Negli orrori di una guerra civile, con gli occhi di due ragazzi che hanno visto morire i genitori vittime di una esecuzione sommaria da parte della milizia e che riescono a ritardare la propria sorte funesta fingendosi morti in mezzo ai cadaveri del padre e della madre, ciò a cui si assiste è il racconto di pochi giorni densi di orrore e di terrore. In un clima così angoscioso da rendere davvero pesante, quasi fisicamente, la lettura, che si sviluppa nel cupo alternarsi dei turni di guardia, nella ricerca ossessiva di possibili vie di scampo e nella incredulità dei due protagonisti per le proprie reazioni emotive, sempre in bilico sul baratro che segna il confine tra il fidarsi e il non fidarsi, degli altri ma anche di se stessi.
Senza alcuna speranza, senza la possibilità di uno spazio qualsiasi, nemmeno illusorio, per l’ottimismo: una lettura troppo cupa e angosciosa, almeno per i miei gusti, perché (forse come meccanismo inconscio di autodifesa) mi sono sentita osservatrice distaccata di tanto orrore piuttosto che partecipe ed emotivamente coinvolta.
"Con gli occhi asciutti" - Arnaud Cathrine
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S. Bersani, Pacifico, F. Guccini - Le storie che non conosci (Io leggo perchè - 23 aprile 2015)
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