Scusami per la mia seriosità

non volevo appesantire questo topic.
Edizione i meridiani? No grazie, quella carta velina mi fa venire i nervi.
Però ha un apparato critico che ti spiega tante cose sulla genesi del libro, ad esempio perché sono presenti moltissime pagine espunte dalla versione definitiva(perché c'è la teoria che lui stesse realizzando una versione ridotta e autoconcludente proprio di quei due libri, e non fosse sopravvissuto abbastanza per ripristinare le cose per quanto riguardava la versione definitiva dell'opera completa, in effetti molte delle pagine più belle e che spiegano molte cose di tutta l'opera sono lì, non si spiegherebbe).
Oppure spiegano i parallelismi tra vita e opera, e una miriade di aneddoti.
Insomma, non mi piace fare pubblicità a Mondadori, ma è la versione migliore che c'è in italiano secondo me(ed ha pure il segnalibro a stringa).
E rispondo a chi ha bollato la storia come un succedersi di racconti su cibo e ricevimenti mondani; io non la vedo così, c'è molto di più che un ritratto della borghesia parigina, si tratta di situazioni universali, seppure filtrate attraverso la sensibilità morbosa e la ricercatezza di un privilegiato che ha potuto godere di tutti i lussi possibili.
Se dovessimo liquidre la Recherche con queste poche parole, parimenti non farebbero una fine tanto diversa libri come Il giardino dei Finzi Contini o I Buddenbrook.
Per quanto riguarda l'Ulisse di Joyce, seppure in certi momenti è molto bello, in altri risulta sorpassato e noioso.
Non lo metterei in mezzo a Dan Brown e Baricco, ma in effetti alcune pagine sono illeggibili (anche se forse una traduzione non delle migliori potrebbe aver accentuato la cosa):