Auro ha scritto:e poi la mia è una domanda non tanto "materiale" (...) ma proprio "morale".
perché ruini deve avere così poca fiducia nei suoi fedeli da dover consigliare loro cosa fare?
non lo sanno?
ne hanno bisogno?
non sono in grado di decidere da soli senza che il vaticano o la cei si pronunci?
E' proprio della Chiesa cattolica in quanto istituzione.
Auro, capisco perfettamente le tue domande, alle quali non si puo' dar risposta se prima non ci si immedesima del tutto nel punto di vista della Chiesa cattolica. Prima occorre far questo lavoro, poi si possono pure dismettere quei panni - magari farsi passare un po' di nausea, se e' il caso - e fare tutti i commenti e le critiche del caso.
Quindi: per chi aderisce alla Chiesa cattolica, essa e' "Madre e maestra", tantopiu' in ambito morale.
"
La Chiesa, « colonna e sostegno della verità » (1 Tm 3,15), « ha ricevuto dagli Apostoli il solenne comandamento di Cristo di annunziare la verità della salvezza ». (Lumen Gentium) « È compito della Chiesa annunziare sempre e dovunque i principi morali anche circa l'ordine sociale, e così pure pronunciare il giudizio su qualsiasi realtà umana, in quanto lo esigano i diritti fondamentali della persona umana o la salvezza delle anime ». (Codice di Diritto Canonico)"
Lo cito dal Catechismo della Chiesa Cattolica (2032) giusto per comodita', visto che questo passo e' composto da citazioni tutte illuminanti al riguardo. Vale anche la pena riportare che al capo precedente si afferma che "
La vita morale è un culto spirituale".
Dal punto di vista del cattolico "perfetto", l'autorita' suprema in campo morale e' la Chiesa, che ha il dovere di
ammaestrare
perennemente chi si rivolge a lei. Spero che la risposta sia esaustiva.
e inoltre ha scritto:
ripeto senza malizia e vis polemica, la mia è solo sana curiosità: probabilmente è un pregiudizio che ho perché sono cresciuta in una chiesa in cui l'uomo non ha bisogno di nessuno per parlare con dio, per decidere cosa è giusto cosa non lo è, cosa significhi la parola embrione e chi/cosa ha il libero arbitrio.
Se queste sono le basi, il pregiudizio e' piu' che comprensibile: una chiesa come quella che descrivi NON E' la Chiesa cattolica, che invece si pone come presenza viva di Cristo in terra [1].
Questo, in estrema sintesi, e' quanto dice la Chiesa cattolica di se'. Da questo punto di vista le indicazioni date sono non soltanto lecite, ma perfino ovvie. Al contrario, se non si condividono questi principi queste prese di posizione sono evidentemente un'ingerenza indebita. D'altronde - per dirla con Lapalisse - se non si condividono questi principi vuol dire che non si aderisce alla Chiesa cattolica, percio' chi se ne frega?
-gioRgio-
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[1] dalla Lumen Gentium, capo 21:
Nella persona quindi dei vescovi, assistiti dai sacerdoti, è presente in mezzo ai credenti il Signore Gesù Cristo, pontefice sommo. Pur sedendo infatti alla destra di Dio Padre, egli non cessa di essere presente alla comunità dei suoi pontefici in primo luogo, per mezzo dell'eccelso loro ministero, predica la parola di Dio a tutte le genti e continuamente amministra ai credenti i sacramenti della fede; per mezzo del loro ufficio paterno (cfr. 1 Cor 4,15) integra nuove membra al suo corpo con la rigenerazione soprannaturale; e infine, con la loro sapienza e prudenza, dirige e ordina il popolo del Nuovo Testamento nella sua peregrinazione verso l'eterna beatitudine. Questi pastori, scelti a pascere il gregge del Signore, sono ministri di Cristo e dispensatori dei misteri di Dio (cfr. 1 Cor 4,1). Ad essi è stata affidata la testimonianza al Vangelo della grazia di Dio (cfr. Rm 15,16; At 20,24) e il glorioso ministero dello Spirito e della giustizia (cfr. 2 Cor 3,8-9).