Sono andato a vederlo senza nessuna aspettativa, anzi abbastanza sicura che mi sarei annoiata, invece mi è piaciuto. Il film è tratto dalla vicenda reale di Joe Simpson e Simon Yates, due alpinisti inglesi che tentano la prima scalata della Siula Grande (Ande peruviane). [Nonostante la trama sia abbastanza nota e il film non si basi sull'effetto sorpresa sbianchetto il resto] Durante la discesa uno dei due si frattura una gamba. L'altro tenta di portare in salvo l'amico calandolo per tratti di 50 metri circa con un'unica corda ma l'impresa è disperata e ad un certo punto dovrà decidere di tagliare la corda che tiene agganciato l'amico per salvare almeno se stesso. Incredibilmente entrambi, ognuno per conto suo, riescono a salvarsi. Il film, così come il libro che lo ha preceduto, è il racconto che Joe ha scritto per scagionare Simon dalle accuse e dalle critiche che la comunità degli alpinisti gli ha rivolto per il suo gesto.
Girato in parte sulle Ande e in parte sulle Alpi - dove sono state fatte le riprese di scalata vera e propria- il film vale anche solo per le montagne. Se ciò non bastasse è intrigante cercare di immaginare la dura vita e le difficoltà delle riprese e bello il risultato finale: una specie di documentario con le voci dei protagonisti reali fuori campo.
Se ciò ancora non bastasse il film è tutto meno che un mero documentario tecnicistico per appassionati di scalate: si parla di fiducia, della difficoltà e del brivido del consegnarsi completamente nelle mani di un'altra persona, della difficoltà di non tradire delle responsabilità delle proprie scelte......
Qualcuno lo ha visto?
p.s. per amore di cronaca visto che si parla di fiducia....i commenti in uscita al cinema variavano da "lento" a "bello ma troppo lungo"
La morte sospesa
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Re: La morte sospesa
Che sorpresa Babette!
Ho aperto il forum per scrivere di questo film, pensando di essere la prima.. ed invece ho trovato la tua nota! poi ho capito eravamo alla stessa proiezione!
Anche a me è piaciuto, molto.
Io era andata pronta e carica di aspettative. Sapevo che era un documentario sulla montagna e già questo mi bastava.
Subisco il fascino della montagna e degli alpinisti. Forse proprio perchè queste imprese "al limite" non le capisco, non rientrano nel mio modo di vivere e questo mistero, questa diversità, mi suscitano un gran fascino!
Ho trovato il documentario bene fatto, bella la fotografia e elettrizzanti le vicende! Sono molto suggestionabile e ho passato la maggior parte del film a muovere le mani per evitare il congelamento

Ho aperto il forum per scrivere di questo film, pensando di essere la prima.. ed invece ho trovato la tua nota! poi ho capito eravamo alla stessa proiezione!
Anche a me è piaciuto, molto.
Io era andata pronta e carica di aspettative. Sapevo che era un documentario sulla montagna e già questo mi bastava.
Subisco il fascino della montagna e degli alpinisti. Forse proprio perchè queste imprese "al limite" non le capisco, non rientrano nel mio modo di vivere e questo mistero, questa diversità, mi suscitano un gran fascino!
Ho trovato il documentario bene fatto, bella la fotografia e elettrizzanti le vicende! Sono molto suggestionabile e ho passato la maggior parte del film a muovere le mani per evitare il congelamento

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