
Da troppo tempo ho fra le mani Gli anni della nostalgia del grande Oe, premio Nobel 1994 e confesso che questo libro, che pure trovo incantevole, non riesce a catturarmi come Il grido silenzioso. Qualcuno che l'abbia letto può dirmi se per caso si è abbassata la mia soglia di sensibilità letteraria oppure se davvero il romanzo, per metà autobiografico, è greve e prolisso come appare a me? Penso che appena l'avrò terminato lo libererò.
Ciao da Lisa

Ragazzi, vogliono spegnerci il cervello: non lasciamoglielo fare. Go on!