Pynchon Thomas

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zoe
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Pynchon Thomas

Messaggio da zoe »

Non conosco assolutamente niente di lui.. e stamani ho visto che grazie alla promozione Bur potrei leggermi "V."
Lo conoscete? avete letto altro di lui?
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massiprof
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Messaggio da massiprof »

Io posseggo solo Mason & Dixon, uno romanzo pubblicato alcuni anni fa e comprato subito, ma non ancora letto... Comunque è uno dei libri che mi sono imposto di leggere quest'estate. Vedremo se ci riuscirò...

Di lui so che è una specie di ectoplasma, che nessuno conosce, se non tramite una foto vecchiotta. Alcuni vociferano sia un'altra identità di Salinger, viste le analogie nel vivere lontano dalla ribalta.
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Tyrone Slothrop
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Messaggio da Tyrone Slothrop »

Se leggete il mio nick potete intuire quanto sia ammiratore dell'opera di Pynchon, e segnatamente di L'arcobaleno della gravità, forse il suo capolavoro oltre a L'incanto del lotto 39.

Di Pynchon ho letto tutti i romanzi e tutti i racconti pubblicati, per cui chiedetemi pure pareri e consigli.

V. l'ho trovato un libro tutto sommato interessante, quindi compralo senza pensarci :)

I migliori romanzi comunque secondo me sono: L'arcobaleno della gravità, enciclopedico e immenso, L'incanto del lotto 39, breve ma lomto carino, e Vineland, pieno di nostalgia per gli anni '60.

PS Pynchon esiste e non è Salinger :whistle: e Mason & Dixon è tostarello, almeno quanto l'Arcobaleno, ma i lettori più "pesanti" troveranno pane per i loro denti.

Postatemi le vostre impressioni dopo, grazie.
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zoe
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Messaggio da zoe »

V. l'ho trovato un libro tutto sommato interessante, quindi compralo senza pensarci
ma è una lettura pesante? O scorre e ti travolge? Di cosa parla il romanzo? :mrgreen:
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Messaggio da Tyrone Slothrop »

Di cosa parla ti dirò che è difficile spiegarlo, è un romanzo un po' metafisico, ma lo troverai sicuramente interessante.

Pynchon è uno dei massimi scrittori contemporanei americani insieme a De Lillo, ma rispetto a quest'ultimo è più folle, ci sono degli episodi a dir poco esilaranti.

A tuo beneficio copio e incollo la quarta di copertina.

V. è un'entità misteriosa, forse è il principio stesso della femminilità; V. assume molteplici aspetti e sembianze, e sfugge a ogni precisa identificazione. V. è di volta in volta la dea Venere e il pianeta Venere, la Vergine, la città della Valletta a Malta, il Venezuela, l'immaginaria terra di Vheissu. E V. è anche molte donne: Vittoria, Veronica, Violet... V. è un enciclopedico, labirintico, ambizioso, infinito e corrosivo gioco di specchi.
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yaktib
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Messaggio da yaktib »

tyrone wrote:
L'arcobaleno della gravità, enciclopedico e immenso
immenso hai detto bene, in tutti i sensi. Un grande libro.
Ragazzi, compratelo, leggetelo, diffondetelo :D
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zoe
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Messaggio da zoe »

scusate, ma la lettura è di quella travolgente o di quella impegnata dove la tua concentrazione deve esser attiva al 1000 per 1000?

sapete è un periodaccio e i suoi libri non è che siano proprio di poche pagine :roll:
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yaktib
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Messaggio da yaktib »

zoe wrote:
ma la lettura è di quella travolgente o di quella impegnata dove la tua concentrazione deve esser attiva al 1000 per 1000?
beh, e' un libro di circa mille pagine, quindi e' difficile buttarlo giu' tutto di un fiato
pero' ti assicuro che alla fine non ne rimarrai delusa :wink:
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Messaggio da yaktib »

scusa zoe io pero' mi sto riferendo a
** L'arcobaleno della gravita'

non vorrei che equivocassi :D

scusa ancora
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Messaggio da Tyrone Slothrop »

L'arcobaleno della gravità e Mason & Dixon sono abbastanza ardui sia nella mole che nella complessità e nel linguaggio, V. è invece più abbordabile.

A me ha fatto sempre pensare che abbia ispirato quel libro mediocre che è Q di Luther Blissett; il protagonista del libro cerca V. proprio come il protagonista del libro italiano cerca Q., anche se questo sia l'unco punto in comune :)

Ti ripeto, non esitare ad entrare nel mondo di Thomas Pynchon, non te ne pentirai :wink: dopo V. potrai provare L'incanto del lotto 39 (consigliatissimo) o Vineland (molto carino e nostalgico), e dopo potrai affrontare i due titani con già una certa conoscenza dell'autore, delle tematiche e dello stile.
Ultima modifica di Tyrone Slothrop il mar giu 14, 2005 12:43 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da -gioRgio- »

Tyrone Slothrop ha scritto:A me ha fatto sempre pensare che abbia ispirato quella schifezza di Q di Luther Blissett

[Moderator mode=ON]
Consiglio sempre di andarci molto cauti prima di definire un libro "una schifezza", onde evitare "flame". Se proprio non si riesce a farne a meno, un bel "secondo me", in tutte le sue possibili versioni, e' sempre salutare.
Nel caso specifico, poi, il giudizio e' decisamente in controtendenza, come si puo' vedere cliccando qui

-gioRgio-
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Messaggio da Tyrone Slothrop »

Siccome ho fatto un doppio post approfitto per postare qualche immaginetta


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/\
---- La prima edizione, costava un botto ma ne è valsa la pena

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Ultima modifica di Tyrone Slothrop il mar giu 14, 2005 1:22 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da Tyrone Slothrop »

Sì, lo so che sono in controtendenza :) e scusatemi per l'irruenza con la quale ho espresso il concetto, magari edito leggermente.
Non volevo creare flame, ma del resto è tra i miei top 5 peggiori libri di sempre nel topic apposito, e non è intenzione offendere nessun utente, semmai gli autori . :)

Resta il forte dubbio che Luther Blissett abbia copiato qualche idea da qualche avanguardia usando la strutttura per i loro scopi narrativi, ma spacciando per loro qualcosa ideato da altri.

Il fatto che un libro sia acclamato dal pubblico non ne fa incontrovertibilmente un bel libro, basta guardare Il codice Da Vinci.

Poi credo che Luther Blissett abbia giocato troppo su scelte ideologiche e prese di posizione spettacolari a scopo pubblicitario, come quella di dichiararsi contro la letteratura autoriale tradizionale e inneggiando alla rivoluzione culturale, all'abolizione della figura dello scrittore, che poi peraltro non hanno seguito neanche loro stessi viste le loro recenti uscite "soliste".
Insomma, si dichiarano contro il sistema, ma essi stessi ne fanno parte e mi piacerebbe vedere un po' più di coerenza da parte loro.

Ma la mia avversione per il libro Q non è dettata da preconcetti o pregiudizi, il libro è scritto malissimo e vuole nascondere la cosa con presunti meriti extraletterari.
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zoe
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Messaggio da zoe »

grazieeee :mrgreen:
Quindi tu,Tyrone Slothrop, mi consigli di leggere prima "V" degli altri suoi?..
Ma che genere è?
parla parla pure che sono tutta orecchi :mrgreen:
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Messaggio da Tyrone Slothrop »

Io ti consiglierei di iniziare con V, Vineland o l'incanto del lotto 39, perché la raccolta di racconti Entropia è abbastanza difficile da reperire nei circuiti tradizionali (io l'ho comprato direttamente dalla E/O).
Però visto che c'è V. in promozione comincia pure da quello.

A dirti la verità mi ricordo molto poco della trama del libro che ho letto quattro cinque anni fa (vorrei rileggerlo a breve), la ricerca di questa misteriosa V. in giro per il mondo, per il resto troverai alcuni tra i temi(complotti e cospirazioni, fine del mondo) e personaggi ricorrenti nella narrativa di TP.

Ti copi e incollo alcuni commenti presi dalla rete.

> V. Un romanzo complesso: angosciante e divertente. Pieno di
> personaggi e storie che si intrecciano intorno ad un
> misterioso complotto per il dominio (o la distruzione?)
> della terra ad opera di un'entita' nota come V., in realta'
> e' una fotorgrafia piuttosto spietata degli U.S.A. del
> dopoguerra;
V. anticipa tra le altre cose i temi che saranno propri della letteratura cyberpunk (di cui TP e' padre nobile e riferimento obbligato): un manichino meccanico che serve a misurare le radiazioni diventa il compagno ideale per la conversazione, una operazione di chirutrgia estetica serve a portare alla luce la vera faccia, il protagonista vaticina in un prossimo futuro l'esistenza di una donna completamente meccanica: la preoccupazione che "le curve della ricerca e dello sviluppo nel campo dell'intelligenza artificiale, della biologia molecolare e della robotica convergeranno.... e anche i pezzi grossi, speriamo, sarranno presi alla sprovvista" e' costante ed occasione, ovviamente, di paranioa da complotto.
Invece per quanto riguarda gli altri romanzi ti scrivo qualche rigo di commento personale.

L'incanto del lotto 39 è piccolo ma godibilissimo, tutto incentrato su una storia di cospirazioni a livello planetario.

Vineland è un affresco fatto di personaggi strampalati, pieno di simpatia e nostalgia verso le utopie pacifiste degli anni '60.

L'arcobaleno della gravità è un megaromanzo apocalittico ambientato tra la fine della seconda guerra mondiale e l'immediato dopoguerra, se possiamo ridurre in poche parole un tomo così voluminoso e complesso, per darti un'idea pensa all'Ulisse di Joyce in fatto di varietà stilistica e a volte di difficoltà di lettura/interpretazione nei passi più arditi e visionari.
Una cosa che tra l'altro noterai in TP è l'utilizzo nei dialoghi di svariati idiomi, tra cui anche alcuni dialetti italiani e linguaggi oscuri come l'Herero.
In questo romanzo questa frammentazione della realtà raggiunge forse il suo apice in una fantasmagoria di citazioni e generi letterari, dal sentimentale al pornografico al romanzo di spionaggio (genere che ha molta importanza nell'opera di P.)
Tutto diventa un gioco di rimandi e tenere le fila di un romanzo di questi, con gli intrecci e i riferimenti incrociati, non è cosa facile e richiede al lettore un certo sforzo interpretativo , altrimenti sarà facilissimo ritrovarsi persi cercando a ritroso l'ultimo riferimento a quel dato personaggio o avvenimento.

Mason & Dixon

Prendendo spunto dalle vicende di Mason & Dixon, costruttori dell'omonima linea di demarcazione tra Nord e Sud degli Stati Uniti, Pynchon scrive un romanzo che, come nell'Arcobaleno della gravità, partendo da dati e situazioni storici e reali, ci trasporta in situazioni grottesche e surreali.
Molto difficile da leggere persino in italiano per l'utilizzo frequente di gerghi tecnici (per esempio per quanto riguarda la cartografia e gli strumenti di misurazione dell'epoca), pare che sia particolarmente ostico in lingua originale per via dell'utilizzo della lingua dell'ottocento.
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zoe
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Messaggio da zoe »

Ma grazie :)

L'ho preso. mi spevanta un pò la mole :roll:
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Messaggio da Tyrone Slothrop »

Zoe ha scritto
L'ho preso. mi spevanta un pò la mole Rolling Eyes
Io più che della mole mi spaventerei del contenuto.

A mo' di esemplificazione ti posto l'incipit di Mason & Dixon (però questo è il più difficile di tutti)
1


Palle-di-Neve han disegnato i loro Archi Volanti, costellando i Fianchi dei Capanni non meno che quelli dei Cugini, involando Copricapi nel Vento frizzante soffiante dal Delaware: le Slitte son sospinte al coperto e i loro Pattini asciugati e ingrassati con cura, le scarpe deposte nel Vestibolo sul retro, una Calata con le calze ai piedi sulla grande Cucina, in finalizzato Fermento fin dal Mattino, interpunto dai tinnenti Coperchi di vari Bricchi e Pentole fragranti di Spezie per Pasticci, Frutta sbucciate, Grasso di Rognoni, Zucchero caramellato... e i Fanciulli, sempre quasi di Volo, tra gli Schiaffi ritmati di Cucchiaio con Pastella, avendo ghermito per blandizie o rapina quanto loro possibile, proseguono, come ogni pomeriggio di questo nevoso Avvento, verso una Stanza accogliente sul dietro della Casa, arresa da anni ormai ai loro spensierati Assalti. Ivi è approdato un lungo tavolo a cavalletto con due panche spaiate, dal ramo famigliare della Contea di Lancaster... un Chippendale stile Seconda-Strada non scevro di un'interpretazione del rinomato Sofà Cinese, con alto baldacchino di iarde di Tessuto violetto che potrebbe distendersi tutto intorno per dare vita a un intimo, scuro tendaggio... talune Sedie dispari spedite d'Inghilterra avanti il Conflitto... in Pino e in Ciliegio per lo più, né molto in Mogano, eccezion fatta per un sinistro e mirabolante Tavolo da Giuoco vantante il men dispendioso dei Grani a Onda, noto in Commercio come Cuore Vagabondo, datore di un'illusione di Profondità in cui da anni scrutano i fanciulli come dentro alle Pagine Illustrate dei Libri... insieme a una tal dovizia di cardini, innesti scorrevoli, ganci occulti e comparti segreti che né i Gemelli né la loro Sorella posson dire di esservi giunti a fine. Sul Muro, sbandito in questo Ricettacolo di Mimeggiature Salottiere in quanto Ricordo d'un Tempo che obliare è meglio, a riflettere gran parte della Stanza - il Tappeto e i Tendaggi un po' frusti, Micio il Gatto si aggira sotto i mobili - è appeso uno Specchio Incorniciato con uno scritto che commemora la "Mischianza", il memorando Ballo d'addio dato nel '77 dai Britannici che occupavano la Città, avanti appena la loro Ritirata da Filadelfia.
In questa Temperie Natalizia del 1786, mentre la Guerra è spenta e la Nazione va frazionandosi a forza di baruffe, le ferite corporee e fantasmatiche, piccine e grandi, seguitano a dolere, non ricordate tutte... né, troppo spesso, financo narrate. La neve ammanta tutta Filadelfia da Fiume a Fiume, le cui sponde men prossime sono così svanite dietro a cortine di nebbia diaccia che oggi la Città potrebb'essere un'Isola sopra l'Oceano. Stagni e Ruscelli in una morsa di gelo, gli Alberi tutti che biancheggiano fino al menomo Ramoscello... Nevrili Segmenti di Luce concentrata. Martelli e Seghe sono ammutoliti, Cumuli di mattoni giacciono coperti dalla neve, i Passeri di Città, in ricami di slancio, balzano entro e fuori qualunque Ricovero si dia... il Cielo che annotta - Nubi che il vento enfia in Chiazze Gessose - si stende sopra le Northern Liberties, Spring Garden e German Town, la sua giovane luna scialba come le Raffiche di Neve... il fumo vien su dai comignoli, dentro alle case si rimandan le Gite in Slitta, brulicano le Taverne... Caffè infuso di fresco scorre ovunque, recato nelle Sale sul fronte e sul retro, mentre il Madeira, che sempre in queste Plaghe ha scaldato le Compagnie, viene oggi mesciuto come un antico Elisir sulla Pignatta spumeggiante della Politica... poiché i Tempi sono impossibili a calcolarsi, in quest'Avvento, come la Distanza da una Stella.
È divenuto costume pomeridiano per i Gemelli e la loro Sorella, e per quanti anziani e giovani Amici possan venire a Casa, di riunirsi ad ascoltare un nuovo Racconto dello Zio gira-mondo, il rev. Wicks Cherrycoke, tornato qui il mese d'ottobre al funerale d'un Compagno degli anni passati – benché giungendo tardi per la Sepoltura - trattenutosi Ospite nella Dimora di sua sorella Elisabeth, Consorte, da molti anni, di Mr J. Wade LeSpark, un rispettato Uomo di Commercio attivo sui Mercati Cittadini, sebbene a casa sua abbia un fare abbastanza Sultanesco da notificare al Rev. - pur non esigendolo formalmente - che potrà trattenersi fino a quando sappia divagare i fanciulli... e tuttavia, con il primo oltraggioso manifestarsi d'Infantili Smanie in un momento inopportuno: Oplà! si troverebbe Fuor dell'Uscio, all'agguato dell'Inverno Lama Tagliente.
Così avevano udite le storie della Fuga dalla Terra-Ottentotta, del Rubino Maledetto di Mogok, dei Naufragi per Indie Orientali e Occidentali... un Intreccio Erodoteo di Peripezie e Curiosità trascelte, implica il Rev., per la loro utilità morale, avendone cassate viceversa altre poco acconce all'Orecchio Giovanile. Come di consueto, senza avere in Proposito consultato la Gioventù medesima.


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No, no. io ho preso "V."
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Lo so, volevo darti un esempio di come una pagina possa essere pesante :)

Quando hai finito la posti anche solo una minirecensione?
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certo!
ma prima che io lo finisca tu sarai vecchio :lol:
hai visto come son messa nel post "sono grave solo io"? :mrgreen:
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