mi viene in mente un buffo episodio, accaduto quando sono andata ad abitare da sola.
Chiedo il collegamento a fastweb, passano mesi e poi me lo installano.
Dopo qualche giorno mi telefona una signorina (di fastweb, sul numero di fastweb) e vuole prendere un appuntamento per installarmi fastweb
io provo a dirle che ce l'ho giá
e lei insiste "no, lei ora ha un collegamento telefonico, i nostri servizi, blablabla, mega internet, blablabla, velocitá inimmaginabili, blablabla".
riprovo a dirle che ce l'ho giá
ri-insiste "lei ora si collega a internet con un modem, fastweb é un'altra cosa, megainternet, blablabla"
si va avanti cosí per un po', io continuo a non capire cosa voglia farmi installare e lei continua a insistere con megainternet. Non c'é verso di arrestare il suo fiume di parole, e soprattutto di farle capire che io fastweb ce l'ho giá, ed é proprio la linea su cui mi sta telefonando.
Dopo un po'riesco a fermarla e a dirle "lei mi vuole dire che mi mnda qui due omini che mi portano in casa il cavo di fastweb, attaccano un accrocchio, e io mi collego a internet con fastweb a velocitá mai vista???"
"esatto, proprio quello!!!"
"ecco, ce l'ho giá, i due omini sono venuti proprio settimana scorsa"
e lei, incazzata "e perché non me l'ha detto prima???"
La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, la pietra che ha cambiato posto, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l'ombra che non c'era. Ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini (Saramago)