-gioRgio- ha scritto: Ma ancora non riesco a capire dove sia l'ingerenza quando la Chiesa dia indicazioni di vita morale.
Se si limitasse a questo sarebbe una corrente di pensiero , legittimata in tutto e per tutto .
Ma , inutile nasconderlo , la Chiesa è anche , e spesso soprattutto , un movimento d’opinione che fa
politica .
E quindi come tale deve confrontarsi con chi la pensa diversamente , subire la lotta , politica , dell’avversa parte e accettare le regole della dialettica politica ; e tutto ciò dovrebbe avvenire senza nascondersi dietro ad un presunto obbligo morale o spirituale verso i propri fedeli : chi fa politica , soprattutto in democrazia , è perfettamente conscio che le proprie scelte , giuste o sbagliate che siano , limiteranno la libertà della parte avversa . O viceversa dovrà sottostare alle scelte della maggioranza contraria .
[Una piccola chiosa , solo per stimolare le menti cattoliche : Dopo la caduta dello Stato Pontificio si da il caso che la chiesa cattolica abbia firmato due soli concordati con lo stato laico , e mentre al governo c’erano due personaggi poi assai discussi : Benito Mussolini e Bettino Craxi ]
liberliber ha scritto: che importa a un non cattolico se i cattolici possono o meno fare sesso e con quali sistemi per evitare le gravidanze?
Nulla . Se ci si limitasse ad un’opinione . Ma quando poi si passa all’azione si fa politica .
Il clero che invita a non andare a votare per un referendum fa azione politica . E se secondo me ne ha tutto il diritto , nonostante non sia il suo compito fondamentale .
La chiesa deve però sottostare alle regole della lotta politica , accettando di poter essere criticata nelle sue direttive da chiunque la pensi diversamente , e non sottraendosi a tutto questo con la propria interpretazione della morale cristiana . La dottrina cattolica deriva da quest’ultima ma sarebbe assai più corretto non usarla per fini politici .
Per quanto riguarda la domanda in se , voglio solo ricordare che sugli anticoncezionali la chiesa ha da sempre giocato un ruolo politico ; esempio di clamorosa sfrontatezza fu quando l’allora ministro della sanità Carlo Donat Cattin , un democristiano DOCG , accogliendo in pieno le direttive cattoliche mandò a tutte le famiglie italiane la famosa
epistola in cui si diceva che per combattere l’AIDS si consigliava l’astinenza sessuale piuttosto che l’orrido uso del preservativo .
La chiesa cattolica fa lobbyng su tutto quanto non si attiene alla propria dottrina . E quindi chi la pensa diversamente da questa dottrina ha il sacrosanto diritto di criticarla .
La politica , come è stato rimarcato mi pare da Akela , è confronto di opinioni . Perché la chiesa dovrebbe sottrarsene ? per quale ordine superiore non deve accettare che si critichi le direttive ai suoi fedeli sugli anticoncezionali ? La traduzione letterale di “crescete e moltiplicatevi “ – peraltro nemmeno contenuta nel Vangelo – si vede proprio cosa sta causando nell’Africa Nera : carestia e fame . Non sarebbe meglio
salvarli dalla virulenza demografica adottando una politica di regolazione delle nascite incruenta e consapevole , piuttosto che predestinare milioni di africani ad una vita che quando ti va bene è affidata agli aiuti umanitari occidentali o alla guerra civile perenne , quando ti va male crepi in fretta di fame e malattie ? In India è stato fatto ed ha ottenuto risultati notevoli per milioni di indigenti ( anche se spesso con metodi alquanto discutibili ).
Senza tirare in ballo l’obiezione di coscienza di dottori e farmacisti che si definiscono cattolici - mi sembra sufficientemente chiaro che quando un prete lecitamente consiglia ad una coppia di non usare il preservativo sta in qualche modo influenzando la società a cui appartiene questa coppia . Se non altro perché i comportamenti che essa adotterà avranno conseguenze serie sia sulla propria condizione sociale- e qui son fatti loro - , ma anche sulla sanità pubblica , sulla spesa sociale e sull’andamento demografico dello stato in cui vivono .
Allora quando un laico o un cristiano accorto criticherà lecitamente queste direttive , non lo starà facendo per criticare il comportamento sessuale di questa coppia ma per le conseguenze che questo comportamento potrebbe avere sulla vita di tutti quanti formano la stessa società civile .
Ciò che personalmente detesto è l’uso che del sacro fa la chiesa per legittimare la propria dottrina di etica comportamentale , uso degli anticoncezionali compreso .
La critica alla dottrina cattolica è una critica politica . E , come è tipico della politica , le direttive del clero contengono contraddizioni , sottigliezze , incongruenze , merchandising sublimale e spirito parrocchiale , e via dicendo .
Nessuno mai si sognerebbe di criticare la morale cristiana , sarebbe insensato a livello politico, ma chiunque si deve permettere di criticare l’elaborazione che la chiesa ne da nella sua dottrina , in particolare quando essa influenza la vita politica dei propri fedeli.
Se si ammette che la chiesa fa politica bisogna accettare le voci anticlericali . E perciò non c’è da meravigliarsi che si levino critiche alle direttive dell’azione cattolica .
Senza mai dimenticare che la politica è sì confronto di opinioni ma è anche esercizio del potere . Temporale .
Si abbraccia un'ombra e si ama un sogno. (Soderberg)
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