CitAzioni Poetiche
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
- piccola ribelle
- Re del Mare
- Messaggi: 1687
- Iscritto il: mar lug 01, 2003 4:41 pm
- Località: Provincia di Milano
- Contatta:
Di sera
Durare non poteva a lungo. Assai
l’esperienza degli anni è maestra. Ma brusco,
troppo brusco l’arresto del Destino.
La bella vita era sì corta! E pure,
come forti gli aromi, e prodigioso
il letto ove giacemmo, e a qual piacere
furono abbandonati i nostri corpi.
Un’eco di giornate di piacere,
un’eco di giornate m’ha raggiunto,
la favilla d’un rogo che ci riarse giovani.
Ho ripreso una lettera tra mano.
Ho letto, ancora, ancora. Sin che morì la luce.
Ed uscii sul balcone, malinconicamente,
per cangiare pensieri, rimirando
un po’ della città diletta, un poco
di moto della strada e dei negozi.
Costantinos Kavafis
Durare non poteva a lungo. Assai
l’esperienza degli anni è maestra. Ma brusco,
troppo brusco l’arresto del Destino.
La bella vita era sì corta! E pure,
come forti gli aromi, e prodigioso
il letto ove giacemmo, e a qual piacere
furono abbandonati i nostri corpi.
Un’eco di giornate di piacere,
un’eco di giornate m’ha raggiunto,
la favilla d’un rogo che ci riarse giovani.
Ho ripreso una lettera tra mano.
Ho letto, ancora, ancora. Sin che morì la luce.
Ed uscii sul balcone, malinconicamente,
per cangiare pensieri, rimirando
un po’ della città diletta, un poco
di moto della strada e dei negozi.
Costantinos Kavafis
E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
"INDIGNAZIONE" JONES
Non ci credereste, vero,
che fossi di buona razza gallese?
Che fossi di sangue più puro della plebaglia bianca
di qui?
E di discendenza più diretta di quelli del New England
o della Virginia venuti a Spoon River?
Non ci credereste che avevo studiato
e letto dei libri.
Voi avete visto in me solo un uomo finito,
coi capelli arruffati e la barba
e il vestito a brandelli.
A volte la vita di un uomo si trasforma in un cancro
a furia di venire pestata, pestata sempre più,
e si gonfia in una massa violacea,
come escrescenza su stelo di granturco.
Ed eccomi, faleganme, affondato nel pantano della vita
in cui camminavo, e lo credevo un prato,
con una sciattona per moglie e la povera Minerva,
mia figlia,
che voi avete tormentato fino alla morte.
Così strisciai, strisciai da lumaca attraverso i giorni
della vita.
Più non udite i miei passi la mattina,
che risuonano sul marciapiede vuoto,
mentre vado dal droghiere a prendere un pò di farina
e pochi soldi di lardo.
"INDIGNAZIONE" JONES - Edgar Lee MAsters; Antologia di Spoon River
Non ci credereste, vero,
che fossi di buona razza gallese?
Che fossi di sangue più puro della plebaglia bianca
di qui?
E di discendenza più diretta di quelli del New England
o della Virginia venuti a Spoon River?
Non ci credereste che avevo studiato
e letto dei libri.
Voi avete visto in me solo un uomo finito,
coi capelli arruffati e la barba
e il vestito a brandelli.
A volte la vita di un uomo si trasforma in un cancro
a furia di venire pestata, pestata sempre più,
e si gonfia in una massa violacea,
come escrescenza su stelo di granturco.
Ed eccomi, faleganme, affondato nel pantano della vita
in cui camminavo, e lo credevo un prato,
con una sciattona per moglie e la povera Minerva,
mia figlia,
che voi avete tormentato fino alla morte.
Così strisciai, strisciai da lumaca attraverso i giorni
della vita.
Più non udite i miei passi la mattina,
che risuonano sul marciapiede vuoto,
mentre vado dal droghiere a prendere un pò di farina
e pochi soldi di lardo.
"INDIGNAZIONE" JONES - Edgar Lee MAsters; Antologia di Spoon River
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
FRANK DRUMMER
Da una cella a questo luogo buio -
a venticinque anni la fine!
Non avevo le parole per dire cosa mi si agitasse dentro,
e il villaggio mi prese per idiota.
Eppure l' idea iniziale era chiara,
un disegno grandioso e assillante nell' anima
che mi spinse all' impresa di imparare a memoria
l' Enciclopedia Britannica!
FRANK DRUMMER - Edgar Lee Masters - Antologia Di Spoon River
Da una cella a questo luogo buio -
a venticinque anni la fine!
Non avevo le parole per dire cosa mi si agitasse dentro,
e il villaggio mi prese per idiota.
Eppure l' idea iniziale era chiara,
un disegno grandioso e assillante nell' anima
che mi spinse all' impresa di imparare a memoria
l' Enciclopedia Britannica!
FRANK DRUMMER - Edgar Lee Masters - Antologia Di Spoon River
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
Torna sovente e prendimi,
palpito amato, allora torna e prendimi,
che si ridesta viva la memoria
del corpo, e antiche brame trascorronoi nel sangue,
allora che le labbra ricordano, e le carni,
e nelle mani un senso tattile si raccende.
Torna siovente e prendimi, la notte,
allora che le labbra ricordano, e le carni.....
Costantino Kavafis
palpito amato, allora torna e prendimi,
che si ridesta viva la memoria
del corpo, e antiche brame trascorronoi nel sangue,
allora che le labbra ricordano, e le carni,
e nelle mani un senso tattile si raccende.
Torna siovente e prendimi, la notte,
allora che le labbra ricordano, e le carni.....
Costantino Kavafis
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
CANDELE
Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese -
dorate, calde, e vivide.
Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine dànno fumo ancora,
fredde, disfatte, e storte.
Non le voglio vedere: m' accora il loro aspetto,
la memoria m' accora del loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.
Non mi voglio voltare, ch' io non scorga, in un brivido,
come s' allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.
CANDELE - Costantino Kavafis
Stanno i giorni futuri innanzi a noi
come una fila di candele accese -
dorate, calde, e vivide.
Restano indietro i giorni del passato,
penosa riga di candele spente:
le più vicine dànno fumo ancora,
fredde, disfatte, e storte.
Non le voglio vedere: m' accora il loro aspetto,
la memoria m' accora del loro antico lume.
E guardo avanti le candele accese.
Non mi voglio voltare, ch' io non scorga, in un brivido,
come s' allunga presto la tenebrosa riga,
come crescono presto le mie candele spente.
CANDELE - Costantino Kavafis
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
MARE MATTUTINO
Fermarmi qui! Mirare anch' io questa natura un poco.
Del mare mattutino e del limpido cielo
smaglianti azzurri , e gialla riva: tutto
s' abbella nella grande luce effusa.
Fermarmi qui. Illuso di mirare
ciò che vidi davvero l' attimo che ristetti,
e non le mie fatasime, anche qui,
le meorie, le forme del piacere.
MARE MATTUTINO - Costantino Kavafis
Fermarmi qui! Mirare anch' io questa natura un poco.
Del mare mattutino e del limpido cielo
smaglianti azzurri , e gialla riva: tutto
s' abbella nella grande luce effusa.
Fermarmi qui. Illuso di mirare
ciò che vidi davvero l' attimo che ristetti,
e non le mie fatasime, anche qui,
le meorie, le forme del piacere.
MARE MATTUTINO - Costantino Kavafis
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- piccola ribelle
- Re del Mare
- Messaggi: 1687
- Iscritto il: mar lug 01, 2003 4:41 pm
- Località: Provincia di Milano
- Contatta:
Una notte
La camera era povera e triviale,
nascosta sull’equivoca taverna.
Dalla finestra si vedeva il vicolo
sudicio e angusto. Dabbasso
provenivano voci di operai
che giocavano a carte e facevano baldoria.
E lì, sull’infinito e sordido giaciglio,
ebbi il corpo d’amore, ebbi le labbra
sensuali e rosate dell’ebbrezza -
rosate di una tale ebbrezza, che anche adesso
che scrivo, dopo tanti anni!,
nella mia casa solitaria, m’ubriaco ancora.
Costantinos Kavafis
orsomarso, sono tornata in mattinata da una vacanza in Liguria e mi trovo questa tua bella poesia del mare.....bellissima!
La camera era povera e triviale,
nascosta sull’equivoca taverna.
Dalla finestra si vedeva il vicolo
sudicio e angusto. Dabbasso
provenivano voci di operai
che giocavano a carte e facevano baldoria.
E lì, sull’infinito e sordido giaciglio,
ebbi il corpo d’amore, ebbi le labbra
sensuali e rosate dell’ebbrezza -
rosate di una tale ebbrezza, che anche adesso
che scrivo, dopo tanti anni!,
nella mia casa solitaria, m’ubriaco ancora.
Costantinos Kavafis
orsomarso, sono tornata in mattinata da una vacanza in Liguria e mi trovo questa tua bella poesia del mare.....bellissima!
E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
Sono contento che ti sia piaciuta e visto che anche tu stai leggendo (o almeno citando) le poesie di kavafis, ci metto un' altra sua poesia:
QUANTO PIU' PUOI
Farla non puoi, la vita,
come vorresti? Almeno questo tenta
quanto più puoi: non la svilire troppo
nell' assiduo contatto della gente,
nell' assiduo gestire e nelle ciance.
Non la svilire a furia di recarla
così sovente in giro, e con l' esporla
alla dissennatezza quotidiana
di commerci e rapporti,
sin che divenga una straniera uggiosa.
QUANTO PIU' PUOI
Costantino Kavafis
QUANTO PIU' PUOI
Farla non puoi, la vita,
come vorresti? Almeno questo tenta
quanto più puoi: non la svilire troppo
nell' assiduo contatto della gente,
nell' assiduo gestire e nelle ciance.
Non la svilire a furia di recarla
così sovente in giro, e con l' esporla
alla dissennatezza quotidiana
di commerci e rapporti,
sin che divenga una straniera uggiosa.
QUANTO PIU' PUOI
Costantino Kavafis
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- piccola ribelle
- Re del Mare
- Messaggi: 1687
- Iscritto il: mar lug 01, 2003 4:41 pm
- Località: Provincia di Milano
- Contatta:
La gioia appena nata
“Io non ho nome
sono nata due giorni fa.”
Come ti chiamerò?
“Felice sono
Gioia mi chiamo.”
Una dolce gioia ti tocchi.
Cara gioia
dolce gioia di due giorni
dolce gioia ti chiamo.
Tu sorridi
io canto intanto.
Una dolce gioia ti tocchi.
William Blake
“Io non ho nome
sono nata due giorni fa.”
Come ti chiamerò?
“Felice sono
Gioia mi chiamo.”
Una dolce gioia ti tocchi.
Cara gioia
dolce gioia di due giorni
dolce gioia ti chiamo.
Tu sorridi
io canto intanto.
Una dolce gioia ti tocchi.
William Blake
E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
- zoe
- Olandese Volante
- Messaggi: 3644
- Iscritto il: ven feb 27, 2004 8:31 pm
- Località: nel mio mondo
- Contatta:
Gnòsi delle Fanfole
Solstizio d'estate
Giracchia vorticando un caligello
e sfriggican le fonfe in gnegnoloni
stragizza firignàtico un morfello
tra i gugli, i melisappi, i tarpagnoni.
Spiffate o bellindane i tornichetti,
spiffate ninfaroli le fernacchie!
Chi spiffa si rispàffera in budretti
chi ciucca si rincòcchera in gerlacchie.
Gettiamo i bustifagni alla malaventa?
E i lònferi nel fuoco piripigno?
Straquasci l'orgicaglie a luna sbrenta
e trònagi lupastro il frizzivigno!
Fosco Maraini
Giracchia vorticando un caligello
e sfriggican le fonfe in gnegnoloni
stragizza firignàtico un morfello
tra i gugli, i melisappi, i tarpagnoni.
Spiffate o bellindane i tornichetti,
spiffate ninfaroli le fernacchie!
Chi spiffa si rispàffera in budretti
chi ciucca si rincòcchera in gerlacchie.
Gettiamo i bustifagni alla malaventa?
E i lònferi nel fuoco piripigno?
Straquasci l'orgicaglie a luna sbrenta
e trònagi lupastro il frizzivigno!
Fosco Maraini


My Wish List
Tutti ricreiamo il mondo come lo vediamo, lo guardiamo. -A.S. Byatt -
Quando penso a tutti i libri che mi resta da leggere, ho la certezza di essere ancora felice. - Jules Renard -
- piccola ribelle
- Re del Mare
- Messaggi: 1687
- Iscritto il: mar lug 01, 2003 4:41 pm
- Località: Provincia di Milano
- Contatta:
Le campane
Zingaro bello amore mio
ci siamo amati storditamente
senti che razza di scampanio
e vuoi non lo sappia la gente
Ci siamo nascosti assai male
con tante campane a tiro
dai campanili sono state a guardare
e ora lo spargono in giro
Domani Cipriano ed Enrico
Maria Orsola e Caterina
la fornaia e suo marito
e poi Geltrude mia cugina
sorrideranno quando passerò
nascondersi chi più potrà
sarai lontano Io piangerò
ne morirò chissà
Guillaume Apollinaire
Zingaro bello amore mio
ci siamo amati storditamente
senti che razza di scampanio
e vuoi non lo sappia la gente
Ci siamo nascosti assai male
con tante campane a tiro
dai campanili sono state a guardare
e ora lo spargono in giro
Domani Cipriano ed Enrico
Maria Orsola e Caterina
la fornaia e suo marito
e poi Geltrude mia cugina
sorrideranno quando passerò
nascondersi chi più potrà
sarai lontano Io piangerò
ne morirò chissà
Guillaume Apollinaire
E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
GIURA
Ad ogni poco giura di cominciare una vita migliore.
Ma quando viene, coi consigli suoi, la notte,
e coi suoi compromessi e le lusinghe,
ma quando viene, con la sua forza, la notte
(il corpo anela e cerca), a quell' uguale
fatale gioia, ancaora perso, va.
GIURA - Costantino Kavafis
Ad ogni poco giura di cominciare una vita migliore.
Ma quando viene, coi consigli suoi, la notte,
e coi suoi compromessi e le lusinghe,
ma quando viene, con la sua forza, la notte
(il corpo anela e cerca), a quell' uguale
fatale gioia, ancaora perso, va.
GIURA - Costantino Kavafis
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- piccola ribelle
- Re del Mare
- Messaggi: 1687
- Iscritto il: mar lug 01, 2003 4:41 pm
- Località: Provincia di Milano
- Contatta:
Cielo
Cielo, t’avevo scordato,
non eri
se non un vago esistere di luce,
visto – senza che avessi
nome – dai miei stanchi occhi indolenti.
E apparivi, di tra le parole
pigre e scorate del viaggiatore,
come in brevi lagune ripetute
d’un paesaggio d’acqua visto in sogno…
Oggi che ti ho guardato lentamente
ti sei innalzato, hai raggiunto il tuo nome.
Juan Ramon Jimenez
Oggi è proprio bello soffermarsi a rimirarlo.....
Cielo, t’avevo scordato,
non eri
se non un vago esistere di luce,
visto – senza che avessi
nome – dai miei stanchi occhi indolenti.
E apparivi, di tra le parole
pigre e scorate del viaggiatore,
come in brevi lagune ripetute
d’un paesaggio d’acqua visto in sogno…
Oggi che ti ho guardato lentamente
ti sei innalzato, hai raggiunto il tuo nome.
Juan Ramon Jimenez
Oggi è proprio bello soffermarsi a rimirarlo.....
E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
- piccola ribelle
- Re del Mare
- Messaggi: 1687
- Iscritto il: mar lug 01, 2003 4:41 pm
- Località: Provincia di Milano
- Contatta:
La vita… è ricordarsi di un risveglio
La vita… è ricordarsi di un risveglio
triste in un treno all’alba: aver veduto
fuori la luce incerta: aver sentito
nel corpo rotto la malinconia
vergine e aspra dell’aria pungente.
Ma ricordarsi la liberazione
improvvisa è più dolce: a me vicino
un marinaio giovane: l’azzurro
e il bianco della sua divisa, e fuori
un mare tutto fresco di colore.
Sandro Penna
La vita… è ricordarsi di un risveglio
triste in un treno all’alba: aver veduto
fuori la luce incerta: aver sentito
nel corpo rotto la malinconia
vergine e aspra dell’aria pungente.
Ma ricordarsi la liberazione
improvvisa è più dolce: a me vicino
un marinaio giovane: l’azzurro
e il bianco della sua divisa, e fuori
un mare tutto fresco di colore.
Sandro Penna
E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
PITTURA
Al mio lavoro dedico cure amorose e vive.
Ma oggi mi disanima questa grande lentezza.
E' l'influsso del tempo. S'accupa la purezza
del giorno. E vento e pioggia hanno tutto sconvolto.
Ho voglia di guardare, non di scrivere.
E in questo quadro un bel ragazzo miro,
recline alla fontana, a riposare.
E' stanco, forse, d' aver corso molto.
Che bel ragazzo! E come l' ha ravvolto
il divino meriggio, per farlo addormentare.
Io così lungamente siedo e miro.
E smemoro, nell' arte, dell' arte la stanchezza.
Costantino Kavafis
Al mio lavoro dedico cure amorose e vive.
Ma oggi mi disanima questa grande lentezza.
E' l'influsso del tempo. S'accupa la purezza
del giorno. E vento e pioggia hanno tutto sconvolto.
Ho voglia di guardare, non di scrivere.
E in questo quadro un bel ragazzo miro,
recline alla fontana, a riposare.
E' stanco, forse, d' aver corso molto.
Che bel ragazzo! E come l' ha ravvolto
il divino meriggio, per farlo addormentare.
Io così lungamente siedo e miro.
E smemoro, nell' arte, dell' arte la stanchezza.
Costantino Kavafis
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- Syrius
- Olandese Volante
- Messaggi: 2540
- Iscritto il: mer mar 12, 2003 3:37 am
- Località: Cernusco sul Naviglio
- Contatta:
Poesie
Visto che un thread è già in atto, vi propongo di seguire le istruzioni di Sapphire, che ringrazio per la precisazione.
Scusate ma sono tanti gli argomenti del forum e non sapevo ci fosse un altro thread.
Ciao!
Scusate ma sono tanti gli argomenti del forum e non sapevo ci fosse un altro thread.
Ciao!

Ultima modifica di Syrius il sab apr 24, 2004 1:58 am, modificato 2 volte in totale.
Prima di spedire, contattatemi in bookcrossing.com. Grazie
Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.
(Ken Watanabe)
Per amare devi dare ciò che ti costa qualcosa. (Madre Teresa)
Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz'ora prima di te.
(Detto africano)
Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata.
(Ken Watanabe)
Per amare devi dare ciò che ti costa qualcosa. (Madre Teresa)
Puoi svegliarti anche molto presto all'alba, ma il tuo destino si è svegliato mezz'ora prima di te.
(Detto africano)
- Sapphire78
- Olandese Volante
- Messaggi: 3052
- Iscritto il: ven ago 22, 2003 11:28 am
- Località: Torino
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
IN UNA GRANDE COLONIA GRECA
200 a. C
Non c' è il minimo dubbio, è palese
che le cose non vanno bene in questo paese.
Benchè tiriamo in qualche modo avanti,
è forse giunto il tempo - come pensano tanti -
di far venire un Gran Riformatore.
Ma qualcosa è d' ostacolo all' impresa:
questi Riformatori hanno pretesa
di fare grandi storie di ciascuna
cosa (poterne fare ameno, che fortuna!).
Sopra questioni di nessun valore
fanno indagini, lunghe inquisizioni,
piani di radicali modificazioni,
e d' attuarli senza remora hanno cura.
Hanno poi una tendenza al sacrifizio:
"A quel possesso rinunziate: lo dovete!
La vostra occupazione è malsicura.
Certo, tali possessi recano pregiudizio.
Dovete rinunziare a quest' entrata
e a quest' altra, alla prima strettamente legata,
e a questa pure, che da quella è derivata.
Sono essenziali, sì. Ma che volete?
Responsabilità ne vengono, e non liete."
E quanto più procedono, eccoli reperire
cose e cose superflue, che vogliono abolire.
Sopprimerle, peraltro, è cosa dura.
Partono, se Dio vuole, fatta l' opera attesa,
dopo aver fissato e potato (in contanti
ricevono un compenso giusto, come d' intesa):
vedremo adesso cosa resta, dopo
l' intervento chirurgicoi saggio e risolutore.
Forse non era il tempo. Via, non siamo zelanti
oltre misura! E' un rischio la fretta, nelle imprese.
E dei provvedimenti prematuri ci si pente.
Sono molte le cose storte, ahimè, nel Paese:
ma di perfetto, al mondo, non c'è niente.
E dopo tutto, via, tiriamo avanti.
Costantino Kavafis
200 a. C
Non c' è il minimo dubbio, è palese
che le cose non vanno bene in questo paese.
Benchè tiriamo in qualche modo avanti,
è forse giunto il tempo - come pensano tanti -
di far venire un Gran Riformatore.
Ma qualcosa è d' ostacolo all' impresa:
questi Riformatori hanno pretesa
di fare grandi storie di ciascuna
cosa (poterne fare ameno, che fortuna!).
Sopra questioni di nessun valore
fanno indagini, lunghe inquisizioni,
piani di radicali modificazioni,
e d' attuarli senza remora hanno cura.
Hanno poi una tendenza al sacrifizio:
"A quel possesso rinunziate: lo dovete!
La vostra occupazione è malsicura.
Certo, tali possessi recano pregiudizio.
Dovete rinunziare a quest' entrata
e a quest' altra, alla prima strettamente legata,
e a questa pure, che da quella è derivata.
Sono essenziali, sì. Ma che volete?
Responsabilità ne vengono, e non liete."
E quanto più procedono, eccoli reperire
cose e cose superflue, che vogliono abolire.
Sopprimerle, peraltro, è cosa dura.
Partono, se Dio vuole, fatta l' opera attesa,
dopo aver fissato e potato (in contanti
ricevono un compenso giusto, come d' intesa):
vedremo adesso cosa resta, dopo
l' intervento chirurgicoi saggio e risolutore.
Forse non era il tempo. Via, non siamo zelanti
oltre misura! E' un rischio la fretta, nelle imprese.
E dei provvedimenti prematuri ci si pente.
Sono molte le cose storte, ahimè, nel Paese:
ma di perfetto, al mondo, non c'è niente.
E dopo tutto, via, tiriamo avanti.
Costantino Kavafis
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)
- piccola ribelle
- Re del Mare
- Messaggi: 1687
- Iscritto il: mar lug 01, 2003 4:41 pm
- Località: Provincia di Milano
- Contatta:
Fuggite soprattutto, fuggite la gelosia
Fuggite soprattutto, fuggite la gelosia
di spiriti volgari maligna frenesia.
Un sublime scrittore, non se ne può infettare.
È un vizio da lasciare ai mediocri.
Del merito palese questa oscura rivale
con incessante lena complotta contro di esso
e sui propri piedi tentando di sollevarsi
per raggiungerlo cerca poi di renderlo basso.
Non scendiamo mai sino a questi mosci intrighi;
non si arriva agli onori con vergognose brighe.
Il verso non sia per noi ciò che soltanto vale.
Conta esser un buon amico, esser fiero e leale:
e ancor poco esser dolci, fascinosi nello scrivere,
occorre anche imparare a conversare e a vivere.
Nicolas Boileau Dall’Arte poetica
Fuggite soprattutto, fuggite la gelosia
di spiriti volgari maligna frenesia.
Un sublime scrittore, non se ne può infettare.
È un vizio da lasciare ai mediocri.
Del merito palese questa oscura rivale
con incessante lena complotta contro di esso
e sui propri piedi tentando di sollevarsi
per raggiungerlo cerca poi di renderlo basso.
Non scendiamo mai sino a questi mosci intrighi;
non si arriva agli onori con vergognose brighe.
Il verso non sia per noi ciò che soltanto vale.
Conta esser un buon amico, esser fiero e leale:
e ancor poco esser dolci, fascinosi nello scrivere,
occorre anche imparare a conversare e a vivere.
Nicolas Boileau Dall’Arte poetica
E' piacevole incontrare gli occhi di una persona a cui si è appena fatto un dono.
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
Jean de la Bruyere
Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere.
Gustave Flaubert
- orsomarso
- Re del Mare
- Messaggi: 1942
- Iscritto il: lun mag 12, 2003 11:41 pm
- Località: L'Aquila
- Contatta:
L' ANNO 25° DELLA SUA VITA
Sempre ritorna alla taverna, dove
si conobbero, circa un mese fa.
Ha chiesto: nulla hanno saputo dirgli.
Dalle parole, ha inteso d' essersi imbattuto
in un soggetto ignoto, uno dei tanti
volti d' efebi, equivoci
e ignoti, che passavano di là.
Pure, sempre ritorna, la notte, alla taverna.
Fissa immoto la soglia:
fino a stremare l' occhio fissa la soglia. Forse
verrà. Forse entrerà, stasera.
Sempre così: quasi tre settimane.
La mente s'è ammalata di lussuria.
Ancora stanno sulla bocca i baci.
Si macera nel diuturno desiderio la carne.
Il tatto di quel corpo è su di lui.
Vuole ancora congiungersi con lui.
Di non tradirsi cerca, s' intende.
Ma quasi incurante, talora.
Il rischio lo conosce,
l' ha scontato. Chissà che quella vita
non lo porti a uno scandalo fatale.
Costantino Kavafis
Sempre ritorna alla taverna, dove
si conobbero, circa un mese fa.
Ha chiesto: nulla hanno saputo dirgli.
Dalle parole, ha inteso d' essersi imbattuto
in un soggetto ignoto, uno dei tanti
volti d' efebi, equivoci
e ignoti, che passavano di là.
Pure, sempre ritorna, la notte, alla taverna.
Fissa immoto la soglia:
fino a stremare l' occhio fissa la soglia. Forse
verrà. Forse entrerà, stasera.
Sempre così: quasi tre settimane.
La mente s'è ammalata di lussuria.
Ancora stanno sulla bocca i baci.
Si macera nel diuturno desiderio la carne.
Il tatto di quel corpo è su di lui.
Vuole ancora congiungersi con lui.
Di non tradirsi cerca, s' intende.
Ma quasi incurante, talora.
Il rischio lo conosce,
l' ha scontato. Chissà che quella vita
non lo porti a uno scandalo fatale.
Costantino Kavafis
Forse la giovinezza è solo questo perenne amare i sensi e non pentirsi. (S.PENNA)