Rapido resoconto dell'aperitivo misterioso.
Complimenti al parrucchiere per l'idea di pubblicare a proprie spese dei libri, e cercare di sfatare qualche luogo comune.
Meno complimenti invece alla sua pettinatura: anche se ho bisogno di una buona rasata, vedendolo ho sperato che non avessero accolto il suggerimento di Keoma.

E per fortuna è andata bene.
Il locale è dietro i Magazzini Generali, decisamente fighetto.
L'orario delle 20.30 non era l'inizio dell'evento, ma proprio l'orario di apertura: la cosa ha permesso a me e Liberliber di restare una ventina di minuti fuori a sfamare nugoli di simpatiche zanzare per nulla spaventate dalla presenza dell'uomo nei loro territori abituali, però anche di individuare altre 5 o 6 persone chiaramente attirate dal tema del Bookcrossing, come noi arrivate in anticipo per prendere posto.
La presentazione del libro poi si è fatta attendere ed è stata molto breve. Giusto quattro parole per spiegare questa iniziativa e come i 14 scrittori abbiano voluto trasferire lo spirito del bookcrossing nel libro scrivendo un capitolo a testa di un unico racconto, come se il libro passasse di mano in mano, non solo per essere letto, ma già nella fase di scrittura.
Ma questi sono dettagli. Il bello della serata è stato incontrare le altre persone attirate dal BC, che però ancora non lo conoscevano.
Riconosciutici già durante il banchetto delle zanzare, è stato facile attaccare bottone e rivedere negli occhi degli interlocutori la scintilla di entusiasmo che contagia tutti i lettori che scoprono bookcrossing.
E' stato bello incontrare in un locale di giovani una coppia di anziani lettori che si entusiasmavano a scambiare con noi consigli letterari e che non entreranno nel bookcrossing per l'ostacolo informatico, ma già liberano libri sulla spiaggia.
E' stato bello conoscere persone più giovani che ascoltavano entusiasticamente le nostre spiegazioni.
-La somma dell'intelligenza sulla Terra è costante. La popolazione è in costante aumento.-
-...d'andarsene in paesi lontani, dove nessuno lo conoscesse, neppur di nome; ma sentiva che lui, lui sarebbe sempre con sè. (Manzoni)-
-Strange world: people talk, sometimes I wonder why (Kè)-
-No brain, no pain-
- eat cheese now. ask me how. -