Vi interessa far girare un libro fra i bookcorsari coinvolgendo le Poste nella cosa? Questa e' l'area che fa per voi: ring, ray, box, chain, BookXerpting e tutte le stranezze che ci verranno in mente in futuro!
Regole del forum
Le regole di quest'area (versione breve):
I nuovi utenti non possono scrivere in quest'area fino a che non hanno postato almeno 42 messaggi in altre aree (esclusa la reception). Se dopo un mese dall'iscrizione (non prima) non li hanno raggiunti, possono scrivere all'amministratrice e se hanno registrato e liberato 5 libri saranno ammessi all'area.
Se lanciate un ring dovete includere nel post il link alla corrispondente journal entry su bookcrossing.com
Gli amministratori e i moderatori non interverranno in nessun modo nella gestione dei ring se non a titolo strettamente personale
E' una lettura importante e la consiglio tanto a tutti - premesso leggiate in inglese!
Ecco qui dal sito di BOL Italia quello che hanno scritto su questo libro:
" Il titolo di questo libro prende spunto da una lettera angosciante che alcuni pastori protestanti di etnia tutsi, assediati in una chiesa, scrissero ai loro superiori hutu. Scegliendolo, Gourevitch ci dice come l'orrore possa diventare normalità e la logica stravolta del genocidio permeare anche le formule di cortesia. Di quanto è avvenuto in Ruanda nel 1994, dove in cento giorni, più di ottocentomila persone sono state torturate e uccise, il mondo sa ben poco. Da dove è nato l'odio degli hutu per i tutsi? Come si è arrivati alla volontà di sterminio? Quali sono le responsabilità dell'Occidente? Qual è stato l'atteggiamento dell'Onu nei confronti della pulizia etnica? E' mai stata fatta giustizia? Philip Gourevitch, unendo le testimonianze dei sopravvissuti all'indagine storica, tenta di rispondere a queste domande. La sua analisi, però, non si limita all'anatomia di un genocidio, ma offre anche una vivida ricostruzione delle cause, delle conseguenze e degli strascichi di quella tragedia. Fra migrazioni di massa, sussulti di vendetta e avvicendamenti politici, la scrittura drammatica di Gourevitch restituisce appieno l'esplosiva atmosfera centroafricana in un documento di rara intensità etica."
Se siete interessati alla lettura, mandate per favore un PM a Netstation.
Grazie per l'attenzione
"I once had a rose named after me and I was very flattered. But I was not pleased to read the description in the catalogue . . . "No good in a bed, but fine against a wall." - Eleanor Roosevelt
Molto intonata la "bookish quote" che compare oggi su BC.com
"We all know books burn - yet we have the greater knowledge that books cannot be killed by fire. People die, but books never die. No man and no force can abolish memory... In this war, we know books are weapons."
Franklin D. Roosevelt
Provo a tradurre:
Tutti sappiamo che i libri si possono bruciare - tuttavia sappiamo anche bene che i libri non possono essere uccisi dal fuoco. Le persone muoiono, ma i i libri non muoiono mai. Nessun uomo e nessuna forza può eliminare la memoria... in questa guerra, noi sappiamo che i libri sono armi.
"I once had a rose named after me and I was very flattered. But I was not pleased to read the description in the catalogue . . . "No good in a bed, but fine against a wall." - Eleanor Roosevelt