
libri su Alessandro Magno
- verdeacqua
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libri su Alessandro Magno
qualcuno sa il nome dell'autore del libro su cui si è basato Oliver Stone (era lui il regista, vero?) per il film Alexander? in alternativa, sapreste consigliarmi un buon libro su Alessandro Magno? grazie 

"...in esso vivevano uomini aridi e oscuri al pari di corde di violino, esseri dai quali si potevano però trarre tutti i valzer, tutte le lacrime, tutti i suoni del mondo." Ilja Ehrenburg





- ilmagodilussino
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Di libri su Alessandro Magno ce n'è una caterva, ma la maggior parte sono fuffa... Il consulente storico del film di Oliver Stone era Robin Lane Fox, uno di quegli studiosi inglesi piacevolmente arroganti che provano un gran gusto a demolire i luoghi comuni e gli studiosi che li esprimono, ed il suo libro Alessandro Magno è stato ristampato da Einaudi credo nel '99 o 2000, e si legge molto bene, se riesci a farti piacere lo stile dell'autore...
Il libro postato dal mago non l'ho letto; Citati è un grande studioso, ma non è uno specialista, quindi non saprei da che prospettiva analizzi il tema...
Se no, se vuoi risalire alle origini della storiografia moderna sull'argomento, c'è sempre il fondamentale volume di Johann Gustav Droysen, che ha posto le basi dello studio dell'ellenismo cominciando proprio con una bella (e ampia, devi avere proprio tanto interesse...) di Alessandro Magno; il libro credo sia del 1833 o '35, ma è stato ripubblicato da Lampi di Stampa nel 1999; in giro non lo trovi, o lo ordini (costa 24 euro...) o se non se hai a disposizione una buona biblioteca (ma proprio buona!) puoi provare a cercarlo... Secondo me vale la pena di leggerlo, perchè è scritto con un entusiasmo che non è facile trovare in un libro su un simile argomento senza che si scada nel fanatismo!
Il libro postato dal mago non l'ho letto; Citati è un grande studioso, ma non è uno specialista, quindi non saprei da che prospettiva analizzi il tema...
Se no, se vuoi risalire alle origini della storiografia moderna sull'argomento, c'è sempre il fondamentale volume di Johann Gustav Droysen, che ha posto le basi dello studio dell'ellenismo cominciando proprio con una bella (e ampia, devi avere proprio tanto interesse...) di Alessandro Magno; il libro credo sia del 1833 o '35, ma è stato ripubblicato da Lampi di Stampa nel 1999; in giro non lo trovi, o lo ordini (costa 24 euro...) o se non se hai a disposizione una buona biblioteca (ma proprio buona!) puoi provare a cercarlo... Secondo me vale la pena di leggerlo, perchè è scritto con un entusiasmo che non è facile trovare in un libro su un simile argomento senza che si scada nel fanatismo!
In omnibus requiem quaesivi, et nusquam inveni nisi in angulo cum libro.
(Tommaso da Kempis, Imitazione di Cristo)
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Non sono competente in materia. So pero' che qualche anno fa mi ritrovai ad ascoltare una serie di trasmissioni su Radio Rai 2, dal titolo "Alle otto della sera". La serie in questione era "Alexandros", a cura di Valerio Massimo Manfredi. Il racconto mi prese moltissimo e divenne un appuntamento fisso. Devo supporre che il racconto sia preso dalla sua omonima trilogia:

(cofanetto Oscar Mondadori, n. 1327 - € 23.40 - Pagine 262-288-334)
Spezzo una lancia per la trasmissione. Sono cicli serali di due o piu' settimane, cinque sere alla settimana per mezz'ora a sera - gli argomenti sono i piu' vari e disparati, ma spesso di estremo interesse. Le trasmissioni arretrate sono disponibili on-line: ad esempio, quella citata su Alessandro Magno e' qui: http://www.radio.rai.it/radio2/alle_otto/alexandros/
L'archivio pressoche' completo e' qui: http://www.radio.rai.it/radio2/alleotto/archivio.cfm
Cito tra le altre De Gasperi raccontato da Andreotti, il De Bello Gallico raccontato da Elio, Paolo Conte raccontato da se stesso.

(cofanetto Oscar Mondadori, n. 1327 - € 23.40 - Pagine 262-288-334)
Spezzo una lancia per la trasmissione. Sono cicli serali di due o piu' settimane, cinque sere alla settimana per mezz'ora a sera - gli argomenti sono i piu' vari e disparati, ma spesso di estremo interesse. Le trasmissioni arretrate sono disponibili on-line: ad esempio, quella citata su Alessandro Magno e' qui: http://www.radio.rai.it/radio2/alle_otto/alexandros/
L'archivio pressoche' completo e' qui: http://www.radio.rai.it/radio2/alleotto/archivio.cfm
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-gioRgio-
"Siediti lungo la riva del fiume e aspetta, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico." (proverbio cinese)
"ma non e' detto che tu sarai in condizioni migliori" (gRg)
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- ilmagodilussino
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l'alessandro magno di citati è in effetti più una (abbastanza breve e maneggevole) "biografia lettararia" piuttosto che un ponderoso saggio storico e specialistico; una strategia di avvicinamento laterale, ma non per questo superficiale.
citati si sofferma sul lato umano di alessandro e analizza la dicotomia tra un giovane intelligente, letterato e lettore e ciò che (anche e soprattutto per questo) diventa: una figura mitica e mitizzata.
in chiusura del libro una bella antologia di scritti antichi su alessandro: la costruzione del mito.
p.s. comunque, è vero, si può trovare di tutto.....

citati si sofferma sul lato umano di alessandro e analizza la dicotomia tra un giovane intelligente, letterato e lettore e ciò che (anche e soprattutto per questo) diventa: una figura mitica e mitizzata.
in chiusura del libro una bella antologia di scritti antichi su alessandro: la costruzione del mito.

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cicio no xe per barca
raccolto da IMDL
cent coo cent crapp
cent cuu dusent ciapp
raccolto da Piero Chiara
quelli che con una bella dormita passa tutto, anche il cancro
Beppe Viola
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- verdeacqua
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evidentemente, se ci si interessa ad un argomento tanto complesso quanto la storia, la personalità e il mito di un personaggio quale il macedone, non ci si può limitare alla lettura di un solo testo. credo di tralasciare "le donne di Alessandro Magno" (ci sarebbero anche gli uomini, in realtà
), per il resto i libri da voi citati sembrano piuttosto interessanti, cercherò di procurarmene qualcuno 


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- Guardiano Cieco
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Volendo c'è anche la Vita di Alessandro il Macedone pubblicata da Sellerio nel 2001 nella collana La città antica, operetta credo di II o III secolo d. C. che raccoglie tutte le leggende che si svilupparono intorno alla figura del condottiero, un misto tra Salgari e Verne, molto bello e assolutamente consigliato! 

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io
Io potrei consigliarti un libro di Bianca Pitzorno "L'amazzone di Alessamdro Magno".
Essndo un libro per ragazzi il linguaggio e lo stile sono molto scorrevoli e chiari. Nonostante ciò, oltre ai soliti (che non per questo insinuo siano meno interessanti) libri e saggi sul Alessandro Magno, io te lo congiglieri se vuoi addentrarti in una visione del macedone completamente nuova e intrigante.
Citazione
“L'Amazzone di Alessandro Magno”
Con questo romanzo inizia la serie delle mie protagoniste femminili. Dopo il fallimento della Bietti Raffaele Crovi era passato a dirigere una collana di libri per ragazzi, di nome “Cronolibri” per l'editore Rusconi. Nel piano editoriale i romanzi di questa collana dovevano essere ambientati in diverse epoche storiche, in modo da coprire tutta la storia dell'umanità. Quando mi fu presentato il piano cronologico io mi impegnai a scrivere due romanzi e scelsi due epoche che mi interessavano e delle quali conoscevo già molte cose.
L’epoca di Alessandro Magno la conoscevo dai miei studi liceali e universitari. Inoltre fin da piccola fra i due poemi di Omero avevo sempre preferito l'Iliade, e il mio personaggio preferito era Achille. A nove anni scrivevo poesie in suo onore e in prima media mi ero fatta dentro il banco di scuola un “altarino” con una immagine di Achille morto (disegnata da me) che ornavo quotidianamente con fiori freschi o di carta stagnola. (Della mia passione per l'Iliade e del mio amore per Achille parlerò anche sia in “Extraterrestre alla pari” sia in “Diana, Cupido e il Commendatore”) Piú tardi, leggendo “Le vite parallele” di Plutarco avevo scoperto che anche Alessandro Magno da ragazzo aveva un debole per il personaggio di Achille, e che dormiva tenendo una copia dell'Iliade sul comodino. Questo me lo aveva reso immediatamente molto simpatico e mi aveva spinto a leggere tutto quello che potevo su di lui.
Sempre in Plutarco avevo letto che la regina delle Amazzoni era andata a trovare Alessandro per proporgli di fare un bambino insieme a lui. Sapevo che Alessandro era molto affezionato alla madre e che ne seguiva i consigli non solo nella sua vita privata; che era in disaccordo col suo antico maestro Aristotele, perché invece di disprezzare e trattare da schiavi i “barbari” che andava via via conquistando, li elevava di rango e se li associava nel governo.
Tutti questi elementi mi ispirarono una nuova storia, del tutto fantastica, ma non del tutto improbabile dal punto di vista storico.
Protagonista del libro è una bambina asiatica, Myrtale, allevata dai lupi e catturata a pochi anni d'età per il bestiario (antico giardino zoologico) di Ada, principessa della Caria, personaggio realmente esistito, di cui si sa che ricevette a corte Alessandro e gli regalò degli animali rari.
Nel mio libro il cavallo Bucefalo, che si lascia montare solo da Alessandro, accetta in groppa la piccola prigioniera, e questo fatto ispira all'indovino di corte il responso che Myrtale è la figlia smarrita in fasce dalla Regina delle Amazzoni, e che Alessandro deve aiutarla a ritrovare la madre.
Cosí la trovatella viene accolta nella carovana. Non solo, unica tra le bambine, viene ammessa alla scuola dei paggi e riceve un'istruzione uguale a quella dei maschi. Crescendo sogna la madre, sogna la rivincita per tutte le umiliazioni che deve subire in quanto femmina e in quanto “barbara”, cioè non greca.
Ama appassionatamente Alessandro e sospetta di essere sua figlia. Intanto la carovana avanza verso oriente e viene a contatto con civiltà sempre piú diverse, con religioni inclini al misticismo e alla non violenza.
Dopo aver assistito a una battaglia particolarmente sanguinosa, Mirtale, sconvolta, ha una visione. Vede la madre guerriera che si spoglia delle armi e che le dice: "Le donne non devono cercare di assomigliare agli uomini nella forza e nella violenza. Devono cercare strade diverse, strade di pace e di concordia".
Con enorme dolore Myrtale abbandona Alessandro e se ne va a servire un monaco indiano mendicante, della setta non violenta cui aderirà Gandhi anni e anni dopo.
È un libro in cui parlo di cose molto importanti, di filosofia, di politica, di femminismo. Quando l'ho scritto pensavo a dei lettori di 14-15 anni che frequentassero il liceo classico e quindi non si spaventassero a sentir parlare di Omero o di Aristotele.
Qualche anno dopo - intanto l'editore Rusconi aveva chiuso la collana e il libro era tornato di mia proprietà - l’editore Bruno Mondadori, che si occupa di libri scolastici, volle ripubblicare l’”Amazzone”, ma mi chiese di renderla un poco piú semplice.
Infatti il testo di narrativa a scuola viene letto nello stesso anno in cui si studia quel periodo storico, e Alessandro Magno si studia in prima media. La versione originale del romanzo era veramente un po’ troppo difficile per dei bambini appena usciti dalle elementari. Cosí ne riscrissi interamente molte parti, e per evitare equivoci gli detti anche un titolo diverso: "Con la carovana di Alessandro".
Essndo un libro per ragazzi il linguaggio e lo stile sono molto scorrevoli e chiari. Nonostante ciò, oltre ai soliti (che non per questo insinuo siano meno interessanti) libri e saggi sul Alessandro Magno, io te lo congiglieri se vuoi addentrarti in una visione del macedone completamente nuova e intrigante.
Citazione
“L'Amazzone di Alessandro Magno”
Con questo romanzo inizia la serie delle mie protagoniste femminili. Dopo il fallimento della Bietti Raffaele Crovi era passato a dirigere una collana di libri per ragazzi, di nome “Cronolibri” per l'editore Rusconi. Nel piano editoriale i romanzi di questa collana dovevano essere ambientati in diverse epoche storiche, in modo da coprire tutta la storia dell'umanità. Quando mi fu presentato il piano cronologico io mi impegnai a scrivere due romanzi e scelsi due epoche che mi interessavano e delle quali conoscevo già molte cose.
L’epoca di Alessandro Magno la conoscevo dai miei studi liceali e universitari. Inoltre fin da piccola fra i due poemi di Omero avevo sempre preferito l'Iliade, e il mio personaggio preferito era Achille. A nove anni scrivevo poesie in suo onore e in prima media mi ero fatta dentro il banco di scuola un “altarino” con una immagine di Achille morto (disegnata da me) che ornavo quotidianamente con fiori freschi o di carta stagnola. (Della mia passione per l'Iliade e del mio amore per Achille parlerò anche sia in “Extraterrestre alla pari” sia in “Diana, Cupido e il Commendatore”) Piú tardi, leggendo “Le vite parallele” di Plutarco avevo scoperto che anche Alessandro Magno da ragazzo aveva un debole per il personaggio di Achille, e che dormiva tenendo una copia dell'Iliade sul comodino. Questo me lo aveva reso immediatamente molto simpatico e mi aveva spinto a leggere tutto quello che potevo su di lui.
Sempre in Plutarco avevo letto che la regina delle Amazzoni era andata a trovare Alessandro per proporgli di fare un bambino insieme a lui. Sapevo che Alessandro era molto affezionato alla madre e che ne seguiva i consigli non solo nella sua vita privata; che era in disaccordo col suo antico maestro Aristotele, perché invece di disprezzare e trattare da schiavi i “barbari” che andava via via conquistando, li elevava di rango e se li associava nel governo.
Tutti questi elementi mi ispirarono una nuova storia, del tutto fantastica, ma non del tutto improbabile dal punto di vista storico.
Protagonista del libro è una bambina asiatica, Myrtale, allevata dai lupi e catturata a pochi anni d'età per il bestiario (antico giardino zoologico) di Ada, principessa della Caria, personaggio realmente esistito, di cui si sa che ricevette a corte Alessandro e gli regalò degli animali rari.
Nel mio libro il cavallo Bucefalo, che si lascia montare solo da Alessandro, accetta in groppa la piccola prigioniera, e questo fatto ispira all'indovino di corte il responso che Myrtale è la figlia smarrita in fasce dalla Regina delle Amazzoni, e che Alessandro deve aiutarla a ritrovare la madre.
Cosí la trovatella viene accolta nella carovana. Non solo, unica tra le bambine, viene ammessa alla scuola dei paggi e riceve un'istruzione uguale a quella dei maschi. Crescendo sogna la madre, sogna la rivincita per tutte le umiliazioni che deve subire in quanto femmina e in quanto “barbara”, cioè non greca.
Ama appassionatamente Alessandro e sospetta di essere sua figlia. Intanto la carovana avanza verso oriente e viene a contatto con civiltà sempre piú diverse, con religioni inclini al misticismo e alla non violenza.
Dopo aver assistito a una battaglia particolarmente sanguinosa, Mirtale, sconvolta, ha una visione. Vede la madre guerriera che si spoglia delle armi e che le dice: "Le donne non devono cercare di assomigliare agli uomini nella forza e nella violenza. Devono cercare strade diverse, strade di pace e di concordia".
Con enorme dolore Myrtale abbandona Alessandro e se ne va a servire un monaco indiano mendicante, della setta non violenta cui aderirà Gandhi anni e anni dopo.
È un libro in cui parlo di cose molto importanti, di filosofia, di politica, di femminismo. Quando l'ho scritto pensavo a dei lettori di 14-15 anni che frequentassero il liceo classico e quindi non si spaventassero a sentir parlare di Omero o di Aristotele.
Qualche anno dopo - intanto l'editore Rusconi aveva chiuso la collana e il libro era tornato di mia proprietà - l’editore Bruno Mondadori, che si occupa di libri scolastici, volle ripubblicare l’”Amazzone”, ma mi chiese di renderla un poco piú semplice.
Infatti il testo di narrativa a scuola viene letto nello stesso anno in cui si studia quel periodo storico, e Alessandro Magno si studia in prima media. La versione originale del romanzo era veramente un po’ troppo difficile per dei bambini appena usciti dalle elementari. Cosí ne riscrissi interamente molte parti, e per evitare equivoci gli detti anche un titolo diverso: "Con la carovana di Alessandro".
poi Lilli è guarita e la guerra è finita
e i tedeschi se ne sono partiti
ma per molti anni ha sognato gli spari
e non le usciva la voce.
da "L'unica superstite" -Appunti Partigiani MCR

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non so se già citato, ma credo che si tratti di questo:
Robin Lane Fox - Alessandro Magno
molto molto bello e ben dettagliato.
Robin Lane Fox - Alessandro Magno
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AL MOMENTO SONO PARECCHIO ASSENTE DAL FORUM. PER NECESSITA', TIRATE D'ORECCHIE, REMINDER, INSOMMA SE DOVETE CONTATTARMI SCRIVETEMI UN MP O UNA MAIL DA QUI O DA BC.COM.
GRAZIE
A volte, quando entro nel mio ufficio, mi sembra di camminare in mezzo alle rovine di un'antica civiltà. Non è per il disordine che regna sovrano, ma più probabilmente perché mi ricorda le vestigia dell'essere civilizzato che io fui un tempo. (Blacksad)
Membro del Vero Toro Club
Ciao ne (cit.)
GRAZIE
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