
Ciao
TyL
Moderatori: liberliber, -gioRgio-, vanya
si sta sempre parlando di un referendum che interverrà sulla possibilità di mettere al mondo dei figli non di toglierli dal mondosilviazza ha scritto:Frasi come
io ne faccio una questione pragmatica: esisto io, ed esiste una vita dentro di me. Questa vita _dipende da me_, io posso, tecnicamente, farne ciò che voglio, e se decido che voglio eliminarla, devo poterlo fare.
mi fanno semplicemente rabbrividire e rafforzano la mia convinzione che le modifiche a questa legge hanno lo scopo di consentire la maternità a tutti i costi.
non capisco ...veramente nell'eterologa la metà del patrimonio genetico è della madre o del padre, c'è una bella differenza rispetto all'adozionesilviazza ha scritto:Un'altra cosa: continuo a sentir dire che i figli avuti dall'eterologa sono amati come quelli "naturali"... credo sia vero, ma l'unica differenza rispetto all'adozione è che il bimbo cresce in pancia alla mamma... almeno che non ci sia ipocrisia e si ammetta che si vuole solo che alla madre sia concesso di sentire il figlio crescersi dentro. Senza girarci intorno.
Cosa? Se una libertà non danneggia me stessa allora è legittima? Passino pure col rosso se io non sto attraversando la strada in quel momento... E perché tante chiacchiere sulla vivisezione, tanto mica mi danneggia...Io pero' non me la sentirei, a cuor leggero, di negare delle liberta' ad altre persone soprattutto se queste non alterano minimamente le mie liberta'.
Dire che certe liberta' non vanno concesse e' un modo di pensare legittimo ma non credi che invece sia giusto che altri invece di quelle liberta' ne possano fruire?
non per alcuni che se la sentono comunque di assumersi la responsabilità di genitori, io non avrei tutto quel coraggio , lo ammetto, piuttosto sarei per l'adozione (molto meno colpevolizzante), ma se c'è qualcuno che accetta un figlio "biologicamente non suo" ben venga, non credo che neppure in questo caso le cose vengano fatte a cuor leggerosilviazza ha scritto: il fatto che solo metà partimonio genetico sia della coppia crea delle disparità non da poco
ho riletto queste righe almeno 3 volte, e fatico a credere a quello che leggo. Ma ti rendi conto che il tuo punto di vista (stra-legittimo, per carità) implica che tu decida non solo quello che secondo te è giusto per te, ma anche per tutti gli altri, inclusi coloro che non la pensano come te (che sia per motivi filosofici, religiosi o altro, poco importa...). Se tu voti NO (o non voti del tutto), costringi gli altri a limitare le loro libertà o a dover andare all'estero. Se invece vincesse il sì tu rimarresti comunque libera di fare le tue scelte, in coscienza, senza necessariamente dover calpestare i diritti di chi vede le cose diversamente o di chi, magari, si trova in situazioni in cui la PMA sia l'unica strada percorribile. Ci hai pensato?silviazza ha scritto:è proprio per questo che vado a votare NO, secondo me certe libertà non vanno concesse, su certi aspetti non dovrebbe essere giusto scegliere.
questa storia della maternità a tutti i costi mi inizia a dare un po' sui nervi. Chi decide quando cercare di avere un figlio significa farlo "a tutti i costi"? dopo la prima, la seconda o la terza inseminazione? Vogliamo che sia per caso una legge a decidere anche questo? Chi affronta l'iter di una PMA di costi ne affronta, eccome, e non solo da un punto di vista economico (anche se ora bisognerà andare all'estero anche per un'omologa se si hanno malattie genetiche etc.), ma soprattutto UMANO. Io sono contraria a far nascere bimbi da donne di 60 anni, ma consentire a una donna che, magari per un endometriosi o perché ha subito una chemio non ha modo di aver un bambino, l'accesso alla PMA mi sembra doveroso.silviazza ha scritto:Frasi come:
io ne faccio una questione pragmatica: esisto io, ed esiste una vita dentro di me. Questa vita _dipende da me_, io posso, tecnicamente, farne ciò che voglio, e se decido che voglio eliminarla, devo poterlo fare.
mi fanno semplicemente rabbrividire e rafforzano la mia convinzione che le modifiche a questa legge hanno lo scopo di consentire la maternità a tutti i costi.
solo tu Mago potevi pensare al MasterMindIMDL ha scritto:e con questa boutade inizia e finisce il mio intervento sui referendum: ai quali voterò tre sì ed un no (ovviamente chi vuole può partecipare all'apposito torneo di master-mind che ho indetto per svelarene la soluzione)
Attenta, stai scivolando su un terreno pericoloso. Io parlo della liberta' come bene supremo. Per intenderci quella sancita della Costituzione (leggi art.3 e quelli che vanno dal 13 al 21)Cosa? Se una libertà non danneggia me stessa allora è legittima? Passino pure col rosso se io non sto attraversando la strada in quel momento... E perché tante chiacchiere sulla vivisezione, tanto mica mi danneggia...
Faccio un esempio estremo perché mi sembra che la mia posizione non sia ancora chiara: se per me l'omicidio è sbagliato, non voglio farlo io e non voglio permetterlo a nessun altro. Allo stesso modo per me è inconcepibile che l'embrione non venga considerato come un essere umano (perché un bambino di 4 mesi invece sì, visto che se nasce prematuro non è comunque in grado di vivere?) e quindi non permetterei a nessuno di usarlo come oggetto. Ho detto questa cosa, in un modo o nell'altro, circa duecento volte in questo thread quindi mi sa che non mi volete proprio capireXenia ha scritto:Se tu voti NO (o non voti del tutto), costringi gli altri a limitare le loro libertà o a dover andare all'estero. Se invece vincesse il sì tu rimarresti comunque libera di fare le tue scelte, in coscienza, senza necessariamente dover calpestare i diritti di chi vede le cose diversamente o di chi, magari, si trova in situazioni in cui la PMA sia l'unica strada percorribile. Ci hai pensato?
... infatti non mi sembra che la legge lo impedisca. Se intendi che la donna che ha avuto la chemio avrebbe diritto ad usare non un suo ovulo precedentemente conservato ma uno di un'altra donna, io chiamo questa "maternità a tutti i costi" perché è, come ho detto altre duecento volte, è il voler sentire il bimbo dentro di sè. non dico che non sia legittimo, ma non capisco perchè nessuno lo ammetta.Xenia ha scritto:Io sono contraria a far nascere bimbi da donne di 60 anni, ma consentire a una donna che, magari per un endometriosi o perché ha subito una chemio non ha modo di aver un bambino, l'accesso alla PMA mi sembra doveroso
Invece sì, glielo impedisce e come. Primo perché non le permette di crioconservare l'embrione suo (cioè l'ovulo le verrebbe prelevato prima della chemio e poi fecondato con il seme del marito) e secondo perché, visto che non può usare la crioconservazione, dopo la chemio dovrebbe ricorrere ad un ovulo di una donatrice, cioè all'eterologa.... infatti non mi sembra che la legge lo impedisca.
no ..tu ti sei spiegata benissimo sei contro l'abortosilviazza ha scritto:Faccio un esempio estremo perché mi sembra che la mia posizione non sia ancora chiara: se per me l'omicidio è sbagliato, non voglio farlo io e non voglio permetterlo a nessun altro. Allo stesso modo per me è inconcepibile che l'embrione non venga considerato come un essere umano (perché un bambino di 4 mesi invece sì, visto che se nasce prematuro non è comunque in grado di vivere?
infatti tutte le donne, anche giovani, che per colpa di qualche malattia, tumore o altro , non siano più in grado di procreare si devono rassegnare e non possono diventare madri ( secondo questa legge)last-unicorn ha scritto:Invece sì, glielo impedisce e come. Primo perché non le permette di crioconservare l'embrione suo (cioè l'ovulo le verrebbe prelevato prima della chemio e poi fecondato con il seme del marito) e secondo perché, visto che non può usare la crioconservazione, dopo la chemio dovrebbe ricorrere ad un ovulo di una donatrice, cioè all'eterologa.
beh, é logicoquindi dicendo così sei anche contro la pillola del giorno dopo perchè "dopo" le due cellule si sono già unite quindi c'è già vita (ragionando secondo questo criterio)
estremizzando... la situazione mi ricorda tanto quella di un film con tom cruiseSilviazza ha scritto:Faccio un esempio estremo perché mi sembra che la mia posizione non sia ancora chiara: se per me l'omicidio è sbagliato, non voglio farlo io e non voglio permetterlo a nessun altro.