Se elimini l'istruzione piuttosto che la libertà di parola viene negata quella di pensiero. E non mi pare che i modelli che cercano di imporci siano veramente frutto della libera scelta dei cittadini. Tra una imposizione paese e palpabile e il "Grande Fratello" che ci trovamo a fronteggiare io scelgo il primo.Siamo disposti a cedere la nostra libertà di parola per mandare i nostri figli a scuola?
Cuba, chi si indigna con me?
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"solo due cose sono infinite:l'universo e la stupidità umana, e sul primo non sono sicuro"
(A. Einstein)
"il razzismo è un'idiozia, lo dimostra la genetica" (L. Cavalli-Sforza)
ci sedemmo dalla parte del torto, tutti gli altri posti erano occupati.
Bertold Brecht

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Beh, in questo le nostre idee non sono conciliabili. Tra una dittatura imperfetta e una democrazia imperfetta io preferisco quest'ultima, e sono pronto a battermi per essa.DNA75 ha scritto:Tra una imposizione paese e palpabile e il "Grande Fratello" che ci trovamo a fronteggiare io scelgo il primo.

- Xenia
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sono pienamente d'accordo con akela, e trovo anche, senza voler offendere nessuno, che in diversi post si sia assistito al più tipico festival del luogo comune, del tipo "ok a Cuba non c'è libertà ma non illudiamoci che tanto non c'è nemnmeno da noi", o ancora "a Cuba succede questo e questo, ma perché non parliamo di quello che succede nel tal o nel tal altro paese?". per carità, tutto vero e giustisismo.
Tuttavia, fermo restando il sacrosanto diritto, anzi dovere di indignarsi "a prescindere" (il post di Liber mi sembra lo abbia spiegato perfettamente), io penso davvero che sputare nel piatto dove si mangia sia poco costruttivo, e soprattutto poco obiettivo. Che sia migliorabile, che sia imperfetto, che sia pieno di incongruenze e disfunzioni, è indubbio, ma mi sembra che tutte le alternative siano decisamente peggiori, al di là di tutto.
Poi se vogliamo continuare a credere che Cuba sia il paese del bengodi perché hanno l'assistenza sanitaria e in America no (ma in italia sì, in Francia sì, in germania credo pure), non c'è problema, possiamo farlo ma mi sembra un po' riduttivo come confronto...
Tuttavia, fermo restando il sacrosanto diritto, anzi dovere di indignarsi "a prescindere" (il post di Liber mi sembra lo abbia spiegato perfettamente), io penso davvero che sputare nel piatto dove si mangia sia poco costruttivo, e soprattutto poco obiettivo. Che sia migliorabile, che sia imperfetto, che sia pieno di incongruenze e disfunzioni, è indubbio, ma mi sembra che tutte le alternative siano decisamente peggiori, al di là di tutto.
Poi se vogliamo continuare a credere che Cuba sia il paese del bengodi perché hanno l'assistenza sanitaria e in America no (ma in italia sì, in Francia sì, in germania credo pure), non c'è problema, possiamo farlo ma mi sembra un po' riduttivo come confronto...
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liber ha scritto:Qualcuno (TyL o -gioRgio-) mi rispose che cmq, se ritieni una cosa sbagliata, è giusto manifestare (e indignarsi) qualunque sia lo Stato coinvolto, anche se sono sempre gli USA, e cercare le occasioni per protestare in generale contro quella cosa. [...] Ritenni quell'opinione giusta.
Lo ritengo anche ora, e anche se i riflettori sono su Cuba. Ritengo che la libertà di opinione vada difesa, sempre, e vada condannata la sua limitazione, sia che si parli di USA, di Italia, di Cina, di Uzbekistan o di Cuba... se al momento viene denunciata a Cuba, io mi indigno e protesto.
Se viene denunciata negli USA, io mi indigno e protesto. Eccetera.

Il topic al quale Liber fa riferimento credo sia La vergogna dell'Occidente. Andatevelo a rileggere, perchè è un gran bel topic.

Io ribadisco il concetto espresso colà. Mi arrogo il diritto di fare una cernita e di scegliere, nel determinato momento, per cosa indignarmi.

- Lordpolo
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Se per caso ti riferisci al mio post (se non è così me ne scuso fin d'ora) vorrei sapere da cosa hai arguito che questo fosse il mio pensieroPoi se vogliamo continuare a credere che Cuba sia il paese del bengodi perché hanno l'assistenza sanitaria e in America no (ma in italia sì, in Francia sì, in germania credo pure), non c'è problema, possiamo farlo ma mi sembra un po' riduttivo come confronto...

Con quell'accostamento - volutamente provocatorio - intendevo solo dire che, di fatto, la tutela dei diritti fondamentali è a mio avviso molto meno praticata dai vari stati, anche i più "insospettabili", di quanto possa sembrare.
- liberliber
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no akela, non è quello. è una cosa moooolto più vecchia, cmq il concetto è quello che ho espresso sopra.
Ho potuto così incontrare persone e diventarne amico e questo è molto della mia fortuna (deLuca)
Amo le persone. E' la gente che non sopporto (Schulz)
Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto (Wilde)
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NON SPEDITEMI NULLA SENZA AVVISARE!
Meglio mail che mp. Grazie.
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- Lordpolo
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Scusate, dimenticavo: il fine primo era quello di instillare il dubbio che, generalizzando, sia possibile trovare punti di contatto anche tra l'archetipo delle democrazie occidentali ad un regime indifendibile come quello nazista... Operazione che ritengo assolutamente inutile (oltre che intellettualmente non onestissima, ma questo è un altro paio di maniche
)

- Xenia
- Olandese Volante
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no Lord, non facevo esplicitamente riferimento al tuo post, era più che altro una sensazione generale. E' verissimo che Cuba ha puntato moltissimo sui servizi pubblici (io per prima ad esempio lodavo il sistema dell'istruzione come altri parlavano di quello sanitario, quindi come vedi non c'era problema
), ma la situazione nel complesso è e rimane estramemente difficile e comunque tenuta assieme dall'esistenza di un regime, che petr me è insostenibile "a prescindere".
Uno dei motivi per cui sono così sensibile alla questione Cuba è che quando ci sono stata non essendo nel classico villaggio italiano (e pieno di italiani e rigorosamente a Varadero!) ho avuto modo di parlare con un bel po' di giovani che lavoravano in albergo o come accompagnatori, guide, etc.. E la cosa divertente è che la guida che avevamo di Cuba e che avevamo letto prima di partire descriveva un po' l'Isola come una specie di sistema 'socialista' perfetto, mentre nei fatti quello che abbiamo visto è stato molto diverso. Solo al ritorno abbamo scoperto che l'autore della guida forse aveva un po' esagerato perché era uno dei fondatori dell'associazione italia-cuba, e non era esattamente ... imparzialissimo, ecco. That's all!

Uno dei motivi per cui sono così sensibile alla questione Cuba è che quando ci sono stata non essendo nel classico villaggio italiano (e pieno di italiani e rigorosamente a Varadero!) ho avuto modo di parlare con un bel po' di giovani che lavoravano in albergo o come accompagnatori, guide, etc.. E la cosa divertente è che la guida che avevamo di Cuba e che avevamo letto prima di partire descriveva un po' l'Isola come una specie di sistema 'socialista' perfetto, mentre nei fatti quello che abbiamo visto è stato molto diverso. Solo al ritorno abbamo scoperto che l'autore della guida forse aveva un po' esagerato perché era uno dei fondatori dell'associazione italia-cuba, e non era esattamente ... imparzialissimo, ecco. That's all!
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No problem. Possiamo togliere la Germania nazista, e metterci la Cina dopo la rivoluzione del 1949.
Oppure scegliete voi il termine di paragone, il risultato non cambia: una dittatura può alzare il tenore di vita di un popolo, ma rimane IMHO una dittatura. E va combattuta in quanto tale.
Una risposta antitetica alla mia, ma coerente con il modello che ho utilizzato, l'ha data DNA75.

Oppure scegliete voi il termine di paragone, il risultato non cambia: una dittatura può alzare il tenore di vita di un popolo, ma rimane IMHO una dittatura. E va combattuta in quanto tale.
Una risposta antitetica alla mia, ma coerente con il modello che ho utilizzato, l'ha data DNA75.

Ullallà. Mi auto-ammonisco. Stasera niente cornetto col cioccolato bianco.Lordpolo ha scritto:assolutamente inutile (oltre che intellettualmente non onestissima,


- Lordpolo
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Beh, rileggendo il mio messaggio a me sembrava chiaro
Buon cornetto (quello col cioccolato bianco non l'ho mai assaggiato... Mi sa che vado a svaligiare il bar sotto casa
)

Certo, se ritieni la germania nazista come l'archetipo delle democrazie occidentali...il fine primo era quello di instillare il dubbio che, generalizzando, sia possibile trovare punti di contatto anche tra l'archetipo delle democrazie occidentali ad un regime indifendibile come quello nazista...

Buon cornetto (quello col cioccolato bianco non l'ho mai assaggiato... Mi sa che vado a svaligiare il bar sotto casa

-
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Sul fatto che un regime sia insostenibile a prescindere ho da sempre due opinioni contrastanti tra le quali non so decidermi:
-Popper dice bene che nessuno ha il diritto neanche di eleggere liberamente un dittatore perchè la cosa implica la perdita del diritto di decretare l'alternanza quando si sia fatto il momento (dittatore senescente o ammattito); la legittimità di un dittatore non eletto è poi ancora minore e pertanto pari a zero
-è però anche vero che un plotone disciplinato dissipa in attrito una quantità di energia molto inferiore e questo può significare la differenza tra la vita e la morte in situazioni di drammatica scarsità; l'esempio che cito sempre è la differenza tra i deflussi ordinati dalla piazza d'armi che si svolgevano ogni santo giorno in caserma dopo le esercitazioni da noi a Trieste e il deflusso scriteriato della massa "libera di esprimersi" che a Imola per un pelo non mi ammazzava schiaccandomi il petto contro i cardini del cancello alla Rivazza, senza che NESSUNO avesse il diritto nè il compito di fermarla o disciplinarla
A Cuba purtroppo temo che Castro abbia tenuto il plotone in disciplina ottima e che meriti l'applauso in piedi di tutti coloro a cui ha salvato la vita. Il paese se la cava nonostante l'embargo e le ridotte dimensioni e risorse molto meglio di paesi enormi e ricchissimi di ogni ben di dio nel loro sottosuolo, la cui unica colpa è quella di avere aperto i cancelli alla "libertà di esprimersi". Libertà della quale solo gli stranieri di passaggio hanno saputo approfittare. E a piene manazze, a costo di milioni di vite umane. Vedi (ripeto ancora) l'incidenza delle morti per malaria che sono letteralmente genocidio per pubblica incuria: basta la malaria a condannare per sempre e definitivamente l'idea che la libertà sia un diritto inalienabile dell'uomo al di là di ogni paletto.
We hold these truths to be self evident: that all man are created equal and that they are endowed by the Creator by the same and unalienable rights, and among these rights are life, liberty and the pursuit of happyness.
Ogni volta che recito a memoria questo pezzetto della Declaration of Independence mi torna in mente che i Padri Fondatori di questa dolcissima Home of the Brave che sono gli USA erano gente di ben altra pasta da noi. Gente che credeva fermamente nel Contratto Sociale e nel diritto della gente alla Ribellione Armata per proteggere i Diritti Inalienabili dell'Uomo.
Notate che le nobili firme che hanno sugellato la Dichiarazione hanno sottoscritto parole di fuoco in cui LIFE sta prima di LIBERTY.
Inoltre si dice chiaro e tondo che ALL MEN ARE CREATED EQUAL. Questo è in atroce contraddizione con le umiliazioni e l'incuria a cui è sottoposta la vita umana in molti paesi asserviti al gioco USA. Ci sono concetti della Declaration of Independence che per i Cubani non sono Carta da Culo e per una buona parte della Middle Class USA invece sì.
Benjamin Franklin forse avrebbe apprezzato più il Che Guevara che George W. Bush. Franklin era una persona di cultura come il Che e non certo come l'analfabeta ex-alcolizzato della Casa Bianca. Washington era una persona responsabile di cui si ricorda la propensione eroica al servizio più simile al Che che il viziatello G.W. Bush, incapace di concludere alcunché alla prova dell'imprenditoria.
Mi piace pensare che nell'ipotetico incontro i due parlerebbero di Iraq e di Embargo a Cuba e si sentirebbero espressioni del tipo:
"Giovanotto, mi rincresce di tutto cuore. Noi non eravamo così. Noi siamo ribelli del Boston Tea Party. Questi sono peggio del Re d'Inghilterra. Me ne vergogno a morte. Che tu mi possa considerare pulito di questo sangue, figliolo."
-Popper dice bene che nessuno ha il diritto neanche di eleggere liberamente un dittatore perchè la cosa implica la perdita del diritto di decretare l'alternanza quando si sia fatto il momento (dittatore senescente o ammattito); la legittimità di un dittatore non eletto è poi ancora minore e pertanto pari a zero
-è però anche vero che un plotone disciplinato dissipa in attrito una quantità di energia molto inferiore e questo può significare la differenza tra la vita e la morte in situazioni di drammatica scarsità; l'esempio che cito sempre è la differenza tra i deflussi ordinati dalla piazza d'armi che si svolgevano ogni santo giorno in caserma dopo le esercitazioni da noi a Trieste e il deflusso scriteriato della massa "libera di esprimersi" che a Imola per un pelo non mi ammazzava schiaccandomi il petto contro i cardini del cancello alla Rivazza, senza che NESSUNO avesse il diritto nè il compito di fermarla o disciplinarla
A Cuba purtroppo temo che Castro abbia tenuto il plotone in disciplina ottima e che meriti l'applauso in piedi di tutti coloro a cui ha salvato la vita. Il paese se la cava nonostante l'embargo e le ridotte dimensioni e risorse molto meglio di paesi enormi e ricchissimi di ogni ben di dio nel loro sottosuolo, la cui unica colpa è quella di avere aperto i cancelli alla "libertà di esprimersi". Libertà della quale solo gli stranieri di passaggio hanno saputo approfittare. E a piene manazze, a costo di milioni di vite umane. Vedi (ripeto ancora) l'incidenza delle morti per malaria che sono letteralmente genocidio per pubblica incuria: basta la malaria a condannare per sempre e definitivamente l'idea che la libertà sia un diritto inalienabile dell'uomo al di là di ogni paletto.
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Notate che le nobili firme che hanno sugellato la Dichiarazione hanno sottoscritto parole di fuoco in cui LIFE sta prima di LIBERTY.
Inoltre si dice chiaro e tondo che ALL MEN ARE CREATED EQUAL. Questo è in atroce contraddizione con le umiliazioni e l'incuria a cui è sottoposta la vita umana in molti paesi asserviti al gioco USA. Ci sono concetti della Declaration of Independence che per i Cubani non sono Carta da Culo e per una buona parte della Middle Class USA invece sì.
Benjamin Franklin forse avrebbe apprezzato più il Che Guevara che George W. Bush. Franklin era una persona di cultura come il Che e non certo come l'analfabeta ex-alcolizzato della Casa Bianca. Washington era una persona responsabile di cui si ricorda la propensione eroica al servizio più simile al Che che il viziatello G.W. Bush, incapace di concludere alcunché alla prova dell'imprenditoria.
Mi piace pensare che nell'ipotetico incontro i due parlerebbero di Iraq e di Embargo a Cuba e si sentirebbero espressioni del tipo:
"Giovanotto, mi rincresce di tutto cuore. Noi non eravamo così. Noi siamo ribelli del Boston Tea Party. Questi sono peggio del Re d'Inghilterra. Me ne vergogno a morte. Che tu mi possa considerare pulito di questo sangue, figliolo."
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il male spinga il violento alla rovina. Sal 140,12
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tu no hai idea di che cosa sia il cornettaro notturno sotto casa di Akela (un ritrovo ideale per i Vero ToroLord ha scritto:Buon cornetto (quello col cioccolato bianco non l'ho mai assaggiato

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[OT]
guarda, a roma i cornettari sono da non credere, conoscono una varietà di ripieni (leggi modi di farti ingrassare) che è impressionante
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A vent'anni dall'esplosione del reattore nucleare di Chernobyl, i bambini delle città ucraine vicine all'ex reattore si ammalano o nascono gia' malati a causa delle radiazioni presenti nell'aria. A Tarara, citta' cubana vicino all'Avana, un ospedale pediatrico li cura gratuitamente dal 1990. Da allora sono gia' 18 mila i piccoli pazienti curati a Cuba.
http://www.corriere.it/gallery/Esteri/v ... rnobil/1&1
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