a piedi da via Victor Hugo verso San Babila, passando "da dietro" per cercare di evitare la calca (dis)umana di Corso Vittorio Emanuele
e ci appare: un negozietto piccolo, un'unica vetrina illuminata in tutta la via, fiocchi, fiocchetti e pacchettini che ci obbligano a rallentare il passo
Leggiamo l'insegna: "Venchi"
strizziamo gli occhi: la scritta sotto è così piccola "il cioccolato dal 1878"
non una parola! di getto attraversiamo la strada, rischiando di essere investiti dal solito motociclista cretino in contromano
dentro, un paradiso: tavolette... no, mattoncini di cioccolato fondente e al latte, con le nocciole e con le mandorle, creme di cioccolato, creme di gianduia, creme di marroni, marrons glacés, brutti ma buoni (tavolette di cioccolato informi che ti spezzano al momento per vendertele a peso...).
Abbiamo fatto danni, ovviamente.
E ne faremo ancora, in attesa di CioccolaTo
Per chi vuole aggregarsi:
Venchi, il cioccolato dal 1878
Via Mengoni ang. via Tommaso Grossi 1
milano<chicciolina>venchi<punto>com
)
Vero Acquario
), poi abbiamo accompagnato i BalzaSuoceri alla fermata del Metro all'inizio di via Torino, abbiamo attraversato, abbiamo fatto una piccola galleria, ci siamo trovati il Duomo davanti sulla destra e il Corso di fronte, mi è venuto un attacco di sociofobia (il Corso l'avevamo già attraversato prima in senso inverso e per me è stata un'impresa...), abbiamo attraversato e ci siamo buttati sulla sinistra... dopo un po' avevamo il negozio sulla destra.
il solito pignolo...
...
