Bilbo, sotto spunto di Akela, poi ripreso anche da Doc, ha scritto:Cavolo, Akela! Questa l'avevo dimenticata! Anche il mio neurone, molto spesso, si dimentica se ha chiuso la macchina e mi fa tornare indietro a controllare.
si chiama
compulsività, non l'ho messa nei miei tic perchè è una "malattia nervosa".
una volta ho visto un documentario a proposito è per questo che "ne so così tanto", e anche perché "soffrendone" mi sono largamente informata.
si chiama malattia nervosa perché e' la prima a "venire" quando si è sotto stress o in periodo nero (calo di autostima, calo di concentrazione,...). ma è anche la prima ad "andarsene" (o comunque a essere controllata) quando l'umore migliora.
diciamo insomma che non è come l'onicofagia (mangiarsi le unghie o le cuticole) che fa piu' fatica a sparire perché diventa un meccanismo. la compulsività lo può diventare, ma è più facile che vengano messi in moto strumenti interni per controllarla.
dopo mesi e mesi passati a prendere alla mattina la metropolitana, fare due fermate e poi tornare indietro a controllare gas, finestre e porta (ovviamente tutte chiuse), dopo mesi e mesi passati svegliandomi nel cuore della notte, per rivestirmi e scendere a controllare che la macchina fosse chiusa (cosa che ovviamente era), ho finalmente trovato degli stratagemmi (non esistono soluzioni uguali per tutti, sono assolutamente individuali, in base alla persona) che mi danno la certezza di non aver scordato nulla.
per un bel po' di tempo (un annetto) non ho avuto questa forma di "compulsività", in questo ultimo periodo mi è tornata, quindi ho riattivato il mio meccanismo di controllo.
ad esempio, se sono da sola a uscire di casa quando ho chiuso la porta di casa mi infilo il portachiavi al collo (è uno di quelli con la "collana") e metto il cellulare in tasca, prendendolo dalla borsa. lo faccio quando sono ancora sullo zerbino. quando mi viene il dubbio (sempre dopo due fermate di metro o dopo un kilometro di traffico), controllo di avere il cellulare in tasca, le chiavi al collo e sono "tranquilla".
e' una gran fatica, ma le mie probabilità di arrivare in ufficio in orario sono aumentate.
(ho insegnato a un mio collega che temeva sempre di aver lasciato le luci accese in casa a non chiamare più il vicino per farglielo controllare, ma a trovare un meccanismo di controllo: dopo aver controllato tutta la casa spostava l'orologio dal polso destro a quello sinistro - dove lo porta abitualmente quindi rotrovando l'abitudine).
comunque state tranquilli ci sono compulsività e compulsività... in molti casi vengono controllate alla grande, così alla grande che poi diventano abitudini che ci si porta dietro anche quando non si soffre più di fenomeni compulsivi.
baci psicotici, Auro
"Quando il mammifero è ciò che ti resta di me. A corpo libero, in tutto l’istinto che c’è. Solo un mammifero è ciò che ora cerco da te. Vivo compulsivo e senza più gravità." Mammifero, Subsonica
ps. non ho studiato niente di psicologia, quindi non sono una fonte di saggezza,

ma credo di aver avuto almeno una volta nella vita tutti i sintomi da esaurimento nervoso (dall'infanzia all'età adulta, essendo da sempre esaurita - tranne brevi periodi) e quindi ho anche cercato di trovare "vie di fuga" per (con)vivere meglio...
