Povero George, mi è così dipiaciuto che la tua memoria ti faccia brutti scherzi che ho deciso di vedere il tuo film (sperando che un giorno tu non ricordi più nemmeno chi sei e io possa farti credere che sei il mio fidanzato...).
E ti chiedo scusa perché era meglio di come me lo aspettassi.
La trama a mio avviso è un po' "facile" nel senso che è un po' scontato fare un film in cui tutta la ragione sta da una parte e tutto il torto da un'altra parte le cui colpe sono ormai universalmente riconosciute. Sarebbe un po' come fare un film contro la Santa Inquisizione. Senz'altro può essere una cosa interessante, ma mi sembra un po' troppo "facile", ripeto.
A parte questo e a parte che, come notava anche Usman, la fine è un po' troppo frettolosa e arriva quando lo spettatore si è appassionato di più, il film non è male.
Innanzitutto mi ha colpito la bravura degli attori. Straordinari, anche l'ultimo comprimario dà grande prova di sè. Escluso purtroppo il povero George che è quello più insipido.
Originale la scelta di girare il tutto con lo stile dei noir hollywoodiani degli anni '40-'50. Con tanto di fumo denso e giochi di luce
Io che sono un'appassionata di quel cinema e di quel periodo l'ho molto apprezzata anche, se, ogni tanto a George scappa la mano e l'ambientazione diventa un po' troppo "finta". Cmq bella idea, ha tolto al film quella patina da film denuncia anni 70 con Dustin Hoffman o Robert Redford (per carità magari sono bei film ma a me non fanno impazzire e ormai non se ne può più

).
Altra nota piacevole le pennellate di commedia che vengono inserite con molta delicatezza per stemperare la drammaticità del tema o, più in generale, gli spiragli aperti sulla vita dei personaggi minori che ruotano intorno alla vicenda. Deliziosi Robert Downey jr e la sua donna.
Belle le scene negli studios anche se io un ambiente di lavoro così affettuoso e coeso non l'ho mai visto, specie nell'ambiente dei media

(sarà che ho visto troppe volte Prima Pagina

)
Cmq da vedere.