last, anch'io non lo credo. Ma non credo neanche che tutto questo 74,1 % sia di menefreghisti (garantisco che la mia decisione di non ritirare alcune schede è stata molto lunga e sofferta, e altri Bcer credo possano confermarlo. Ho sempre ritenuto il voto un diritto che deve essere sfruttato, per la storia e i motivi che hanno portato tutti ad averlo; ma in un'impasse per cui il quesito è formulato in un modo per cui in parte voterei sì e in parte voterei no, ho creduto che l'astensione fosse l'unica via per manifestarlo.
Ma il problema è che la tua decisione lunga e sofferta (a cui credo, eh, mica volevo metterti allo stesso livello dei menefreghisti

) fa numero con quelli che si sono disinteressati del problema. Secondo me, avresti espresso i tuoi dubbi meglio con la scheda bianca, proprio perché in questo modo avresti detto che ti interessa la questione ma che non sai cosa rispondere (e quindi, indirettamente, che il quesito è mal posto). Se io non avessi sentito
da te i motivi del tuo non voto su alcuni quesiti, non avrei avuto modo di conoscere le tue ragioni, con la scheda bianca secondo me avrei comunque capito il tuo interesse anche non conoscendoti.
Il non voto non fornisce dati palpabili; sono interpretabili sono i Sì, i No e le schede bianche.
io però mi chiedo perché tutte queste domande e questi problemi saltino fuori proprio con questo referendum.
Il trucchetto è stato sempre usato, più o meno da tutte le parti (compresi - chi mai ci crederebbe??? - i radicali!!! ), com'è che proprio stavolta si risveglia tutto questo senso civico, tutto questo senso del voto?
Per me questa volta abbiamo raggiunto un livello diverso. Almeno a me non era mai capitato di vedere una vera e propria campagna per l'astensione, con manifesti ecc. Ma forse era perché vivevo in beata ignoranza.
Io mai come con questo referendum mi sono resa conto quanto sia sbagliato abusare in questo modo di questo strumento e ho deciso - per me - che da adesso in poi mai più anche solo
penserò di non votare nei referendum ( ehm, si dice referenda? Referendi?

) . Qui non è in gioco il quesito di turno ma proprio il meccanismo del referendum stesso.
Forse per me è così perché questa volta mi sono seriamente informata della questione, ho discusso con voi, ero fermamente convinta che il Sì fosse la cosa giusta. Per questo l'astensionismo mi brucia non poco. Probabilmente sarei stata delusa anche se avesse vinto il No, ma con questo elevato numero di astensioni ho avuto l'impressione che alla gente proprio non gliene fregasse niente. D'ora in poi - con il mio comportamento - non voglio dare questa sensazione a nessuno, se qualcuno reputa importante una questione tanto da promuovere un referendum, gli devo almeno un certo interesse. Indipendentemente dal Sì o No per il quale poi mi deciderò.
Ora, questa è la situazione attuale, spero di ricordarmi questa decisione al prossimo referendum.
