
PS: mi suona così male il termine "autodeterminazione"

Moderatori: liberliber, -gioRgio-, vanya
[Edit: Tolgo questo pezzo perché mi rendo conto di aver scritto una gran caXXataArt 13/3
Sono, comunque, vietati:
interventi di clonazione mediante trasferimento di nucleo o di scissione precoce dell'embrione o di ectogenesi sia a fini procreativi sia di ricerca;
Tra il tuo esempio e la fecondazione eterologa c'è una differenza sostanziale: nel primo caso c'è un danno ad altre persone, quindi è ovvio che la scelta personale non va data, nel secondo questo danno non c'è.insomma, sono contraria anche a bruciare le case altrui, pestarsi allo stadio od uccidere la gente, ma non per questo lascio agli altri la libertà di scegliere se farlo o meno...
sul sito segnalato da campalla é spiegato molto bene, ma é proprio la lettura del testo della legge che mi ha messo in difficoltà...last-unicorn ha scritto:A tutti quelli che sono confusi consiglio la tecnica che ho usato: ho preso il testo della legge ed ho evidenziato tutte le parti che verranno tolte dal referendum
Ecco, questo vuol dire che una volta effettuata la fecondazione, l'embrione deve essere impiantato... prendi però il caso di due portatori sani talassemici che vogliono avere un figlio (caso non raro, in alcune regioni italiane): effettuare una diagnosi pre-impianto sugli embrioni potrebbe garantirgli la possibilità di aver un figlio sano. Così invece...La volontà può essere revocata da ciascuno dei soggetti indicati dal presente comma fino al momento della fecondazione dell'ovulo
Beh, dipende da come la si vede. Tu nella fecondazione eterologa non ci vedi un danno ad altre persone, io sì. Per me la coppia che fa nascere un bambino con la fecondazione eterologa avrebbe potuto adottare un bambino, per cui il danno per come la vedo io viene fatto a questo bambino. Si potrebbe allora pensare "ma quindi non sei d'accordo con la fecondazione assistita in generale", ma non è così. Perchè se il seme viene dal marito della coppia, allora quel bambino è effettivamente figlio della coppia (coppia che magari altrimenti non potrebbe concepire un bambino), e sono d'accordo sulla possibilità di scelta perchè effettivamente è una cosa diversa da un'adozione. Se però il seme viene da un altro, per come la vedo io il risultato è come quello di una trombata con un estraneo. E se questo deve avvenire perchè la donna vuole sentire "crescersi il bambino dentro" io lo trovo molto egoistico, e mi sembra che si faccia un danno ad un bambino che potrebbe essere adottato (e non capisco perchè mentre ci si scandalizza tanto, giustamente, per lo sfruttamento del lavoro minorile, invece per quanto riguarda le adozioni ci sia tanta leggerezza... sono bambini anche quelli...). Per cui se mi si chiede con un referendum cosa ne penso, beh, in questo caso io sono contro a questa possibilità e non trovo tanto ovvio dare la scelta personale, come ovviamente non la darei allo sfruttamento dei bambini (e so che a molti questo paragone può sembrare peregrino, però a me peregrino non pare, vedendoci in entrambi i casi dei danni fatti a dei bambini per l'egoismo, che poi in un caso sia volerci guadagnare dei soldi, nell'altro sia volersi sentire una creatura crescere dentro poco mi cambia). Questo però è l'unico dei 4 punti su cui sono sicuro, per quanto riguarda gli altri anche io sono molto confuso...last-unicorn, parlando di fecondazione eterologa ha scritto:Tra il tuo esempio e la fecondazione eterologa c'è una differenza sostanziale: nel primo caso c'è un danno ad altre persone, quindi è ovvio che la scelta personale non va data, nel secondo questo danno non c'è.![]()
Tane, temo tu faccia la stessa confusione di molte altre persone confondendo la pillola del giorno dopo con la pillola abortiva (la RU486)che viene data in molti paesi europei per effettuare l'aborto non chirurgico.Tanelorn ha scritto:del resto sono contrario anche alla "pillola del giorno dopo", per come la vedo io una volta che una vita viene fatta partire non esistono motivazioni che diano la possibilità di fermarla
un ovulo fecondato, anche se non impiantato, è già una creatura vivente (o per lo meno ha le potenzialità per diventarlo, sta già moltiplicando le cellule e tutto), quindi dal mio punto di vista è una gravidanza in corso.Bilbo ha scritto:La pillola del giorno dopo agisce impedendo l'impianto dell'ovulo e non ha alcun effetto su un ovulo già impiantato e quindi su una gravidanza già in corso
perché chi proibirebbe l'eterologa deve essere per forza influenzato dalla religione? La mia scelta è assolutamente personale.ancora Bilbo ha scritto:non si dovrebbe assolutamente proibire, in nome di una convinzione religiosa, la possibilità di scelta dei singoli individui, compresi quelli che nulla hanno a che fare con quella religione
Scusami ma la semplice possibilità, se si trattasse della salute di mio figlio, non mi basterebbe. Se posso avere la certezza di evitargli inutili sofferenze, non vedo perché questa dovrebbe essere preclusa da una convinzione religiosa, pardon morale di una parte (non so quanto numerosa) dei cittadini.anche coppie portatrici di patologie genetiche possono avere figli sani, almeno nella maggior parte dei casi.
C'é una lieve differenza: un ovulo fecondato è già un embrione (inizia a moltiplicare le cellule già prima di impiantarsi cioé mentre si sposta dalla tuba all'utero, l'impianto avviene successivamente, qualche giorno dopo ma non ricordo con esattezza), uno spermatozoo contiene mezzo patrimonio genetico perciò non è in grado, di per sé, di dare origine ad una creatura vivente. Questo non è IMHO, è oggettivo.Bilbo ha scritto:Riguardo al definire un ovulo fecondato non impiantato, una creatura vivente, temo, con tutto il rispetto per le altrui opinioni, di non riuscire a concordare. A questo punto anche uno spermatozoo potrebbe essere considerato potenzialmente una creatura vivente.
allora... per prima cosa quel "pardon morale" mi risulta un po' offensivo, sembra quasi che la convinzione religiosa possa avere un fondamento ed una di altro tipo no... ma lasciamo stare... poi vorrei aggiungere che, dal momento che si tratta di un referendum, posso scegliere di votare SI o NO (se non ci fosse la porcata del quorum sarebbe tutto più sensato) e così gli altri cittadini, quindi poi vedremo cosa ne pensa la gente.sempre Bilbo (non è una questione personale, è solo che offri spunti interessanti) ha scritto:Scusami ma la semplice possibilità, se si trattasse della salute di mio figlio, non mi basterebbe. Se posso avere la certezza di evitargli inutili sofferenze, non vedo perché questa dovrebbe essere preclusa da una convinzione religiosa, pardon morale di una parte (non so quanto numerosa) dei cittadini
Scusami ma qui mi sento di andare sul personale essendo un soggetto geneticamente a rischio. Mio nonno materno è morto a 60 anni per un tumore al pancreas e mia nonna a 65 di Parkinson (dopo che aveva sviluppato la malattia a soli 27 anni). Personalmente, ricordandomi le loro sofferenze, non riesco a pensare che la possibilità di evitare certe malattie sia assimilabile ad una "selezione della specie". Non stiamo parlando di avere figli alti, biondi e con gli occhi azzurri, ma di dare la possibilità di vivere senza la spada di Damocle della malattia.Silviazza ha scritto:si vorrà scegliere l'embrione che a trent'anni non svilupperà un tumore, che non avrà il Parkinson... non vedo la differenza, e qui ci si avvicina alla selezione della specie...
Tutt'altro! Riesco a concepire di più una decisione presa in nome di una morale personale, di una proprio coscienza che non una presa "perché un prete ha detto che è così". Mi dispiace che ti sia offesa, non era mia intenzione mancare di rispetto alle tue idee.silviazza ha scritto:sembra quasi che la convinzione religiosa possa avere un fondamento ed una di altro tipo no...
Sul fatto che la possibilità di usare l'astensione, naturalmente presente in ogni consultazione, per dire no ad un referendum, sia una porcata, siamo in perfetto accordo (almeno su questo...silviazza ha scritto:se non ci fosse la porcata del quorum sarebbe tutto più sensato
Scusa silviazza... su questa cosa non mi trovo assolutamente d'accordo con te. Non credo che si possa giudicare con tanta leggerezza un genitore che decide di non proseguire una gravidanza, sapendo che il figlio e' portatore di handicap fisici o mentali. In tutta sincerita' non credo che lo faccia perche' un bambino malato e' una "rottura".O forse i bambini malati sono una rottura per i genitori (altrimento non spiegherei certe aberrazioni tipo genitori che abortiscono bambini down che possono benissimo avere una qualità di vita discreta)?
senza offesa, ma proprio, giuro.O forse i bambini malati sono una rottura per i genitori (altrimento non spiegherei certe aberrazioni tipo genitori che abortiscono bambini down che possono benissimo avere una qualità di vita discreta)?