"La meglio gioventù" (M.T. Giordana)
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"La meglio gioventù" (M.T. Giordana)
Da un film che dura sei ore (digeribili in tre più tre, per chi non è fanatico di Kurosawa e viaggia su altri livelli), ci si aspetta ragionevolmente molto.
Soprattutto ci si aspetta molto se questo film parla dell'Italia dagli anni sessanta ad oggi, attraversando i momenti topici della nostra memoria a breve termine: il '68 e annessi, i "bui anni '70", l'Arno, e poi tutto il resto (è mancata una sola cosa che sinceramente mi aspettavo, ma non vi dirò cosa...)
E..quindi?Com'era?Che dici, vado a vederlo?
Secondo me sì. Non dovete pensare ad un film che svisceri i movimenti e le pulsioni a livello nazionale, anzi spesso a cose che hanno segnato l'immaginario collettivo non si dà poi più di tanta importanza. Ma...ma c'è un però.
E' che il regista è riuscito ad ambientare un tessuto familiare dipanandolo nel tempo. Attenzione: non è il racconto di quegli anni, è il racconto di questo insieme di persone attraverso gli anni. E' il tentativo di far vedere come gli strappi del cuore attraverso la seconda metà del nostro secolo influenzino i sentimenti e i rapporti a lungo e medio termine.
Insomma, non vi aspettate nulla di politico, ma se volete qualche spunto per riflettere sui cuori di chi vi circonda, andateci. Forse capirete perchè avete conosciuto molti tipi nevrotici e ancora adesso loro hanno comportamenti che non capite...( dottoressa: "ma..è come interpretare dei geroglifici.." dottore: "sì, e infatti con pazienza ci siamo riusciti,no?").
Nota bella e brutta insieme:
almeno il 70% degli spettatori erano ultraquarantenni. Bella perchè sono contento, all'uscita tutti erano sereni, non ho sentito nessuno dire "non era così" o cose del genere. Brutta perchè da persone della mia età mi sarei aspettato una pertecipazione molto più massiccia. Durava sei ore? E' vero. Bisognava vederlo quindi in DUE giorni e riservarsi DUE pomeriggi/sere? Vero.
E allora qual'è il prezzo della nostra memoria e dei nostri sentimenti?
Non vi ammorbo con Santayana (che adesso qui verrebbe spontaneo citare), l'unica cosa che vi dico è: per favore, andateci. A me non è piaciuto un'esagerazione sapete...ma andateci, se c'è un modo intelligente in cui potete spendere la banconota che prima avevate in mano, forse è questo.
Ciao,
Matteo
Soprattutto ci si aspetta molto se questo film parla dell'Italia dagli anni sessanta ad oggi, attraversando i momenti topici della nostra memoria a breve termine: il '68 e annessi, i "bui anni '70", l'Arno, e poi tutto il resto (è mancata una sola cosa che sinceramente mi aspettavo, ma non vi dirò cosa...)
E..quindi?Com'era?Che dici, vado a vederlo?
Secondo me sì. Non dovete pensare ad un film che svisceri i movimenti e le pulsioni a livello nazionale, anzi spesso a cose che hanno segnato l'immaginario collettivo non si dà poi più di tanta importanza. Ma...ma c'è un però.
E' che il regista è riuscito ad ambientare un tessuto familiare dipanandolo nel tempo. Attenzione: non è il racconto di quegli anni, è il racconto di questo insieme di persone attraverso gli anni. E' il tentativo di far vedere come gli strappi del cuore attraverso la seconda metà del nostro secolo influenzino i sentimenti e i rapporti a lungo e medio termine.
Insomma, non vi aspettate nulla di politico, ma se volete qualche spunto per riflettere sui cuori di chi vi circonda, andateci. Forse capirete perchè avete conosciuto molti tipi nevrotici e ancora adesso loro hanno comportamenti che non capite...( dottoressa: "ma..è come interpretare dei geroglifici.." dottore: "sì, e infatti con pazienza ci siamo riusciti,no?").
Nota bella e brutta insieme:
almeno il 70% degli spettatori erano ultraquarantenni. Bella perchè sono contento, all'uscita tutti erano sereni, non ho sentito nessuno dire "non era così" o cose del genere. Brutta perchè da persone della mia età mi sarei aspettato una pertecipazione molto più massiccia. Durava sei ore? E' vero. Bisognava vederlo quindi in DUE giorni e riservarsi DUE pomeriggi/sere? Vero.
E allora qual'è il prezzo della nostra memoria e dei nostri sentimenti?
Non vi ammorbo con Santayana (che adesso qui verrebbe spontaneo citare), l'unica cosa che vi dico è: per favore, andateci. A me non è piaciuto un'esagerazione sapete...ma andateci, se c'è un modo intelligente in cui potete spendere la banconota che prima avevate in mano, forse è questo.
Ciao,
Matteo
"Non hai veramente capito qualcosa finché non sei in grado di spiegarlo a tua nonna" (A. Einstein)
"Di tutto ciò di cui non si può parlare, si deve tacere" (L. Wittgenstein)
"Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto, io sono orgoglioso di quelle che ho letto" (J.L.Borges)
La mia pagina utente su Wikipedia
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"Che altri si vantino delle pagine che hanno scritto, io sono orgoglioso di quelle che ho letto" (J.L.Borges)
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bellissimo
Per quanto mi riguarda ho trovato la prima parte splendida.
3 h che, alla fine, mi sono sembrate, nonostante gli argomenti trattati, quasi leggere.
Gli attori mi sono sembrati superbi senza eccezioni.
Un grande prova di cinema italiano, alla faccia di tutti i Muccino banalotti ed insignificanti che pensano di interpretare ogni volta in modo perfetto la nostra società.
La regia è assolutamente perfetta, così come perfetta mi pare la sceneggiatura.
Avrei preferitofosse proiettato, per i maniaci del cinema come me, per 6 ore di fila, al massimo con 15 minuti di stacco tra la prima e la seconda parte.
Giordana non delude mai.
Ho ancora nella mente e nel cuore "I cento passi".
Attendo con ansia di vedere anche il "secondo atto"...
Anche ieri sera la sala era gremita di cinquantenni ma di pochi trentenni.
La cosa ha lasciato male anche me.
Ogni volta che vado a vedere una mostra o un film impegnato ho la stessa sensazione di indifferenza nei confronti di determinate tematiche da parte dei miei coetanei...
3 h che, alla fine, mi sono sembrate, nonostante gli argomenti trattati, quasi leggere.
Gli attori mi sono sembrati superbi senza eccezioni.
Un grande prova di cinema italiano, alla faccia di tutti i Muccino banalotti ed insignificanti che pensano di interpretare ogni volta in modo perfetto la nostra società.
La regia è assolutamente perfetta, così come perfetta mi pare la sceneggiatura.
Avrei preferitofosse proiettato, per i maniaci del cinema come me, per 6 ore di fila, al massimo con 15 minuti di stacco tra la prima e la seconda parte.
Giordana non delude mai.
Ho ancora nella mente e nel cuore "I cento passi".
Attendo con ansia di vedere anche il "secondo atto"...
Anche ieri sera la sala era gremita di cinquantenni ma di pochi trentenni.
La cosa ha lasciato male anche me.
Ogni volta che vado a vedere una mostra o un film impegnato ho la stessa sensazione di indifferenza nei confronti di determinate tematiche da parte dei miei coetanei...
Non esitate, andate
E' uno dei film più straordinari che abbia mai visto.
Tutti ma proprio tutti gli attori sono bravisissimi e ogni personaggio ha un proprio "spessore" e una forte presenza.
E' ambientato in città diverse d'Italia, così alla fine ognuno ritrova un po' della sua città. Ed attraversa un arco temporale così lungo che tutti si sentono coinvolti da uno o più dei fatti di cronaca (a seconda dell'età) raccontati.
Siete in dubbio per le sei ore? Sappiate che alla fine del primo atto si dice "non vedo l'ora di vedere il secondo"; alla fine del secondo "peccato sia finito".
Dovrebbe essere trasmesso in TV questo inverno (in tre o sei puntate), ma così credo perderà molto.
Vi consiglio di vederlo nell'arco di un week end, vi sentirete di famiglia!!
Tutti ma proprio tutti gli attori sono bravisissimi e ogni personaggio ha un proprio "spessore" e una forte presenza.
E' ambientato in città diverse d'Italia, così alla fine ognuno ritrova un po' della sua città. Ed attraversa un arco temporale così lungo che tutti si sentono coinvolti da uno o più dei fatti di cronaca (a seconda dell'età) raccontati.
Siete in dubbio per le sei ore? Sappiate che alla fine del primo atto si dice "non vedo l'ora di vedere il secondo"; alla fine del secondo "peccato sia finito".
Dovrebbe essere trasmesso in TV questo inverno (in tre o sei puntate), ma così credo perderà molto.
Vi consiglio di vederlo nell'arco di un week end, vi sentirete di famiglia!!
Be always like the sea that smashing against the rocks always find the strenght to try again
Giordana non mi ha tradito,ho visto finalmente anche la II parte. Dopo il capolavoro de "I cento passi" anche questo è stato per me un gran bel film!
Devo dire che secondo me le sei ore divise in due rappresentano 2 diversi film: il primo più storico-sociale il secondo più intimista.
Alla fine della prima parte mi aveva moltro colpito questa lettura, reale, delle diverse strade che si possono imboccare pur proveniendo da un medesimo vissuto:
dal rampante funzionario di B.d'I all'operaio di Fiat fino alla scelta dell'eversione con le Brigate Rosse.
Si può dire che nella seconda parte le vicende private, a tratti laceranti, dei diversi protagonisti siano una diretta conseguenza dell'impegno vissuto negli anni della gioventù ma potrebbero essere due film separati.
La figura di Matteo mi ha turbato molto e non solo per la straordinaria bellezza
Il buon cinema non delude mai.
ciao
Devo dire che secondo me le sei ore divise in due rappresentano 2 diversi film: il primo più storico-sociale il secondo più intimista.
Alla fine della prima parte mi aveva moltro colpito questa lettura, reale, delle diverse strade che si possono imboccare pur proveniendo da un medesimo vissuto:
dal rampante funzionario di B.d'I all'operaio di Fiat fino alla scelta dell'eversione con le Brigate Rosse.
Si può dire che nella seconda parte le vicende private, a tratti laceranti, dei diversi protagonisti siano una diretta conseguenza dell'impegno vissuto negli anni della gioventù ma potrebbero essere due film separati.
La figura di Matteo mi ha turbato molto e non solo per la straordinaria bellezza

Il buon cinema non delude mai.
ciao
Il mio presente è ancora pieno e i giorni, le ore,
non sono bastanti per dare ancora.
Amo la gente e gioisco quando posso scambiare una stretta di mano.
"Mi chiamo Libertà" di Libertà Maggetti
Un giorno trascorso senza un sorriso è un giorno sprecato - Marcela Serrano
non sono bastanti per dare ancora.
Amo la gente e gioisco quando posso scambiare una stretta di mano.
"Mi chiamo Libertà" di Libertà Maggetti
Un giorno trascorso senza un sorriso è un giorno sprecato - Marcela Serrano
Noi (Zap ed io) siamo andati a vederlo il giorno 15 agosto!!! Sì, per Ferragosto...ci sembrava un po' una pazzia, ma il cinema era affollatissimo!
L'abbiamo visto tutto di fila, SEI ORE il pomeriggio di Ferragosto in cinema...il più piacevole ferragosto negli ultimi anni.
Il film è molto bello, ricco di profondi sentimenti, i personaggi non sono banali o scontati, e c'è un giusto equilibrio fra le storie personali e quelle collettive.
Vedetevelo! Merita!
ciaoooo,
LellaTs.
L'abbiamo visto tutto di fila, SEI ORE il pomeriggio di Ferragosto in cinema...il più piacevole ferragosto negli ultimi anni.
Il film è molto bello, ricco di profondi sentimenti, i personaggi non sono banali o scontati, e c'è un giusto equilibrio fra le storie personali e quelle collettive.
Vedetevelo! Merita!

ciaoooo,
LellaTs.
- Kiarina
- Corsaro Nero
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- Iscritto il: dom apr 27, 2003 1:35 pm
- Località: modena
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Da dicembre sino ad oggi mi è capitato di vedere molti film bellissimi, ma nessuno ha saputo coinvolgermi ed emozionarmi come "La meglio gioventù". Il miglior film dell'ultimo anno e oltre, secondo me e soprattutto secondo l'Accademia del Cinema Italiano che ieri sera ha assegnato i David di Donatello.
Marco Tullio Giordana ha portato a casa anche il premio per la miglior regia, nonchè il David per miglior produzione, montaggio, suono e sceneggiatura.

Marco Tullio Giordana ha portato a casa anche il premio per la miglior regia, nonchè il David per miglior produzione, montaggio, suono e sceneggiatura.

Ero fortunato ad avere ancora mia madre che, occupandosi di me, mi permetteva di protrarre l'adolescenza. Molto fortunato. Ero nato con la camicia: tanto valeva che me la stirasse. (Il conto dell'ultima cena-Andrea Pinketts)
"Sono un clown e faccio raccolta di attimi." (Opinioni di un clown, Boll)
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- Spugna
- Messaggi: 31
- Iscritto il: gio ago 28, 2003 7:24 pm
E' stato un film che mi ha deluso terribilmente.
La storia d'Italia è sviscerata, come è ovvio per un film prodotto per la Rai, ad uso e consumo dell'italiano medio, scegliendo le soluzioni più semplici e proponendo una morale buonista e accomodante, in cui nonostante gioe e dolori, passioni e tensioni socio/politiche alla fine tutto vira per il verso giusto e tutti si vogliono bene.
Pessimo.
Aveva ragione F. Rosi quando diceva che per un buon film storico ci vogliono almeno 10 anni di lavorazione.
L'Heimat di Edgar Reisz ne è un esempio.
La storia d'Italia è sviscerata, come è ovvio per un film prodotto per la Rai, ad uso e consumo dell'italiano medio, scegliendo le soluzioni più semplici e proponendo una morale buonista e accomodante, in cui nonostante gioe e dolori, passioni e tensioni socio/politiche alla fine tutto vira per il verso giusto e tutti si vogliono bene.
Pessimo.
Aveva ragione F. Rosi quando diceva che per un buon film storico ci vogliono almeno 10 anni di lavorazione.
L'Heimat di Edgar Reisz ne è un esempio.
- Babette
- Olandese Volante
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- Iscritto il: lun ago 18, 2003 11:42 pm
- Località: Firenze, da sempre ma non per sempre
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Sono d'accordo sul fatto che la prima parte "tenga meglio" della seconda..ma secondo me non è una questione di ritmo. Ciò che mi ha in qualche modo "infastidita" è che il fatto di voler ricondurre tutto per forza nell'alveo di una stessa famiglia ha in qualche modo falsato la percezione di ciò che veniva raccontato.
Intendo dire ad esempio: il fatto che la terrorista sia incaricata dell'uccisione di un cognato e che al tempo stesso l'altro cognato poliziotto sia incaricato di arrestare lei...o altre vicende simili mi hanno fatto "perdere" proprio quella che ritenevo essere l'essenza della prima parte: ovvero che in quegli anni, il terrorismo e soprattutto il proprio atteggiamento verso il terrorismo, erano di per sè sufficienti a mettere persone della stessa famiglia su rive diverse del fiume. E' questa cosa forse che genera un po' quel clima che alcuni hanno definito da fiction
Nonostante questo il film di Giordana rimane uno specchio, anche se l'immagine che rimanda è meno nitida di quella assolutamente priva di sbavature che è riuscito a creare con I cento passi.
detesto arrovellarmi...e son passati mesi da quando l'ho visto


Sono d'accordo sul fatto che la prima parte "tenga meglio" della seconda..ma secondo me non è una questione di ritmo. Ciò che mi ha in qualche modo "infastidita" è che il fatto di voler ricondurre tutto per forza nell'alveo di una stessa famiglia ha in qualche modo falsato la percezione di ciò che veniva raccontato.
Intendo dire ad esempio: il fatto che la terrorista sia incaricata dell'uccisione di un cognato e che al tempo stesso l'altro cognato poliziotto sia incaricato di arrestare lei...o altre vicende simili mi hanno fatto "perdere" proprio quella che ritenevo essere l'essenza della prima parte: ovvero che in quegli anni, il terrorismo e soprattutto il proprio atteggiamento verso il terrorismo, erano di per sè sufficienti a mettere persone della stessa famiglia su rive diverse del fiume. E' questa cosa forse che genera un po' quel clima che alcuni hanno definito da fiction

Nonostante questo il film di Giordana rimane uno specchio, anche se l'immagine che rimanda è meno nitida di quella assolutamente priva di sbavature che è riuscito a creare con I cento passi.
Sembra impossibile ma visto dal vivo non è niente di cheFloreana ha scritto:La figura di Matteo mi ha turbato molto e non solo per la straordinaria bellezza

Matteo- ha scritto:(è mancata una sola cosa che sinceramente mi aspettavo, ma non vi dirò cosa...)



Un libro dovrebbe essere una sfera di luce nelle mani di chiunque (Ezra Pound)
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- Spugna
- Messaggi: 21
- Iscritto il: gio apr 01, 2004 11:22 am
- Località: Roma
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esiste il DVD??
Esiste il DVD ....SE C'è ME LO FATE SAPERE!???? 

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- Spugna
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- Iscritto il: dom giu 08, 2003 6:42 pm
- Località: Va-MI continuamente su e giù
IL regista cura molta la prima parte (dal punto di vista storico) perchè è la parte che storicamente gli sta più a cuore -scusate il bisticcio di parole.
Nella seconda lascia spazio ai personaggi, alle loro storie (che per forza di cose si devono continuamente intrecciare tra loro e nei grandi avvenimenti della vita del paese, altrimenti verrebbe meno il senso del film), storie che si fanno "personali" a scapito della "Storia" che rimane sullo sfondo sempre più evanescente. Ma si sa che MTG non è interessato a raccontare storie di questi anni, bensì quelle delle sua gioventù: è un film irruente e vitalistico nella prima parte che si acquieta con lo scorrere, e che diventa ottimista per "dovere d'anzianità".
Così l'ho visto io, almeno.
Nella seconda lascia spazio ai personaggi, alle loro storie (che per forza di cose si devono continuamente intrecciare tra loro e nei grandi avvenimenti della vita del paese, altrimenti verrebbe meno il senso del film), storie che si fanno "personali" a scapito della "Storia" che rimane sullo sfondo sempre più evanescente. Ma si sa che MTG non è interessato a raccontare storie di questi anni, bensì quelle delle sua gioventù: è un film irruente e vitalistico nella prima parte che si acquieta con lo scorrere, e che diventa ottimista per "dovere d'anzianità".
Così l'ho visto io, almeno.
Che ne faccio di me a mezzanotte? Dove mi nascondo da me stesso?