Appena visto, considerazioni sparse.
Il film, e non me lo aspettavo, mi è piaciuto. Bravi gli attori (Jack Black in particolare, ma anche Brody), bella l'attrice

.
Dallo sbarco sull'isola in poi il film cresce parecchio, prima ho rischiato di abbioccarmi (e forse ho fatto un microsonno, ma capita).
Mi è piaciuta anche la resa delle vicende della troupe sfigata che vuole solo girare un filmetto di serie B ma rischia di trovarsi tra le mani lo scoop del secolo: è l'omaggio a un certo modo un po' cialtrone di fare cinema, che se non sbaglio è esattamente quello che adottava lo stesso Jackson prima del Signore degli Anelli (e a ben vedere forse anche durante e dopo

). La ricostruzione di New York, soprattutto nella prima parte del film, invece, non mi ha convinto nemmeno un po': si vedeva lontano un chilometro che era di cartapesta, molto più inverosimile di dinosauri e schifezze varie. Sorvolando sull'aspetto romantico e poetico della storia (che non è comunque mai stucchevole), menzione d'onore per la prima scena in cui King Kong si incavola di brutto con la Watts: probabilmente le sta dicendo che nemmeno lui ha capito un accidente di "Mulholland Drive"...
Bella anche l'idea di ambientare una delle scene più adrenaliniche su un vagone delle Ferrovie dello Stato: tra blatte, zecche, scorpioni e sanguisughe sembrava tutto vero.

Tra l'altro, in quella parte del film si vedono alcune delle cose più schifose della storia del cinema, immagino che Jackson si sia divertito un mondo a girarle (vedi il discorso sulla cialtroneria che si faceva prima).
King Kong è quasi commovente per la sua espressività, ed è stato realizzato veramente bene. Per le sue dimensioni merita di entrare dritto nel Guinness dei Primati (questa è la battuta più sofisticata che io abbia mai fatto).
Comunque ripeto, mi è piaciuto e mi ha divertito. E io che pensavo che Jackson fosse in declino dai temi de "La compagnia dell'Anello"...
