[post concerto] Peter Gabriel

Qui si favella di teatro d'ogni genere, opera, operetta e musical, concerti classici e rock, qualche balletto e pure qualche mostra - grazie a Keoma per il nome e la descrizione di quest'area.

Moderatore: Marcello Basie

Rispondi
Avatar utente
-gioRgio-
moderatore
Messaggi: 4347
Iscritto il: gio nov 21, 2002 8:37 am
Località: Roma
Contatta:

[post concerto] Peter Gabriel

Messaggio da -gioRgio- »

Peter Gabriel,
Fiesta!
Roma
8 luglio 2004

Dunque ci si vede alle sette e mezza in quel di Piazza Bologna. Lo so, magari e' un po' troppo tardi se e' vero che il concerto comincia alle nove, ma vabbe'... Ripetiamo questo mantra incessantemente nell'ora e mezza in cui rimaniamo imbottigliati in macchina prima nel traffico cittadino e poi nella fila per arrivare al famigerato "Fiesta!", dove avra' luogo il concerto. Si mormora che Fiesta! abbia provveduto, quest'anno, ad un parcheggio con uscite su ambo i lati - ci ritroviamo in un budello lungolungolungo e pieno di macchine, alla fine sbuchiamo in un pratone dall'aria familiare... abbiamo parcheggiato all'interno della pista dell'ippodromo! Morale, alle nove e venti - dopo altra fila ai cancelli - arriviamo al luogo del concerto. Pensiamo di salire sulle gradinate ma - stupore! - ci accorgiamo che il palco e' montato *a lato*, e quindi chi comunque ha gia' saturato quei posti dovra' sedere "di sguincio" per vedere il concerto. Vabbe', scendiamo nella cosiddetta arena. E, stranamente data l'ora, procediamo abbastanza avanti finche' non ci areniamo contro una muraglia umana. Una vera muraglia umana, una muraglia alta! Gia', perche' gli astuti organizzatori non hanno tenuto conto del piccolo e trascurabile dettaglio che il terreno e ' *in salita* verso il palco. Cosi', ammucchiati in piedi come sardine, si cerca di indovinare un qualcosa di infilata tra una testa, un collo ed un ciuffo di capelli - naturalmente in perenne dondolio. Cosi' passera' tutto il concerto, per la modica cifra di 20 euro piu' prevendita piu' box-office. Questo per spiegare come si possa rovinare, ammazzare, guastare un concerto davvero splendido. Lui entra e intona "Here comes the flood" accompagnandosi col piano elettrico, e riscopri la sua voce graffiante intoccata, o forse addirittura migliorata con gli anni. Lo stomaco ripercorre gli oltre trent'anni di carriera e riscopre il piacere intenso che sa darti questo musicista eccellente. La band e' grandissima ed estremamente affiatata - vecchie conoscenze al basso ed alla chitarra solista, grande batteria, una giovane promessa italoamericana alle tastiere il tutto completato da chitarra ritmica e dalla figlia di Peter come corista - le sonorita' stratosferiche, davvero un impianto eccellente che rilascia un suono pulitissimo che fisicamente ti fa spostare per la potenza di basso e batteria, nonostante la massa umana che dovrebbe attenuare le onde di pressione.
In un italiano non troppo atroce Gabriel ci introduce i suoi brani piu' belli, quasi tutti, non il solito concerto dove l'ultimo album la fa da padrone. Cosi' ecco "Secret world", "Red rain", "Downside up" e molte, molte altre, fino alle apoteosi finali di "Sledgehammer" e "Biko".
Peccato. Scivoliamo via attraverso i tristissimi stand di "Fiesta!" e nella incredibilmente breve fila per uscire con l'auto (solo una ventina di minuti) con questo magone addosso, di quello che avrebbe potuto essere e non e' stato.
-gioRgio-

"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
Rispondi