
Sono tornataaaaaaa!
Dr. House
non sai cosa regalarmi?
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