Tutte le informazioni sono sul sito http://www.ateliergroup.it
Credo sia importante .....per una volta che si può far sentire la propria voce farla sentire forte e chiara

Moderatori: Gjko, etnagigante
no. infatti una cosa non esclude l'altra...però non è che si può impedire di fare un film su priolo solo perchè anche a Porto marghera si vivono gli stessi drammi.Matrix ha scritto:Perche' quelli di portomarghera che so', finti?????????
Firenze, 28/4/2004
Cari amici,
il documentario di Antonio Bellia "Crimini di pace. I veleni dell'Enichem" è stato prodotto dalla Associazione Sherwood e dalla Atelier Distribuzione con il contributo determinante di molti di voi.
Dall'autunno scorso il documentario gira l'Italia (spesso accompagnato dal suo autore) là dove viene invitato da associazioni ambientaliste, amministrazioni pubbliche o semplici cittadini che vogliono raccontare ad altri lo scempio ambientale perpetrato in un vasto territorio della Sicilia, rompendo il silenzio che circonda una delle più gravi catastrofi italiane del dopoguerra.
Come ricorderete la società Atelier Distribuzione ha anticipato integralmente i costi di produzione del documentario ed attende che l'Associazione Sherwood, costituita appositamente per effettuare una sottoscrizione fra tutti i cittadini, possa restituire quanto anticipato. Fino ad oggi la Sherwood, con il contributo di decine e decine di italiani, molti dei quali fiorentini, ma molti dalle più diverse città d'Italia, ha raccolto circa 6.000 euro: pochi, purtroppo, rispetto al costo complessivo di produzione del documentario che, nonostante il massimo contenimento dei costi, è stato di circa 21.000 euro.
Naturalmente là dove il documentario viene mostrato viene sempre richiesto un contributo, ma la raccolta di danaro è esercizio faticoso e di lunga lena. Lo sapevamo ed eravamo preparati ad una fatica prolungata... Vi chiediamo di far conoscere l'esistenza del documentario al maggior numero possibile di persone perchè possano a loro volta contribuire alla produzione o, se vogliono, organizzare delle proiezioni pubbliche nel corso delle quali altri cittadini possano diventare sottoscrittori.
Ricordiamo che tutti coloro che volessero ancora contribuire a questa piccola battaglia di civiltà dell'informazione possono farlo versando un contributo all'
Associazione Sherwood
Banca Cariprato, Filiale Firenze Gramsci, abi: 6020 cab: 2803 conto corrente n. 4862
oppure mettendosi in contatto con la società Atelier Distribuzione (Via Fiume, 20 - 50123 Firenze - tel. 055/295129 - fax: 055/282442 - email: promotion@ateliergroup.it). L'Atelier Distribuzione è a disposizione di tutti coloro che vorranno organizzare delle proiezioni.
Mi fa molto piacere comunque informare chi con il suo sforzo ha contribuito all'esistenza di questo progetto che "Crimini di pace" ha ricevuto una menzione speciale dalla giuria nazionale della IX edizione del Premio Internazionale del documentario e del reportage del Mediterraneo di Palermo delle settimane scorse con la seguente motivazione: "... accogliendo anche l'indicazione espressa unanimemente dalla giuria popolare riunita a Noto dal 29 marzo la 1 aprile 2004, per l'alto valore della denuncia della catastrofe ambientale che si pepetua da anni nella costa tra Siracusa ed Augusta. Il reportage segnala la gravità dell'allarme anche per altre aree del Mediterraneo e l'urgenza della riqualificazione e del recupero del territorio. Per l'alta qualità dell'opera la giuria ne auspica la diffusione televisiva ad opera della RAI".
Inoltre sabato 24 aprile 2004 al Teatro dei Filodrammatici di Piacenza "Crimini di pace" è stato premiato dal Presidente Nazionale dell'ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro) con il Premio ANMIL PIACENZA con una pergamena ed una targa che raffigura Don Chisciotte. "L'eroe di Cervantes testimonia infatti - dice la motivazione del Premio - l'eterna lotta compiuta da quanti, nella società, si battono a favore dei diritti delle fasce più deboli dei cittadini".
Questi riconoscimenti ci confermano che avevamo ragione a tentare di rompere il silenzio che ha circondato il disastro ambientale di Augusta, Melilli e Priolo. Documentare quel disastro era doveroso e siamo felici di averlo fatto. Ora, dopo i premi e i riconoscimenti, continueremo ad inviare il documentario a tutti coloro che lo chiederanno e continueremo a chiedere a tutti i cittadini di sottoscrivere per recuperare le spese di produzione, visto che, nonostante le raccomandazioni della giuria del Premio del documentario, l'interesse per una sua diffusione attraverso network televisivi nazionali è ad oggi inesistente.
Grazie a tutti coloro che faranno circolare queste righe e continueranno ad aiutarci.
Stefano Stefani
Informazioni sulla produzione e i contenuti del documentario "CRIMINI DI PACE" anche sul sito www.ateliergroup.it