Sono appena tornato dalla mia prima vacanza da "ex single", la cui destinazione è stata una ridente cittadina olandese nota per un certo trattato economico di qualche annetto fa. Ammetto di non essere stato per nulla entusiasta della scelta, ma siccome ci ospitava un amico della mia ragazza, con discreto risparmio di danè rispetto a -che so- una settimana a Sharm, ho dato il mio ok (rimanendo dubbioso perchè in rete non trovavo nulla che indicasse in Maastricht una città degna di nota). Beh,sapete una cosa ? E' una città meravigliosa, da prendere ad esempio e modello per qualunque altro paese.
E' molto piccola ma non microscopica, immersa nel verde (c'è un parco grandissimo ricco di fontane e di corsi d'acqua con le paperelle), dominata dal fiume Maas e dai 3 ponti che l'attraversano. L'architettura moderna è perfettamente integrata a quella classica (le casettine rosse con minuscolo giardinetto) e tutto è studiato per favorire il cittadino (che -mi dicono- paga anche in soldoni la qualità della vita,ma riceve in cambio dei servizi che noi ci sogniamo). Tutti vanno in bici, le auto quasi non si vedono, quindi ci sono spesso ascensori,corsie e parcheggi fatti appositamente per i ciclisti. I bambini hanno un'asta con bandierina di segnalazione arancione dietro la bici così che le rare auto li possano vedere. Gli anziani e le persone che hanno problemi a deambulare ricevono dallo stato una specie di triciclo elettrico con ampio portapacchi, così da poter liberamente andare a fare la spesa al mercato e anche nei negozi. Insomma, in città tutti girano allegramente e senza affanno (e le piazze, specie quelle vicino alla biblioteca nazionale) sono piene di bimbi che giocano spensierati mentre i genitori si pappano un panino al salmone in uno dei tanti caffè, tant'è che uno dei (miei) passatempi preferiti era quello di stare a guardare le splendide olandesi (dall'aspetto intercambiabile ma sempre bellissime, tra l'altro non si truccano mai, c'è una bellezza molto acqua e sapone che conquista) pedalare con le gonne leggere svolazzanti. E poi la gente: socievole come non mai. Tutti educati (ma guai a fare incavolare gli autisti dei bus, tipo tenendo il cellulare acceso -vietatissimo- oppure ad alzarsi un metro prima del capolinea!),pure i due presunti spacciatori di colore che abbiamo trovato fuori dalla porta di casa mentre stavamo uscendo. Si sono scusati del disturbo che stavano dando (noi manco ce ne eravamo accorti che fossero lì) e uno, saputo che eravamo italiani, ci ha detto di aver cantato con Gloria Gaynor a Padova un sacco di anni fa, si è messo a cantare e ci ha pure ringraziato per essere stati ad ascoltarlo. Il tutto senza chiedere una lira.
Ah, dimenticavo di parlarvi dei treni: in stazione le macchinette sono in multilingua e si possono comprare i biglietti anche col Bancomat. Tutto è lindo e spazioso (anche i bagni sui treni) e il personale educatissimo. Gli uffici postali seguono la stessa linea.
C'è, a dire il vero, anche qualcosa di negativo in questa città: se dovete uscire a cena preparatevi a morire di fame. Locali e ristoranti ci sono ma chiudono prestissimo (pensate che anche al cinema l'ultimo spettacolo è alle 20.30), e quelli che restano aperti o sono carissimi o vi propinano delle improbabili ricette italiane contornate da cose che noi non metteremmo manco sotto tortura). Siccome la gente fa tutto in anticipo rispetto a noi, uscire dopo le 21.30 vuol dire girare come Vincent Price ne "L'ultimo uomo sulla terra", tra strade deserte di una città che DOVEVA essere viva (le luci accese dei tantissimi negozi chiusi) in un silenzio angosciante rotto da qualche occasionale ciclista o da qualche coatto (i belgi, che arrivano con auto rombanti per sfondarsi di droga ai coffeeshop).
Giusto per chiudere, sappiate che l'Italia e gli italiani sono tenuti in altissima considerazione: ovunque girano persone con la maglietta della Nazionale, i negozi hanno spesso i nomi di cose italiane e al supermercato trovate tantissime cose spacciate per "italiaanse" (ma che vi sconsiglio di provare). Il ragazzo che ci ospitava lavorava con altri italiani al Customer Care della Mercedes, pare che cerchino sempre personale, se qualcuno stesse cercando di cambiare lavoro e vita,io manderei un curriculum...
Vi dovrei parlare anche dell'incredibile architettura di Eindhoven, ma adesso non ne ho voglia. Sappiate solo che appena tornato in Italia, mi sono subito scontrato con la dura realtà dei servizi di casa nostra, specie sulla maleducazione del personale dei trasporti, e mi è quasi venuta voglia di riprendere l'aereo e di tornare là...
Vacanza a Maastricht - La vita è un lungo fiume tranquillo
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Re: Vacanza a Maastricht - La vita è un lungo fiume tranqui
per esempio della torre delle lampadine e della statua alla mamma del signor Philips, che sferruzza in mezzo alla piazza?Conf ha scritto:Vi dovrei parlare anche dell'incredibile architettura di Eindhoven
Mentre descrivevi le allegre nottate di Maastricht mi veniva proprio in mente Eindhoven:
A febbraio l'atmosfera e' forse ancora piu' improbabile e a quel punto e' l'angoscia, mista ad un senso di penosa nostalgia, che ti spinge ad entrare in un locale dall'originalissimo nome di "Bella Napoli". La sedicente pizza alta mezza spanna, puffolosa e con sopra un oltremodo sospetto strato di materia grassa di colore opalino sono ancora impressi nella memoria.Locali e ristoranti ci sono ma chiudono prestissimo (...), e quelli che restano aperti o sono carissimi o vi propinano delle improbabili ricette italiane contornate da cose che noi non metteremmo manco sotto tortura). (...) uscire dopo le 21.30 vuol dire girare come Vincent Price ne "L'ultimo uomo sulla terra", tra strade deserte di una città che DOVEVA essere viva (le luci accese dei tantissimi negozi chiusi) in un silenzio angosciante rotto da qualche occasionale ciclista o da qualche coatto
-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
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Non sei l'unico...Conf ha scritto:Sappiate solo che appena tornato in Italia, mi sono subito scontrato con la dura realtà dei servizi di casa nostra, specie sulla maleducazione del personale dei trasporti, e mi è quasi venuta voglia di riprendere l'aereo e di tornare là...



AL MOMENTO SONO PARECCHIO ASSENTE DAL FORUM. PER NECESSITA', TIRATE D'ORECCHIE, REMINDER, INSOMMA SE DOVETE CONTATTARMI SCRIVETEMI UN MP O UNA MAIL DA QUI O DA BC.COM.
GRAZIE
A volte, quando entro nel mio ufficio, mi sembra di camminare in mezzo alle rovine di un'antica civiltà. Non è per il disordine che regna sovrano, ma più probabilmente perché mi ricorda le vestigia dell'essere civilizzato che io fui un tempo. (Blacksad)
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Ciao ne (cit.)
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A volte, quando entro nel mio ufficio, mi sembra di camminare in mezzo alle rovine di un'antica civiltà. Non è per il disordine che regna sovrano, ma più probabilmente perché mi ricorda le vestigia dell'essere civilizzato che io fui un tempo. (Blacksad)
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Re: Vacanza a Maastricht - La vita è un lungo fiume tranqui
-gioRgio- ha scritto:

piu che altro mi chiedevo cosa fosse l'Evoluon, quell'enorme disco volante che si vede passando col bus dalla stazione all'aeroporto...per esempio della torre delle lampadine e della statua alla mamma del signor Philips, che sferruzza in mezzo alla piazza?
il nostro amico per farsi perdonare delle "sòle" l'ultima sera ci ha portato in quella che doveva essere l'unica buona pizzeria italiana (anzi,sarda!): "I quattro mori". Ovviamente era chiusa fino all'8. Ci siamo rifiutati di andare "Da Geppetto" perchè avevamo ancora un briciolo di dignità...A febbraio l'atmosfera e' forse ancora piu' improbabile e a quel punto e' l'angoscia, mista ad un senso di penosa nostalgia, che ti spinge ad entrare in un locale dall'originalissimo nome di "Bella Napoli". La sedicente pizza alta mezza spanna, puffolosa e con sopra un oltremodo sospetto strato di materia grassa di colore opalino sono ancora impressi nella memoria.

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