Conversazione sull'arte
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- vzsherazade
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vi accontento subito.
si tratta di un belga di fine 800, considerato il discendente naturale di bosh e bruegel. visionario, inquietante e tragico.
fra i suoi temi favoriti (o meglio fra i miei temi favoriti di quelli da lui trattati): il carnevale e la morte.
io ebbi la fortuna di vedere una mostra in cui avevano raccolto tutti i suoi dipinti (e visse moltissimo il tipo). è meraviglioso.
non riesco ad attaccare nulla, ma da veloce ricerca vi lascio questo link, così giusto per avere un'idea. sono fra le sue opere più famose, magari vi suonano:
http://www.almaleh.com/art/salleensor.htm
sherazade
si tratta di un belga di fine 800, considerato il discendente naturale di bosh e bruegel. visionario, inquietante e tragico.
fra i suoi temi favoriti (o meglio fra i miei temi favoriti di quelli da lui trattati): il carnevale e la morte.
io ebbi la fortuna di vedere una mostra in cui avevano raccolto tutti i suoi dipinti (e visse moltissimo il tipo). è meraviglioso.
non riesco ad attaccare nulla, ma da veloce ricerca vi lascio questo link, così giusto per avere un'idea. sono fra le sue opere più famose, magari vi suonano:
http://www.almaleh.com/art/salleensor.htm
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- Carmilla
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brrrr
no, non è esattamente il mio genere anche se è molto efficace
no, non è esattamente il mio genere anche se è molto efficace
"La vita non è quella che si è vissuta ma quella che si ricorda, e come la si ricorda per raccontarla"
Gabriel Garcia Marquez
"Farai la fine del profeta Ezechiele che soffiò, soffiò ma non riuscì a buttare giù la casa di mattoni"
The Haunted House

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- vzsherazade
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Sure...liberliber ha scritto:non mi ricordo in che categoria artistica è inserito, ma al liceo ero rimasta affascinata da Friedrich. Qualcun altro lo conosce?

Friedrich è un pittore romantico (forse il romantico per eccellenza), che in pratica ha dipinto su tela gi slanci misticheggianti all'infinito di Schelling, Novalis e compagnia...
Ha vissuto per la maggior parte della sua vita a Dresda, ed è stato uno dei più importanti paesaggisti ottocenteschi (ma non chiedetegli di dipingere una figura umana, sono terribili!

Anni fa lo adoravo, ma da quando ho scoperto Turner (e poi Guccione), l'ho declassato almeno al terzo posto nella mia top ten... comunque l'anno scorso, in gita a Berlino, ho visto "L'abbazia nel querceto" e il "Viandante sul mare di nebbia", molto suggestivi (dell'"abbazia" ho preso anche il poster), anche se li avrei preferiti se fossero stati di dimensioni maggiori...
Se vuoi saperne di più comunque chiedi, su Friedrich sono abbastanza ferrata

Ho visitato il sito su Ensor... mmmh, non mi piace

Per tutte le fan... che ne dite di Munch, Fussli o Bocklin, per restare in temi fantastico-angoscianti...?

Quanto al Rinascimento... come ho già detto, adoro Michelangelo, ma per il resto non amo particolarmente quel periodo... anche se Tiziano è un amore... e anche Raffaello non mi dispiace, non fosse per quella raffinatezza esagerata che rende le sue tele fin troppo armoniose...
Tornando ancora più indietro, ai medievali... beh, adoro i mosaici, sono così... solenni e colossali... però è difficile fare dei nomi, riguardo a questo periodo storico, dato che gli artisti perferivano l'anonimato

canova
non era solo cera rosata...
il mio preferito rimane donatello, anche perchè sono follemente innamorata del suo s. giorgio...
al momento poi sto dando la tesi sull'arte contemporanea, quindi le nozioni sull'antichità sono un po' appannate

il mio preferito rimane donatello, anche perchè sono follemente innamorata del suo s. giorgio...
al momento poi sto dando la tesi sull'arte contemporanea, quindi le nozioni sull'antichità sono un po' appannate
Il libro è quasi sempre un atto d'amore.Verso se stessi.
(Teresa Macrì)
Leggere è un'arte in via di estinzione, i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare.
(L'ombra del vento, Carlos Ruiz Zafon

(Teresa Macrì)
Leggere è un'arte in via di estinzione, i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare.
(L'ombra del vento, Carlos Ruiz Zafon

Un artista che non finisce di stupirmi e' Fernand Léger..
Stupefacente il suo modo di concepire la natura-il mondo.
Posso dire osservando le sue opere, che la tecnica delle forme e del suo colore costruiscono un immagine semplice, ma un significato complesso e profondo che "personalmente" si aggiudica il primato assoluto nella ricerca dello spirito del moderno.
Stupefacente il suo modo di concepire la natura-il mondo.
Posso dire osservando le sue opere, che la tecnica delle forme e del suo colore costruiscono un immagine semplice, ma un significato complesso e profondo che "personalmente" si aggiudica il primato assoluto nella ricerca dello spirito del moderno.
Non c'e' niente al mondo che desideri la bellezza e sappia diventare bello piu' dell'anima...
Percio' pochissimi resistono al fascino di un'anima che si dedica alla bellezza.(Maeterlinck)
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- Barramundi
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Ha detto molto bene Joglar, qualche post fa: "Friedrich è forse il pittore romantico per eccellenza". Personalmente io adoro questo artista.
Non so se vi sia mai capitato di vedere su qualche libro o rivista forse il suo dipinto più famoso, Il viandante sul mare di nebbia. Quest'opera, emblema del sentire romantico, rappresenta un viandante solitario che, giunto alla sommità di un picco roccioso, contempla una sconfinata veduta, i cui contorni sono avvolti e trasfigurati dalla nebbia. La posizione di spalle del protagonista coinvolge immediatamente lo spettatore, proiettandolo nella sua stessa meditazione. Quest'uomo sta di fronte all'infinito. E' impaurito, ma nello stesso tempo, è affascinato da qualcosa di assolutamente inaccessibile.
Ed è proprio questo quello che mi piace di Friedrich, la sua capacità di ritrarre i paesaggi nella loro bellezza trasfigurata e irreale, pochi elementi sapientemente distribuiti nello spazio a evidenziare la dimensione del trascendente. Un artista poco appariscente, che è stato capace però di rinnovare la pittura di paesaggio abolendo il tradizionale secondo piano. Al primo piano collega subito lo sfondo, aumentando il contrasto e lo stacco tra le due parti. Ciò accresce allora quel senso di mistero che pervade tutti i suoi paesaggi: l'imponenza del mare, del cielo, dei monti viene sottolineato dalla posizione di spalle delle sue figure isolate, in rapporto con l'infinito, che non dialogano con lo spettatore, ma nelle quali lo spettatore può immedesimarsi.
A proposito, sono l'unico magrittiano qui dentro?
Non so se vi sia mai capitato di vedere su qualche libro o rivista forse il suo dipinto più famoso, Il viandante sul mare di nebbia. Quest'opera, emblema del sentire romantico, rappresenta un viandante solitario che, giunto alla sommità di un picco roccioso, contempla una sconfinata veduta, i cui contorni sono avvolti e trasfigurati dalla nebbia. La posizione di spalle del protagonista coinvolge immediatamente lo spettatore, proiettandolo nella sua stessa meditazione. Quest'uomo sta di fronte all'infinito. E' impaurito, ma nello stesso tempo, è affascinato da qualcosa di assolutamente inaccessibile.
Ed è proprio questo quello che mi piace di Friedrich, la sua capacità di ritrarre i paesaggi nella loro bellezza trasfigurata e irreale, pochi elementi sapientemente distribuiti nello spazio a evidenziare la dimensione del trascendente. Un artista poco appariscente, che è stato capace però di rinnovare la pittura di paesaggio abolendo il tradizionale secondo piano. Al primo piano collega subito lo sfondo, aumentando il contrasto e lo stacco tra le due parti. Ciò accresce allora quel senso di mistero che pervade tutti i suoi paesaggi: l'imponenza del mare, del cielo, dei monti viene sottolineato dalla posizione di spalle delle sue figure isolate, in rapporto con l'infinito, che non dialogano con lo spettatore, ma nelle quali lo spettatore può immedesimarsi.
A proposito, sono l'unico magrittiano qui dentro?

Membro del club "Amici di Perutz"
Non so se chiederti di spiegarti meglio oppure affidarmi ai doppi sensi maliziosi... tu che dici?aruka ha scritto:non era solo cera rosata...

Sempre per aruka... su cosa verte esattamente la tua tesi sull'arte contemporanea? E' generalizzata oppure ha un sotto-tema preciso?
A novembre sono andata a Venezia, e ho visitato il "Peggy Guggenheim"... c'era una tela gigantesca di Magritte, quella famosissima con il cielo azzurro e il lampione acceso contro una facciata notturna ("L'impero delle luci"...?barramundi ha scritto:sono l'unico magrittiano qui dentro?

Comunque - mio malgrado


A propositi di contemporanei... cosa ne dite di Rainer?
Magritte: preferisco per la loro suggestione, -La chiave dei campi-Falso specchio-La voce del sangue e il Donatore felice.
Di Tanguy rimango incantato dall'opera "Dehors"
Rainer.. non conosco le sue opere so che fa sempre parte della cordata dei surrealisti e ne fu influenzato per diverso tempo.
Un surrealista-verista che mi appassiona molto e' Dalì
Sull'astratto senza ombra di dubbio Kandinsky sopratutto concettualmente piu' che nella sua rappresentazione.
Di Tanguy rimango incantato dall'opera "Dehors"
Rainer.. non conosco le sue opere so che fa sempre parte della cordata dei surrealisti e ne fu influenzato per diverso tempo.
Un surrealista-verista che mi appassiona molto e' Dalì
Sull'astratto senza ombra di dubbio Kandinsky sopratutto concettualmente piu' che nella sua rappresentazione.
Non c'e' niente al mondo che desideri la bellezza e sappia diventare bello piu' dell'anima...
Percio' pochissimi resistono al fascino di un'anima che si dedica alla bellezza.(Maeterlinck)
Percio' pochissimi resistono al fascino di un'anima che si dedica alla bellezza.(Maeterlinck)
magritte
anche a me piace molto magritte!
così ordinato, quasi maniacale..ma decisamente convincente come surrealista.
cambiando argomento, per joglar, usavano anche liquidi corporali vari (urina, sangue), non solo per patinare, ma anche per temperare gli attrezzi.
per quanto riguarda la tesi, è uno studio su alcuni artisti del sud del mondo (cuba, america latina, africa e medioriente)e sulla loro "diffusione" nel sistema dell'arte contemporanea occidentale, alcuni sono moolto conosciuti come shirin neshat o shonibare, altri non li avrei mai conosciuti se non avessi dovuto documentarmi per la tesi tipo tipo mona marzouk o cildo meireles..tieni conto che porto 19 artisti più o meno conosciuti e rispettive opere, più tre lavori inediti fatti da me medesima...dovrei forse spostarmi sel 3d "studenti sull'orlo di una crisi di nervi"!!
così ordinato, quasi maniacale..ma decisamente convincente come surrealista.
cambiando argomento, per joglar, usavano anche liquidi corporali vari (urina, sangue), non solo per patinare, ma anche per temperare gli attrezzi.
per quanto riguarda la tesi, è uno studio su alcuni artisti del sud del mondo (cuba, america latina, africa e medioriente)e sulla loro "diffusione" nel sistema dell'arte contemporanea occidentale, alcuni sono moolto conosciuti come shirin neshat o shonibare, altri non li avrei mai conosciuti se non avessi dovuto documentarmi per la tesi tipo tipo mona marzouk o cildo meireles..tieni conto che porto 19 artisti più o meno conosciuti e rispettive opere, più tre lavori inediti fatti da me medesima...dovrei forse spostarmi sel 3d "studenti sull'orlo di una crisi di nervi"!!

Il libro è quasi sempre un atto d'amore.Verso se stessi.
(Teresa Macrì)
Leggere è un'arte in via di estinzione, i libri sono specchi in cui troviamo solo ciò che abbiamo dentro di noi, la lettura coinvolge mente e cuore, due merci sempre più rare.
(L'ombra del vento, Carlos Ruiz Zafon

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- Sapphire78
- Olandese Volante
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- Iscritto il: ven ago 22, 2003 11:28 am
- Località: Torino
Il Rinascimento è un'epoca strabiliante sotto tutti i punti di vista. Il problema è che -forse- usando questa "categoria" si rischia di pensare Rinascimento=Firenze. Invece negli anni a cavallo tra il 1380-90 (circa) e 1500 (circa) la varietà di espressioni artistiche nel "vecchio mondo" è tale e tanta da lasciare senza fiato. Per esempio, nel nord europa, dove non esisteva una tradizione classica (nel senso di classico-latino, per intendersi ), il percorso delle immagini e delle forme è completamente diverso da quello fiorentino, dove invece la riscoperta dei classici fu molto importante per la nascita del nuovo linguaggio. Poi esistevano un0infinità di sacche parallele, dove la cultura rimane periferica, eppur ricchissima. In piemonte, nel sud italia, nelle lande sperdute della germania...ci sono sparsi sul territorio capolavori da togliere il fiato.
E poi successe una cosa bellissima: la cultura del nord e la cultura del sud dell'europa si incontrarono e scontrarono. Fu un evento drammatico e sconvolgente.
E il risultato furono cose come questa:
(le vedete le alpi sullo sfondo? Van Eyck probabilmente compì un viaggio in Italia, e qui vide le alpi, e vide venezia e vide le cose che qua si facevano, vide forse il "lumen" fiorentino, contrapposto al suo "lustro" fiammingo...ok mi fermo
)
o questa

(...e antonello da messina scoprì la ritrattistica fiamminga)
...semplificando con una mannaia
E poi successe una cosa bellissima: la cultura del nord e la cultura del sud dell'europa si incontrarono e scontrarono. Fu un evento drammatico e sconvolgente.
E il risultato furono cose come questa:


o questa

(...e antonello da messina scoprì la ritrattistica fiamminga)
...semplificando con una mannaia





Reginetta dei telecomandi, di gnosi assolute che asserisci e domandi (Culodritto, Guccini)
“Sono sempre stato un sognatore ironico, infedele alle promesse
segrete.” (Pessoa)
- liberliber
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Joglar, concordo sul fatto che Turner sia superiore a Friedrich ma essendo quest'ultimo più 'simbolico' e malinconicheggiante faceva taaaaanto adolescente incompresa

Io cmq continuo a considerare quello rinascimentale come il mio periodo artistico preferito, in primis per Leonardo, la cui Annunciazione ogni volta mi stende a terra, ma poi naturalmente Michelangelo (che però forse preferisco come scultore, a mio parere la Pietà Rondanini può essere considerata TUTTORA un'opera d'avanguardia...), Raffaello, Tiziano ecc.
Genitle da Fabriano mi sa che era ancora nel Medioevo vero? Un uso dei colori impressionante...
(adoro questo 3d)


Io cmq continuo a considerare quello rinascimentale come il mio periodo artistico preferito, in primis per Leonardo, la cui Annunciazione ogni volta mi stende a terra, ma poi naturalmente Michelangelo (che però forse preferisco come scultore, a mio parere la Pietà Rondanini può essere considerata TUTTORA un'opera d'avanguardia...), Raffaello, Tiziano ecc.
Genitle da Fabriano mi sa che era ancora nel Medioevo vero? Un uso dei colori impressionante...
(adoro questo 3d)

Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
I dream popcorn (M/a)
VERA DONNA (ABSL)
Petulante tecnofila (EM)
NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
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- Corsaro
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- Iscritto il: mar nov 30, 2004 10:58 am
- Località: L'Aquila
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Se parliamo di Rinascimento non credo sia impossibile ignorare il bravissimo Luca Della Robbia, (1400-1482).
Eccovi alcuni esempi della sua maestria nel lavorare la terracotta e le maioliche.





Eccovi alcuni esempi della sua maestria nel lavorare la terracotta e le maioliche.





"E' verità universalmente ammessa che uno scapolo fornito di un buon patrimonio debba sentire il bisogno di ammogliarsi" - Jane Austen
Anche i gatti hanno un'anima

Vero Cancro
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- Sapphire78
- Olandese Volante
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- Iscritto il: ven ago 22, 2003 11:28 am
- Località: Torino
(indossa gli occhialetti della maestrina dalla penna rossa)Genitle da Fabriano mi sa che era ancora nel Medioevo vero
Il problema è che i termini "medioevo"."rinascimento""barocco" et cetera, sono solo classificazioni storico-critiche date per comodità. Gentile da Fabriano, se vogliamo proprio essere precisine, rientra nel fenomeno che si chiama "Gotico internazionale". Un momento in cui, cioè, la cultura delle corti europee si uniforma si modelli "standardizzati"...i romanzi cortesi, il gotico flamboyant in architettura, la musica polifonica alla Guillaume Dufay, e i modi simili a quelli di Gentile nell'arte. é il momento che precede di poco le rivoluzioni geniali che si sviluppano parallelamente in Italia e nel nord europa. Anche se, a voler essere proprio ma proprio precisine, le grandi novità del Rinascimento e dell'arte fiamminga non sono sbucate dal nulla, ma altro non sono che la naturale evoluzione, in due strade diverse, delle premesse contenute tutte in nuce nel "gotico internazionale". La distinzione è riassumibile propio nel "lumen" fiorentino, dove la luce accarezza le figure da fuori
e nel "lustro fiammingo, dove la luce viene "da dentro":

A questo punto però, consiglio a chi è interessato la lettura di un saggio molto esauriente: Castelfranchi Vegas, Italia e Fiandra nella pittura del Quattrocento", Jaka Book.





Reginetta dei telecomandi, di gnosi assolute che asserisci e domandi (Culodritto, Guccini)
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