Questo è uno di quei film che, "a caldo", non sapresti se consigliare o meno. Una di quelle pellicole per cui rimani letteralmente interdetto e che, in prima analisi, potrebbero liquidarsi velocemente così: "Si... si, carino, ma un po' irrisolto, quasi raffazzonato." Invece, giorno dopo giorno, comincia a "fermentare" liberando le proprie "molecole" nel sangue.
Atmosfera lievemente kieslowskiana, pedinamenti, inseguimenti del cuore, attimi, silenzi. Forse, il punto debole sono i dialoghi (un po' troppo "telefonati"), ma non fa niente. Solo al mattino dopo, avendoci dormito su, cominci ad accorgerti che questo film è davvero un piccolo gioiello, ma soprattutto che Barbora Bobulova (la protagonista) è semplicemente perfetta, magnifica. La sua inquietudine s'infila dappertutto. Te la senti addosso, ti ammalia, ti avvolge come l'enorme sciarpa che le copre perennemente lo splendido viso. Non lasciatevelo scappare.
"La spettatrice" (Paolo Franchi)
Moderatori: Gjko, etnagigante
"La spettatrice" (Paolo Franchi)
"Non l'amore ma i suoi dintorni valgono la pena." (Fernando Pessoa)