Si.Quando gli sparano addosso?

Se l'aggressore è armato ma scappa non devi sparargli.
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trlasciando il "minacciando qualcuno della mia famiglia" per cui penso che cercherei di difendere me e i miei cari persino a morsi, che cosa può essere il qualcosa per cui ho lavorato una vita?ma se volesse portarmi via qualcosa per cui ho lavorato una vita, minacciando magari anche qualcuno della mia famiglia... non credo che ne uscirebbe illeso
Credo che anche nel nostro paese e nei paesi più ricchi del nostro si vada incontro a forme di "comunità fortezze". Forse il filo spinato è solo sostituito dalle telecamere a circuito chiuso.johnnyfichte ha scritto:Nei paesi dove le differenze sono più ingiuste e drammatiche che nel nostro si vedono le case benestanti circondate di filospinato, muri alti 4 metri e guardate a vista da eserciti privati ben addestrati.
Ho l'impressione che, sul breve periodo, far leva sulla (in)sicurezza sia ben più vantaggioso per chi si trova nell'incapacità di gestire fenomeni ben al di sopra dei confini nazionali. Diventa un modo per dimostrare di esercitare ancora una forma di controllo sulla realtà.johnnyfichte ha scritto:La chiave è nell'inutile e ingiusto divario nell'accesso ai diritti basilari come salute, istruzione e lavoro. Ma come mai nessuno ne parla ?
Cardinale Ruini a parte, mi sciocca un po' il fatto che sembrerebbe che tutto quello su cui stiamo discutendo in realtà non sia vero dato che non sarebbe cambiato nulla. Cioè, tutto 'sto cancan sarebbe solo una manovrina pre-elettorale senza fondamento (da entrambe le parti) e siam stati tutti turlupinati?Non ho né letto né ascoltato alcuna dichiarazione da parte del Cardinale Ruini a commento dell’approvazione della legge sulla legittima difesa, che mi appare piuttosto in contrasto con i principi della dottrina cristiana. E se anche qualche commento lo ha fatto, ha parlato a bassa voce. Mi interesserebbe conoscere il suo parere sulla legge in sé, sull’apparente silenzio o disinteresse del cardinale, che in molte altre occasioni ha dato prova di straripante loquacità e, infine, sul mio maligno sospetto: il cardinale, iniziata la campagna elettorale, non si cura più di salvare le apparenze di equidistanza fra i due schieramenti e non esita a chiudere un occhio su aberrazioni di questo tipo pur di non intralciare la possibile rimonta della Cdl.
Stefano Mazza, Vercelli
Caro Mazza,
risponderò anzitutto al suo quesito sulla legge. Lei ricorda certamente che la Lega si è sempre accreditata come la migliore interprete della paura e della rabbia che esplodono soprattutto in quelle zone dell’Italia settentrionale dove i furti in villa, le rapine in banca e l’assalto ai negozi vengono considerati una intollerabile minaccia alla vita civile. Temo che altri partiti politici non si siano resi conto del sentimento d’indignazione e frustrazione che si diffonde in una parte della società lombarda e veneta ogniqualvolta un tabaccaio o un gioielliere vengono inquisiti o processati per avere reagito con un colpo di pistola all’aggressione di un ladro. La Lega si è impadronita di questi sentimenti, li ha coltivati ed esasperati, e ha approfittato della fine della legislatura (un periodo in cui tutti cercano d’incassare qualcosa di cui vantarsi con il proprio elettorato) per ottenere il rafforzamento dell’art. 52 del codice penale. Ma siamo davvero certi che la legge abbia radicalmente trasformato il principio giuridico della legittima difesa?
La vecchia legge prevedeva che l’uccisore del ladro dimostrasse la proporzione tra l’offesa ricevuta e l’entità dell’azione difensiva. Oggi quell’obbligo sembra essere eliminato da questa modifica: «Nei casi previsti dall’articolo 614, primo e secondo comma, sussiste il rapporto di proporzione di cui al primo commadel presente articolo se taluno legittimamente presente in uno dei luoghi ivi indicati usa un’arma legittimamente detenuta o altro mezzo idoneo al fine di difendere: a) la propria o altrui incolumità; b) i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d'aggressione».
Non sarà più necessario quindi, per colui che si difende con un’arma, provare l’esistenza della proporzione fra offesa e difesa. Ma dovrà pur sempre dimostrare che vi è stata aggressione. Mi è parsa molto convincente a questo proposito l’intervista che l’avvocato Giulia Bongiorno ha dato a Francesco La Licata per La Stampa del 28 gennaio.
L’opinione dell’avvocato Bongiorno, divenuta molto nota per la difesa del Senatore Andreotti nei processi degli scorsi anni, ha detto: «La mia opinione è che si sta facendo tutto questo gran baccano per nulla. Nel senso che nulla dà il diritto di sparare a un intruso.
Ci si può difendere anche sparando, ma solo se l’intruso sta aggredendo». E che cosa accadrà, chiede La Licata, «se ci si trova di fronte a un ladro che ha già scardinato la porta di casa ed è entrato?». A questa domanda Giulia Bongiorno ha risposto: «Anche in questo caso, non è automatica l’accusa di aggressione.
Perché se il ladro non ha messo in atto gesti di violenza siamo ancora in presenza di violazione del domicilio o scasso. Anche con questa legge».
Ma allora, si chiederà lei, perché tutto questo baccano?
Forse perché il partito di Bossi aveva un forte interesse a rivendicare un grande successo e l’opposizione, dal canto suo, aveva altrettanto interesse a denunciare il pericolo di un «Far West italiano». Diventa più facile, a questo punto, comprendere perché il cardinale Ruini non abbia fatto, per quanto io sappia, alcuna dichiarazione. Forse è convinto, anche lui, che non valga la pena di indignarsi per una legge che continua a esigere una reazione non sproporzionata al pericolo.
Non vuol dire che ci sia un'aggressione in atto, né che sia stato messo in atto un gesto di violenza come dice l'avv. Buongiorno....e vi è pericolo d'aggressione
- Ladro, molla quella collana! -usa un’arma (...) al fine di difendere i beni propri o altrui, quando non vi è desistenza e vi è pericolo d'aggressione».
Significa che ti pigli la responsabilità piena di quello che fai . Poi le forze dell'ordine indagano e soprattutto è il magistrato che alla fine decide .Cosa significa "pericolo di aggressione"?