La persona che trovò un libro per strada
Moderatori: aly24j, Therese, Marcello Basie
Caro scrittore,
Winston dalla lingua tagliente, rispondo alla tua domanda, sono quello che odia il verbo "gettare" quando si tratta di libri.
"attira di più la forma con cui un libro viene divulgato o la sua sostanza?"
E' mia personalissima opinione che attiri sicuramente di più la forma della sostanza.
Basta vedere le classifiche dei libri più letti della settimana.
Per me leghi troppo la libera e gratuita diffusione di un testo, che è una scelta di indubbio valore col suo eventuale ruolo pubblicitario. Questa per me non è forma, non è soltanto forma.
Le persone che fanno bookcrossing, sono lettori appassionati, che comprano più copie di un libro per
rilasciarle, per cercare una forma di comunicazione indiretta, per dire ad un passante, ad uno sconosciuto, senza il bisogno
di parole... -Qui dentro c'è un' idea (brutta o bella)?
Per questo ti chiedo ogni tanto una faccina sorridente, perché è giusto prendersela con certi meccanismi, ma non con i lettori.
Pensaci.
Winston dalla lingua tagliente, rispondo alla tua domanda, sono quello che odia il verbo "gettare" quando si tratta di libri.
"attira di più la forma con cui un libro viene divulgato o la sua sostanza?"
E' mia personalissima opinione che attiri sicuramente di più la forma della sostanza.
Basta vedere le classifiche dei libri più letti della settimana.
Per me leghi troppo la libera e gratuita diffusione di un testo, che è una scelta di indubbio valore col suo eventuale ruolo pubblicitario. Questa per me non è forma, non è soltanto forma.
Le persone che fanno bookcrossing, sono lettori appassionati, che comprano più copie di un libro per
rilasciarle, per cercare una forma di comunicazione indiretta, per dire ad un passante, ad uno sconosciuto, senza il bisogno
di parole... -Qui dentro c'è un' idea (brutta o bella)?
Per questo ti chiedo ogni tanto una faccina sorridente, perché è giusto prendersela con certi meccanismi, ma non con i lettori.
Pensaci.
Ciao Diego. Grazie per la tua risposta.
Però, dài, sii sincero, questa storia che me la prendo con i lettori non rende giustizia ai miei messaggi.
Ho fatto i miei complimenti sinceri per la vostra unione, per la vostra attività. Perchè continuate a sottolineare qualche passaggio che può non piacere? E non anche i complimenti davvero sinceri per tutti voi?
E a proposito di sorriso, mi sa tanto che qui il più sorridente sono io, forse perchè non mi prendo troppo sul serio.
Se poi anche questa frase scatenerà risposte piccate, davvero qui bisogna fare più attenzione alle parole che in una lectio magistralis...
Però, dài, sii sincero, questa storia che me la prendo con i lettori non rende giustizia ai miei messaggi.
Ho fatto i miei complimenti sinceri per la vostra unione, per la vostra attività. Perchè continuate a sottolineare qualche passaggio che può non piacere? E non anche i complimenti davvero sinceri per tutti voi?
E a proposito di sorriso, mi sa tanto che qui il più sorridente sono io, forse perchè non mi prendo troppo sul serio.
Se poi anche questa frase scatenerà risposte piccate, davvero qui bisogna fare più attenzione alle parole che in una lectio magistralis...
il poeta è uno scrittore pigro (jim morrison)
- mizzy
- Olandese Volante
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il fatto di trovare un libro per strada può incuriosire... ma poi è sempre un terno al lotto (esattamente come il BC) perchè la sostanza può piacere o meno....winston ha scritto:In altre parole: quando si trova un libro per strada - forma - il suo contenuto viene recepito in modo diverso - sostanza - rispetto al comprarlo in una libreria.
in libreria incuriosisce invece il titolo, la copertina, la descrizione....
p.s. sorry per la risposta lampo... oggi sono incasinata






Per rispondere alla tua domanda, Winston, ti dico come mi comporto io: il libro è gratuito, al 90% lo arraffo e me lo porto gelosamente a casuccia per leggerlo. Dico al 90% perché prima inquadro il genere, poi leggo la trama (se ne riporta una) e decido. Credo si possa quindi affermare che la forma, nel caso del libro gratuito, ha un pochino più di importanza del contenuto.
- rainbow83
- Re del Mare
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- Iscritto il: gio feb 27, 2003 6:04 pm
- Località: Parma
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Esatto... diciamo che se trovo un libro "gratis" sono un po' più portata a leggerlo, che non se lo dovessi comprare... Quindi si, leggerei anche cose che normalmente non finirebbero mai e poi mai sul mio comodino...
Conclusione: la forma influenza non poco!
Conclusione: la forma influenza non poco!
Levate l'ancora, dritta, avanti tutta. Questa è la rotta. Questa è la direzione. Questa è la decisione- La linea d'ombra. Jovanotti
"...and the darkness inside you / can make me feel so small / but I see your true colors / shining through / I see you true colors / and that's why I love you / so don't be afraid to let them show / your true colors / true colors / are beautiful like a rainbow "
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wow libri - rainbow: grazie!
Grazie perchè il vostro messaggio è chiaro e motivato.
Ciò che dite - a parer mio - è degno di profondissima riflessione: la forma influenza più del contenuto.
Se ciò è vero, è una rivoluzione.
Non so quanti possano concordare con il vostro giudizio. Alcuni, forse, diranno che in defnitiva il "giudizio" su un libro è un mix di questi due elementi.
Personalmente credo che il libro si comporti come una persona. Il "giudizio" su una persona , al di là del suo "contenuto", varia a seconda delle circostanze in cui la si conosce.
In tale ottica, il BC - inteso come forma - interviene sul contenuto del libro.
Ecco cosa intendevo nel mio primo messaggio quando mi stupivo che nessuno si fosse soffermato sul titolo del mio libro: la persona che trovò un libro per strada. Molti mi hanno frainteso, credendo che cercassi un giudizio personale. In realtà, volevo arrivare proprio a questo punto.
Sento di poter dire che in alcuni casi, forma e sostanza si compenetrano, sono inscindibili. L'una sostiene l'altra.
Questa riflessione - almeno personalmente - è ricca di sviluppi e credo possa interessare sia chi scrive sia chi legge.
Ancora: alcuni artisti hanno fatto della propria vita un romanzo vivente e dei loro romanzi - nel caso fossero scrittori - parte inscindibile della vita. In altre parole, vivono ogni giorno in previsione della "pagina". Attenzione: non sto dicendo che vivono per scrivere, ma che tra vita e scrittura non esiste più differenza. E' un unicum. Per loro, vivere in modo pieno, "artistico" una giornata porta la stessa soddisfazione di averlo scritto.
forma e sostanza, come un gioco di specchi si rimandano a vicenda. Si incastrano, a volte anche tragicamente. Mi piacerebbe trovare un neologismo e, dalla crasi di forma e sostanza, butto lì un "fostanza"
Grazie perchè il vostro messaggio è chiaro e motivato.
Ciò che dite - a parer mio - è degno di profondissima riflessione: la forma influenza più del contenuto.
Se ciò è vero, è una rivoluzione.
Non so quanti possano concordare con il vostro giudizio. Alcuni, forse, diranno che in defnitiva il "giudizio" su un libro è un mix di questi due elementi.
Personalmente credo che il libro si comporti come una persona. Il "giudizio" su una persona , al di là del suo "contenuto", varia a seconda delle circostanze in cui la si conosce.
In tale ottica, il BC - inteso come forma - interviene sul contenuto del libro.
Ecco cosa intendevo nel mio primo messaggio quando mi stupivo che nessuno si fosse soffermato sul titolo del mio libro: la persona che trovò un libro per strada. Molti mi hanno frainteso, credendo che cercassi un giudizio personale. In realtà, volevo arrivare proprio a questo punto.
Sento di poter dire che in alcuni casi, forma e sostanza si compenetrano, sono inscindibili. L'una sostiene l'altra.
Questa riflessione - almeno personalmente - è ricca di sviluppi e credo possa interessare sia chi scrive sia chi legge.
Ancora: alcuni artisti hanno fatto della propria vita un romanzo vivente e dei loro romanzi - nel caso fossero scrittori - parte inscindibile della vita. In altre parole, vivono ogni giorno in previsione della "pagina". Attenzione: non sto dicendo che vivono per scrivere, ma che tra vita e scrittura non esiste più differenza. E' un unicum. Per loro, vivere in modo pieno, "artistico" una giornata porta la stessa soddisfazione di averlo scritto.
forma e sostanza, come un gioco di specchi si rimandano a vicenda. Si incastrano, a volte anche tragicamente. Mi piacerebbe trovare un neologismo e, dalla crasi di forma e sostanza, butto lì un "fostanza"

il poeta è uno scrittore pigro (jim morrison)
- lizzyblack
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Li avevo già letti, i tuoi messaggi precedenti.. ma non ho proprio capito questa differenza. Ma evidentemente non hai nè la voglia, nè la pazienza.p.p.p.s Lizzyblack: le due differenze sostanziali con il bc sono spiegate in uno dei miei messaggi precedenti.
E visto che io, invece, sono risaputamente molto buona, risponderò alla tua domanda.
Per quel che mi riguarda, la forma non influenza la qualità di un libro. Se una cosa è gratuita, ma non mi piace, non la prendo. Motivo per cui passo ore dentro le librerie, leggendo un sacco di trame.
Certo, come dice Mizzy, il fatto di trovare un libro per strada è, sicuramente, una sorpresa positiva che, se non altro, invita la gente ad andare almeno a vedere..
Liz
"If a cat could talk, he wouldn't..."
"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."
"Wit beyond measure is man's greatest treasure."
Le mie letture
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Lizzyblack ciao.
il messaggio cui faccio riferimento è quello di domenica 24 settembre, postato alle 2.21 pm. Lo puoi vedere credo a pagina 2.
Ad ogni modo, le due differenze sostanziali della mia operazione rispetto al BC sono le sguenti
Primo: sin dall'inizio ho scritto il racconto con la consapevolezza che lo avrei lasciato per strada. tutta la trama gioca sul fatto che l'ignaro passante, una volta raccolto il libro, si ritrova protagonista del noir. Ho ricevuto alcuni messaggi sul blog di persone che ci credevano davvero! (i libri liberati attraverso il bc non sono stati scritti o pensati in previsione di essere lasciati per strada)
Secondo: la quantità. Nel BC si lasciano generalmente poche copie di un libro. Io ne ho lasciate a centinaia in diversi punti. immagina un marciapiede completamente disseminato di piccoli libri neri.
il messaggio cui faccio riferimento è quello di domenica 24 settembre, postato alle 2.21 pm. Lo puoi vedere credo a pagina 2.
Ad ogni modo, le due differenze sostanziali della mia operazione rispetto al BC sono le sguenti
Primo: sin dall'inizio ho scritto il racconto con la consapevolezza che lo avrei lasciato per strada. tutta la trama gioca sul fatto che l'ignaro passante, una volta raccolto il libro, si ritrova protagonista del noir. Ho ricevuto alcuni messaggi sul blog di persone che ci credevano davvero! (i libri liberati attraverso il bc non sono stati scritti o pensati in previsione di essere lasciati per strada)
Secondo: la quantità. Nel BC si lasciano generalmente poche copie di un libro. Io ne ho lasciate a centinaia in diversi punti. immagina un marciapiede completamente disseminato di piccoli libri neri.
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- GaliAnna
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E' vero che trovare un libro è sempre una bella sorpresa
e dà l'opportunità di conoscere qualcosa di nuovo, ma come dice Lizzy, se il libro trovato non mi ispira non lo prendo comunque (lo lascio a chi lo può apprezzare veramente) e, in ogni caso, se il libro poi non mi piace, la "forma" in cui l'ho trovato, non mi renderà più clemente nel esprimermi al riguardo.
Quindi credo che sì, il modo in cui si incontra un libro ha il suo peso, ma il "giudizio" sul libro rimane, per me, un giudizio sul suo contenuto e basta, il resto è contorno!
Rimango dell'opinione che il bello o il brutto di un libro è solo ed esclusivamente dentro.

Quindi credo che sì, il modo in cui si incontra un libro ha il suo peso, ma il "giudizio" sul libro rimane, per me, un giudizio sul suo contenuto e basta, il resto è contorno!
Su questo non sono molto d'accordo, credo che il giudizio su un libro sia condizionato dal momento storico della persona che lo legge, ma non dal modo in cui lo si trova. Posso essere assolutamente entusiasta per un libro trovato per strada, ma se poi lo trovo illeggibile, il mio giudizio sarà molto basso!winston ha scritto:Personalmente credo che il libro si comporti come una persona. Il "giudizio" su una persona , al di là del suo "contenuto", varia a seconda delle circostanze in cui la si conosce.
Rimango dell'opinione che il bello o il brutto di un libro è solo ed esclusivamente dentro.




L'Amore è l'unica schiavitù che ci rende più liberi [RB]

GaliAnna ciao.
Io credo però che i nostri punti di vista siano più vicini di quanto possa apparire, tu parli di "momento storico" io di "circostanze" nelle quali faccio rientrare anche il momento storico.
Ad ogno modo, ora che vi ho fatto i complimenti, me ne faccio uno a me medesimo: vedo che nel giro di due ore questo forum sta salendo le classifiche posizionandosi tra i primi. segno che l'argomento è di interesse.
dove passa winston non cresce più l'insuccesso.
Oh, sto scherzando, non inviatemi pistolotti morali. E qui ci metto tre faccini, due per voi e uno per me:

Io credo però che i nostri punti di vista siano più vicini di quanto possa apparire, tu parli di "momento storico" io di "circostanze" nelle quali faccio rientrare anche il momento storico.
Ad ogno modo, ora che vi ho fatto i complimenti, me ne faccio uno a me medesimo: vedo che nel giro di due ore questo forum sta salendo le classifiche posizionandosi tra i primi. segno che l'argomento è di interesse.
dove passa winston non cresce più l'insuccesso.
Oh, sto scherzando, non inviatemi pistolotti morali. E qui ci metto tre faccini, due per voi e uno per me:



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Io, in realtà, per "momento storico" intendo lo stato d'animo con cui si affronta la lettura, nel senso che, banalmente, se soffro per amore sarò più sensibile a tematiche sentimentali e ad immedesimarmi con qualche eroina che magari in altre circostanze compatirei.winston ha scritto:Io credo però che i nostri punti di vista siano più vicini di quanto possa apparire, tu parli di "momento storico" io di "circostanze" nelle quali faccio rientrare anche il momento storico.
Quindi non so se sia così simile come pensiero...

Ma tant'è, ci penso un po'.




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Sto passeggiando allegramente per il centro di Treviso e vedo un tenero libricino tutto solo per terra.. sarà caduto a qualcuno
? Sarà stato liberato
??
Lo prendo in mano e leggo il titolo "La persona che trovò un libro per strada"
non ci posso credere! Sono io!
Adotto all'istante questo piccolo tesoro e me lo porto a casa!!
Sono una persona che ama questi piccoli segni del destino, e il fatto di trovarlo per strada sicuramente influenzerebbe il mio giudizio. Non posso esserne sicura perchè purtroppo un'esperianza del genere non mi è mai capitata
ma conoscendomi immagino che reagirei così.
Vorrei anche fare un altra considerazione: se lo stesso volume mi arrivasse tramite ring o lo trovassi in una OCZ, perderebbe già un po' di magia.
Mi sono un po' incartata
si è capito cosa voglio dire?


Lo prendo in mano e leggo il titolo "La persona che trovò un libro per strada"

Adotto all'istante questo piccolo tesoro e me lo porto a casa!!
Sono una persona che ama questi piccoli segni del destino, e il fatto di trovarlo per strada sicuramente influenzerebbe il mio giudizio. Non posso esserne sicura perchè purtroppo un'esperianza del genere non mi è mai capitata

Vorrei anche fare un altra considerazione: se lo stesso volume mi arrivasse tramite ring o lo trovassi in una OCZ, perderebbe già un po' di magia.
Mi sono un po' incartata

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NON HO TANTI ALTRI IMPEGNI

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- lizzyblack
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L'ho immaginato. Ed ho pensato: "Che noia, a me il noir nemmeno piace..".immagina un marciapiede completamente disseminato di piccoli libri neri
Ti ripeto che non vedo differenze. A parte la mancanza dell'etichetta

E comunque direi che ho contribuito abbastanza alle statistiche inerenti a questo thread, quindi ora vado ad intasarne un altro...
Liz
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- GaliAnna
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Adesso qui diventa difficile!winston ha scritto:non è che lo stato d'animo - mutevole per natura - possa intendersi come "forma"?

Credo di no, lo stato d'animo fa parte di me, avulsa dal libro.
E' la percezione del libro ad essere divisa tra sostanza (=contenuto) e forma (=modo in cui ne vengo a contatto).
E io continuo a pensare che la "forma" (trovare un libro) può anche allietare una giornata grigia, quindi essere una cosa molto positiva, ma la lettura del libro essere comunque noiosa o irritante, quindi la forma mi piace, ma il libro no.
Giudizio sul libro: negativo.




L'Amore è l'unica schiavitù che ci rende più liberi [RB]

Vorrei precisare una cosa: come ha detto GaliAnna mi pare e non ricordo chi altri il giudizio sul libro una volta letto è ovviamente diversa da quando ho letto solo la trama. Diciamo che per un libro gratuito uno sfida di più la sorte, si prova a leggerlo anche se non sembra interessantissimo, mentre dovendoci spendere soldi si fa una scelta più oculata. Di certo il fatto di averlo trovato gratuitamente non rende il libro più bello... non so se sono stata chiara
vedo che nel giro di due ore questo forum sta salendo le classifiche posizionandosi tra i primi. segno che l'argomento è di interesse.
Onestamente, più leggo questo thread e meno capisco. Io parto dal presupposto che un lettore autentico se ne strasbatta della forma (e della modalità di distribuzione del materiale scritto) e che punti alla sostanza. Ho provato diverse volte a trovare libri decrepiti e non nel locale pattumiera del condominio ed è sempre stata una grande soddisfazione.
Sei molto oltre. Molto oltre tante cose, quindi mollo il colpo anch'io e passo la palla a chi riesce a seguirti. Ah, complimenti per il "posizionamento in classifica": l'uomo di marketing non muore mai, neanche a colpi di frecce al curaro.
l
Onestamente, più leggo questo thread e meno capisco. Io parto dal presupposto che un lettore autentico se ne strasbatta della forma (e della modalità di distribuzione del materiale scritto) e che punti alla sostanza. Ho provato diverse volte a trovare libri decrepiti e non nel locale pattumiera del condominio ed è sempre stata una grande soddisfazione.
Sei molto oltre. Molto oltre tante cose, quindi mollo il colpo anch'io e passo la palla a chi riesce a seguirti. Ah, complimenti per il "posizionamento in classifica": l'uomo di marketing non muore mai, neanche a colpi di frecce al curaro.
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- rainbow83
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Questa precisazione vale anche per me...Vorrei precisare una cosa: come ha detto GaliAnna mi pare e non ricordo chi altri il giudizio sul libro una volta letto è ovviamente diversa da quando ho letto solo la trama. Diciamo che per un libro gratuito uno sfida di più la sorte, si prova a leggerlo anche se non sembra interessantissimo, mentre dovendoci spendere soldi si fa una scelta più oculata. Di certo il fatto di averlo trovato gratuitamente non rende il libro più bello...
La forma può influenzare al momento della "Scelta", ma non sull'opinione finale sul libro!!
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Scusa Winston, ma non posso che essere d'accordo con con Lizzy quando dice che quello che hai fatto tu non ha grosse differenze con il bookcrossing.O meglio non sono quelle che dici riporti......differenze sostanziali della mia operazione rispetto al BC...
Primo: sin dall'inizio ho scritto il racconto con la consapevolezza che lo avrei lasciato per strada.
Secondo: la quantità. Nel BC si lasciano generalmente poche copie di un libro. Io ne ho lasciate a centinaia in diversi punti. immagina un marciapiede completamente disseminato di piccoli libri neri.
Il fatto che tu il libro lo abbia scritto apposta per rilasciarlo, non può essere una differenza con il bc per il semplice fatto che il bc non si cura del contenuto del libro. Non sussiste il problema...
La quantità anch'essa non può essere una differenza, e lo dimostra il fatto che noi stiamo per rilasciare 1000 libri tutti insieme, e se non lo facciamo su un unico marciapiede è per scelta nostra. Certo non liberiamo 1000 libri al giorno, ma anche tu non credo che riempia marciapiedi ogni giorno!

Il fatto che poi il libro sia lo stesso e non libri diversi continua a non essere una differenza, perchè non c'è obbligo di libri diversi.
Però considerando che tu sei l'autore e l'editore del libro, come faccio a non dirti che la cosa mi sa di operazione commerciale??
Quindi se devo cogliere una differenza tra quello che facciamo noi e quello che hai fatto tu, forse sta nello spirito con cui si sono lasciati per strada dei libri!
Poi scusa, visto che ci fai tanti complimenti per quello che facciamo, e che sei il direttore di una rivista che comunque opera nell'ambito culturale, perchè non pubblichi un bell'articolo sul bookcrossing???:mrgreen:
Fare pubblicità a questa filosofia è sempre cosa buona e giusta!!

So many books, so little time...









